-BRUDERRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!-
delle urla...
le urla di due fratelli che vengono divisi.
Il minore, alto muscoloso e biondo, dai suoi occhi azzurri che dimostravano uno sguardo duro, ora erano pieni di lacrime. Ma il minore sarebbe finito in una parte che nessuno gli avrebbe fatto del male. Il maggiore, purtroppo, era finito nelle mani del suo peggior nemico. E ora Prussia si ritrovava nella casa di quel mostro, dal sorriso infantile che nascondeva del male.
L' albino si trovava insieme al suo inseparabile pulcino, nella stanza del russo. La casa era molto grande, con aggegi vari e strani: l' unica cosa che lo lasciò senza parole era un marchingegno che teneva in vita la testa tagliata di un cane*senza corpo in cui vivere...
Scappò via dal salotto in cui c'era gli occhioni blu di quel San Bernando che lo guardavano sofferenti. Correndo, si ritrovò nella stanza del russo... per fortuna li era molto più tranquillo.
L' unica cosa che lo inquietava era una foto di famiglia. L' unica che li era casta e pura era una ragazza dal seno grosso. eppure li sembrava avesse 16 anni!
Mentre Prussia era immerso in quella foto, sentì una voce famigliare... quella voce che non avrebbe voluto risentirla.
-Gilbert-Kun! Finalmente ti ho trovato!-
Ivan sorrideva in un modo inquietante.
-Finalmente fra le mani ho il giocattolo che tanto ho disiderato!-
Brividi lungo la schiena.
Russia si avvicinò alle spalle di Gilbert.
-perchè..?-
-Perchè cosa Gilbert-kun?-
-perchè mi hai diviso da mio fatello?-
Ivan lo abbracciò da dietro. Gilbert si irrigidì al contatto.
-Gilbert-kun! Sei troppo ingenuo! Non potevo venirti a prendere con delicatezza! così lo fatto con cattiveria! è poi a me piacciono molto i giocattoli!-
Prussia se ne stette zitto. Ametteva di aver paura, ma l' orgoglio lo lasciò stronzo come sempre.
Si staccò dall' abbraccio di Ivan
-Non mi fai paura armadio russo!- bella bugia del non avere paura ma sopratutto pessima mossa.
Ivan lo spinse prepotentemente sul letto, dopo di chè cominciò a mordergli il collo. Gilbert cercò di toglierselo di dosso ma... pessima mossa un' altra volta. Ivan si mise a ridere malvagiamente. Dopo di che il russo gli strappo i vestiti di dosso in un solo colpo
Gilbert cominciava ad avere il terrore di pensare a quello che avrebbe fatto dopo. Gilbird era il testimone muto di quella violenza e provava compassione e paura per il suo padrone. Ivan entrò dentro di lui con cattiveria. Gilbert perse tutta la sua dignità e cominciò ad urlare. Quel bastardo era entrato senza neanche prepararlo. Russia dopo che venne, uscì da lui, si rivestì velocemente e andò via.
Gilbird era un pulcino si, ma vedere il suo padrone rannichiato tra le coperte, con le lacrime agli occhi, il pulcino si mise pure lui a piangere. Tra di loro c' era una perfetta sinfonia: se uno stava male, l' altro stava peggio.
Gilbird si avvicino a Gil e si fece coccolare.
-io ero una nazione... e ora non sono nessuno... non posso oppormi ad una nazione così potente...-
Gilbird lo guardò e lo sentì dire frasi sconnesse...come il suo cuore.

3 ottobre 1990

La riunificazione della Germania

Ludwig non vedeva l' ora di riabbracciare suo fratello. Dopo tanto tempo il tedesco era felice di riavere il fratello con se. Appena tutti la gente riabbracciava  propi cari, Lud corse a cercare suo fratello. Appena lo avvistò corse per abbracciarlo, ma gli occhi del fratello erano spenti. Ludwig abbraccioò più forte Gilbert, ma poi con grande sorpresa e tristezza, sparì fra le braccia. Gilbird Era sulla testa del biondo, che piangeva, guardando la piuma nera fra le mani. Così come fece il russo dalla finestra della camera che condivise con Gil.
La Prussia non esisteva più.

Allora, questa è una cazzata che mi è venuta così. Prussia lo fatto morire perchè soffriva molto il dolore al cuore e aveva una malattia (sicchè un pò lo inventato!)In poche parole Lud ha abbracciato il fantasma del suo bruder. Russia cominciava ad "amarlo".
Spero che vi sia piaciuto!
Kuss
Ruvidina