Quello che vedeva era sicuramente un sogno. Anzi, un incubo.
Doveva essere un incubo.
Allora perché faceva così male?
Gwen non voleva assolutamente credere a quello che i suoi occhi vedevano. Non voleva credere che Duncan stesse davvero baciando Courtney.
Non voleva credere che il suo cuore si stesse spezzando allo stesso modo di parecchi mesi prima, quando un altro ragazzo e un'altra ragazza l'avevano fatta soffrire come non mai.
I suoi occhi si riempirono di lacrime. Senza pensarci stava già scappando, proprio come l'ultima volta.


Duncan riuscì finalmente a staccarsi da Courtney, giusto in tempo per vedere una chioma di capelli scuri scomparire.
« Ma che diav-... Gwen! ». Fece per inseguirla, ma mani inaspettatamente forti lo fermarono.
« Senti, Courtney, non so cosa ti passi per la testa, ma ormai è finita tra noi! Io- » disse mentre cercava di divincolarsi, ma lei lo interruppe.
« Tu stai con Gwen, giusto? ». Courtney rise, in modo tutt'altro che rassicurante « Quando mi hai mollato ti sei scavato la fossa da solo. Tu non meriti di essere felice. »
E se ne andò. Duncan si accorse di avere qualcosa in mano. Un piccolo teschio, intagliato nel legno.
Maledizione! pensò, lanciandolo in un posto imprecisato tra gli alberi.


Courtney si sentiva meglio, mooolto meglio. Non era sicura che quello stupido bacio avrebbe fatto mollare i due piccioncini, ma li avrebbe fatti litigare. E non erano una coppia abbastanza solida per affrontare un litigio.
Non che gli interessasse, che Duncan fosse di nuovo libero. Alejandro le aveva fatto aprire gli occhi, e non provava più niente per quel bullo. Voleva semplicemente vendetta.
Doveva assolutamente ringraziare Heather, senza di lei non le sarebbe di certo venuta un'idea del genere.
E Trent. Senza quell'ingenuo, il piano non si sarebbe potuto attuare.


Passavano i minuti, ma Trent rimaneva nascosto dietro i cespugli.
Cosa ho fatto? era l'unica cosa che riusciva a pensare. Quando Courtney aveva chiesto il suo aiuto non aveva pensato molto prima di accettare.
« Aiutami, e poi potrai riavere la Gotica tutta per te. » aveva detto lei. E la risposta era stata immediata. Se il premio era Gwen avrebbe fatto qualsiasi cosa.
Non era poi tanto difficile. Doveva solo fare un segno a Courtney quando Gwen fosse stata vicina, così da farsi vedere mentre baciava Duncan. In quel modo si sarebbero sucuramente lasciati, e lei sarebbe stata libera.
Trent non aveva affatto pensato alle conseguenze. Nella sua mente era ancora impresso il viso di Gwen, i suoi occhi pieni di lacrime, il suo sguardo incredulo.
Non immaginava che se ne sarebbe pentito così amaramente.



Gwen raggiunse il bungalow dove dormiva con le altre ragazze e si chiuse dentro. Aveva sentito dei passi dientro di lei, e voleva evitare qualsiasi contatto umano.
Pochi secondi dopo qualcuno bussò con forza.
« Gwen, per favore, apri. Non è come- » cercò di dire Duncan.
« Va via. » rispose semplicemente lei.
« Gwen, ti prego, non- »
« Va via. »
« Apri, te lo chiedo per fav- »
« Va via!»
Gwen sentì dei passi allontanarsi. Tirò un sospiro, acchiappò un cuscino e si accasciò su un letto. Non controllava più le lacrime, che scendevano silenziosamente. Non sapeva se credere o meno a quello che aveva visto. Duncan non le avrebbe mai fatto una cosa del genere. O almeno così pensava.
Che idiota, si disse pochi secondi dopo. Era la stessa, identica cosa che Duncan aveva fatto a Courtney. Voleva rompere con lei, allora?
Non può essere, pensò scuotendo con violenza la testa, Duncan non può essere così crudele e calcolatore...
Improvvisamente, Gwen trattenne il respiro. Qualcuno stava cercando di aprire la porta del bungalow.
« Ti ho detto di andare via, razza di idiota! » urlò, spalancando quest'ultima « Ah, siete voi... Pensavo fosse- » cercò di scusarsi quando, invece che la causa delle sue lacrime, si trovò davanti delle attonite LeShawna e Bridgette.
« Ehi ragazza, tutto bene?» chiese la prima, mentre Gwen cercava di asciugarsi gli occhi senza farsi notare « Per non essere là fuori a goderti gli ultimi giorni di Hawaii a spese della pruduzione, beh, deve essere successo qualcosa di grave. »
« Non è niente, è solo- » cercò di giustificarsi Gwen.
« Gwen... Stavi piangendo? » la inerrupppe Bridgette.
« Non è niente. » ripetè l'interpellata arrossendo.
« L'ultima volta che ti ho vista così, qualcosa era successo. Su, racconta a LeShawna qual'è il problema. » disse la mora, cercando di fare un sorriso incoraggiante.
« Ve lo ripeto, ragazze, non è- Ok, ok.» capitolò Gwen incontrando gli sguardi scettici delle due ragazze « Ve lo dico... » e riassunse brevemente quello che aveva visto.
« Non ci credo... » disse Bridgette sbalordita « Duncan e Courtney... Di nuovo? »
« Naaah, mi sembra difficile. » ribattè LeShawna « Quei due si odiano, nel vero senso della parola. »
Le tre ragazze si guardarono per qualche secondo e Gwen sospirò: odiava farsi vedere debole, anche solo dalle sue uniche amiche nel reality.
« Sentite, » disse all'improvviso « Non vi preoccupate per me. Non è niente. Ci pensero un po' su e... Accetterò quel che verrà. Se Duncan vorrà lasciarmi, allora- »
« Lasciarti? E perché dovrebbe? » la interruppe per l'ennesima volta la bionda « Siete perfetti insieme. » disse, spalleggiata da LeShawna. Gwen le guardò entrambe , sospettosa.
« ... La gotica e il punk? » chiese.
« Ma no! » risposerò le due ridendo « Beh, avete gli stessi gusti, vi capite al volo e si vede che siete cotti l'uno dell'altra... Siete un po' come me e il mio Geoffy! » concluse Bridgette.
« Sarà... » commentò Gwen « Ma ciò non toglie che Duncan stava baciando Courtney, non-»
« Sai... Quella Courtney non me la racconta giusta. » si intromise LeShawna « Secondo me è un piano escogitato da lei, proprio come è successo con Heather e Trent nella prima stagione. »
Courtney... Ne sarebbe capace, pensò Gwen, mogia. Non sapeva a chi e cosa credere, e le stava venendo un gran mal di testa « Sentite... Vado a fare un giro, per prenderre aria. Mi raccomando, non dite niente a nessuno. » disse, e fece per uscire.
« Ok... Comunque cerca Duncan, e parlagli. È l'unico modo per- » cercò di dirle Bridgette, ma era già uscita.
Parlare con Duncan? Neanche per sogno! pensò la ragazza sospirando.