13/04/2011
2 recensioniThe art of subconscious illusion
Gli piaceva andare in tour.
Posti sempre diversi, gente sotto il palco che non era mai la stessa...
Andare via da quello scintillante bordello corrotto che era Las Vegas e dimenticare solo per un po' tutti i suoi problemi.
Andare via e cercare di non pensare a Ronnie.
Non pensare a quanto si sentisse in colpa per i casini che gli stava facendo passare, per le stronzate che raccontava nelle interviste, a quanto gli mancasse ogni giorno e a quanto fottutamente e incondizionatamente lo amasse ancora malgrado tutto.
Che idiota.
Controllò se nelle tasche gli fossero rimaste ancora due o tre pasticche per aiutarlo a svuotare la testa e le ingoiò con l'ultimo goccio di birra.
Stava coricato sulla spiaggia, i capelli sparsi sulla sabbia che gli pizzicava il collo, a guardare le stelle che le pasticche in corpo facevano sembrare più luminose e vicine.
Si accorse che Craig l'aveva raggiunto solo quando sentì il peso della sua testa sul petto.
Anche Ronnie lo faceva sempre: gli si accoccolava addosso e si lasciava accarezzare come un gatto.
E in un attimo, le immagini e le sensazioni si confusero, e Max si ritrovò a baciare il suo cantante contorto in una scomoda posizione sulla sabbia.
Ma non era più li, nella sua testa impasticcata.
Era a casa, a Las Vegas, nel vecchio appartamento che condivideva con Ronnie.
E non stava baciando Craig: stava baciando lui.
Si lasciò avvolgere completamente dalla braccia del suo nuovo cantante, immaginando le sottili braccia di Ronnie strette attorno ai suoi fianchi.
Ronnie e il calore del suo corpo, Ronnie che non era Craig.
Ronnie che gli accarezzava i capelli, Ronnie e i suoi baci che sapevano di chewingum e Jack Daniel's, non di Marlboro light e birra come quelli di Craig.
Ma andava bene.
Nella sua testa impasticcata quella sera, sotto le stelle brillanti come riflettori, sulla spiaggia di Santa Monica con lui non c'era craig.
C'era Ronnie come ai vecchi tempi e andava tutto bene.
Appoggiò la testa nell'incavo della spalla del cantante. "Ti amo"
E le mani di Craig iniziarono a spogliargli la maglietta.
Angolino Cimitero:
Com'è? Praticamente l'ho riesumata tra quelle vecchie, quindi...
Beh ovviamente dedicata alla mia Anzu (<3) e al mio psycho Enrico (xD)
Recensite? *.*