Quando Zelgadis vide Amelia distesa e immobile al centro della radura, gli si fermò il cuore. Subito fece per avvicinarsi; Lina e Gourry erano già inginocchiati accanto all'amica nel tentativo di rianimarla, tuttavia la principessa non dava alcun segno di vita.

- Amelia - sussurrò Zelgadis.

Lina si alzò rassegnata e scosse tristemente il capo.

- Amelia - gridò Zelgadis, disperato questa volta.

Subito Gourry cercò di trattenerlo, nonostante fosse sconvolto, Lina non ebbe il coraggio di dire una sola parola.

- Perché non si riprende... Che cosa le hanno fatto ?!?

- Quelli che ci hanno attaccato erano "Sacerdoti di Morpheus", esperti nell'arte magica del sonno; temo proprio che l'abbiano colpita con uno degli incantesimi più crudeli che esistano...

- Quale ?

- Quello della "Bella Addormentata" - rispose Lina gravemente.

Zelgadis si fermò di colpo. Aveva letto della leggenda da qualche parte, ma non credeva che esistesse veramente un incantesimo capace di indurre al sonno eterno.

- Purtroppo i nostri poteri  sono inutili - affermò Lina. - La natura di questo incantesimo è di origine onirica, non possiamo contrastarlo con la magia del piano elementale...

- Allora cosa possiamo fare ? - domandò Zelgadis sconvolto. - Ci sarà pure un rimedio!

- Sì, ma - Lina esitò prima di proseguire. - L'unico modo per spezzare il sortilegio è il bacio della persona amata!

- Cosa ?!?

- Purtroppo - proseguì Lina. - Il problema è che, se la vittima non riceve il bacio entro un tempo stabilito, gli effetti dell'incantesimo diventano permanenti... e sarà impossibile svegliarla, a quel punto!

Per Zel fu come se qualcuno lo avesse colpito con una mazza più dura della sua pelle di pietra. Amelia, la piccola dolce Amelia, condannata a dormire in eterno per colpa di un assurdo incantesimo... No, non poteva accettarlo!

- Mi dispiace, Zel - fece Lina, tenendo gli occhi socchiusi. - Nessuno di noi è in grado di salvare Amelia, temo!

- Già - esclamò Gourry, chinando il capo con costernazione.

Zelgadis si avvicinò ad Amelia lentamente. Una volta accanto a lei, si inginocchiò e le prese la mano tra le proprie: era bellissima, anche in questo sonno così innaturale; i suoi lineamenti delicati e perfetti; la sua dolce espressione innocente... Quante volte Zel avrebbe messo volentieri a repentaglio la propria vita per salvare la sua ? Stavolta era troppo tardi, non era riuscito a proteggerla, e questo fallimento gli pesava dolorosamente sul cuore.

- Solo il bacio della persona amata - Zelgadis si ripeté queste parole mentalmente, pur sapendo quanto fossero inutili.

Cosa provava lui "veramente" per Amelia ? Affetto forse, le voleva bene certo, ma nulla di più. Non poteva dire di amarla, e se anche l'avesse amata, non avrebbe mai avuto il diritto di farlo: un mostro come lui non era in grado di amare, forse non poteva nemmeno, forse l'amore era una delle tante cose di cui l'incantesimo di Rezo lo aveva privato. Quale che fosse la realtà, la cosa certa era che l'unica persona alla quale avesse mai tenuto veramente era lì, davanti ai suoi occhi, immobile. Probabilmente non sarebbe servito a nulla, se non a farlo soffrire ancora di più, ma non poté trattenersi dallo sfiorare le sue labbra con il più puro e innocente dei baci...

A quel punto accadde una cosa del tutto inaspettata: non solo Amelia "rispose" al bacio, afferrando la chimera col braccio per impedirgli di allontanarsi; ma Lina e Gourry, che erano rimasti ad osservare tutta la scena, scoppiarono improvvisamente a ridere a crepapelle.

- Pfff...

- Ah ah ah!

- Che... Che cosa significa - esclamò Zelgadis furibondo, rosso in volto come un peperone. - Non ditemi che eravate tutti d'accordo ?!?

- Bravo, ci sei arrivato - rispose Lina, strizzando l'occhio. - Se devo essere sincera, non credevo che ci saresti cascato... Abbiamo "recitato bene", vuol dire!

- Amelia poi è stata grande - commentò lo spadaccino, asciugandosi le lacrime per il gran ridere.

Per circa una frazione di secondo, Zelgadis provò il violento impulso di "uccidere" quei due mascalzoni seduta stante; tuttavia il danno era fatto: non poteva certo far finta che non fosse successo niente, ormai era chiaro che provava qualcosa per Amelia, e la ragazza dal canto suo non sembrava affatto dispiaciuta.

- Oh Zel - mormorò lei, con sguardo sognante.

- Gh...

- "Auguri e figli maschi" - urlarono in coro Lina e Gourry.

Povero Zel, preso in giro proprio nei sentimenti che lui stesso faceva fatica a comprendere... Lì per lì ci rimase un po' male ma, pensandoci bene, era anche immensamente felice di aver trovato in Amelia ciò che aveva sempre desiderato: l'amore!

- Amelia - esclamò lui. - Dimmi la verità, è stata un'idea tua ?

- Veramente è stata un'idea di Lina... Scusami se ti ho ingannato, mi dispiace!

- Ah, lascia perdere - rispose lui, abbracciandola.

D'un tratto però lo schiamazzo di quella maga isterica e del suo biondo compare, che non accennavano a smettere di sghignazzare neanche un momento, si  fece fin troppo insopportabile.

- Amelia - sussurrò Zel. - Che ne dici aiutarmi a restituire il "gentile favore" a quei due ?

FINE ???

NOTA:

"Autori per il Giappone" è un'iniziativa di sostegno organizzata dall'autrice Lara Manni

Per saperne di più, visitate questo link:

http://www.autoriperilgiappone.eu/

Un piccolo contributo per una grande opera a beneficio di molti...