14/04/2011
2 recensioniLa voce desolata di Katara risuonava pungente alle orecchie dei compagni. Come al solito, erano al verde, e non potevano fare nulla per rimediare. O sì?
-E adesso?-chiedeva Aang.
-E adesso non lo so!
-Dobbiamo trovare dei soldi!
-Il denaro non cresce sugli alberi, Sokka.
-Potremmo farci prestare qualcosina dal Firelord... in fondo Zuko ha un debito con te, Aang!
-E cioé?
-Se non fosse stato per te non avrebbe mai capito qual era la sua vera strada!
-...
-Non ci faremo prestare del denaro da Zuko! Che cosa vergognosa!
-Oltretutto, Mai ci caccerebbe via a calci!
-Io non credo affatto, invece!
-Ragazzi! Invece di pensare a Zuko e a Mai, che oltretutto si trovano a palazzo nella Nazione del Fuoco, troviamo un modo per guadagnare un pò di denaro, che dite?
-Suki ha ragione! Sokka: ti troverai un lavoro!
-Io? Ma sei impazzita per caso? Ricordi, sorella cara, qual è stata la mia brutta esperienza con il lavoro da pescatore? Per un pelo non annegavo nella tempesta!
-Si dà il caso che ci troviamo nel Regno della Terra, Sokka. Lontano dal mare.
-Ok, ok! Non litigate! Me lo cerco io un lavoro!
-Aang, tu non puoi cercare un lavoro, sei l'Avatar e nessuno ti assumerebbe mai!
-Perchè no?
-Sei troppo famoso!
-Va bene allora.
Toph si era alzata e tutti la osservavano incuriositi.
-Mi metterò io a lavorare.
-Toph, scusami se sono costretta a dirtelo, ma nonostante tu senta d'essere alla pari di chiunque altro, sei... cieca!
-Embé?
-Sei sicura di essere in grado di svolgere qualsiasi mansione? Magari Sokka ci ha ripensato...
-No, non ci ho ripensato Aang, grazie per l'interessamento.
-Quanto sei pigro, parola di Guerriera di Kyoshi!
-Sì. Sono sicurissima! E poi oramai ho deciso!
-Mmmh... vediamo un pò...
Alla stazione di Ba Sing Se, per tutti i viaggiatori e nuovi arrivati, c'è una parete interamente dedicata agli annunci di lavoro. Tastando il muro freddo con le mani, Toph individuava gli annunci che voleva prendere in considerazione.
-Questa carta è molto ruvida: mi piace! Katara, leggimi questo!
Mentre Suki e i ragazzi girovagavano per la città elemosinando qualche centesimo a conoscenti che neanche si ricordavano di loro, Katara accompagnava Toph al suo primo "colloquio di lavoro".
-Ahm... Questo non penso ti interessi.
-Cosa dice?
-Cercano maestri dell'arte del combattimento con i nunchaku.
-No. Piuttosto, leggimi quest'altro! La carta è strappata.
-In effetti è un pò rovinato. Chiedono una mano nell'allevamento di bestiame.
-Qui a Ba Sing Se? Bestiame?
-Dev'essere davvero molto vecchio, come annuncio!
-Non ha importanza. Questo? Questo che ho in mano cos'è?
-"Cercasi aiutante in cucina"
-Mmmh... aiutante, eh?
-Non sarai mica interessata, vero Toph!?
-Cercano una sguattera o una cameriera?
-A dire il vero cercano un aiutante cuoco.
-E' perfetto per me!
-Tu... dici?
-Sì! Accompagnamici, ti prego! Devo controllare di che materiale è fatto il pavimento!
-Non sono affatto convinta...
A malincuore Katara portava Toph al ristorante che aveva affisso l'annuncio, adesso.
-Eccolo.
-E' questo? Credevo fosse più grande!
-E' un pò piccolo in effetti.
-Entriamo!
Il locale non era esattamente luminoso, anzi, era abbastanza buio, ma si può dire che questo non rappresentasse un problema per la dominatrice della terra.
-Katara, è di pietra! Magnifico.
Le tende alle finestre erano verdi, e un pò malconce. I mobili erano in legno e non c'erano più di due sedie per ogni tavolo. Dietro il bancone un uomo con una barba corta e grigia dava il buongiorno, un pò meravigliato del fatto che ci fossere dei clienti a quell'ora.
-'Giorno.
-Buongiorno! Senta lei, noi abbiamo letto un suo annuncio alla stazione. Cerca un aiuto cuoco, giusto?- Toph era piuttosto solare, strano da parte sua.
-Sì, ho affisso quel volantino alla parete qualche giorno fa, ma non si è presentato nessuno.
Considerando l'ambiente, Katara forse si spiegava perchè.
-Mi sono presentata io oggi! Molto piacere, sono Toph!
-Quali sono i tuoi requisiti, ragazzina?
-Sono brava a... ehm...
-Toph, tu sai fare molte cose... Pensa al dominio!- Sussurrava Katara.
-Ah sì! Mi piace molto fare a botte!- Il tipo dietro il bancone aveva leggermente arricciato il naso e Katara comprese che doveva intervenire, o Toph non l'avrebbe trovato mai, un lavoro.
-Lei è una dominatrice della terra!! E' solo un pò scherzosa, non faccia caso a quello che dice quando... ehm, praticamente sempre!
L'uomo non sembrava comunque essersi tranquillizzato.
-Quando comincio a lavorare?
-Anche subito, se vuoi, ma non devi uccidere nessuno in cucina, per favore.
-Stia tranquillo, basta che non mi facciano arrabbiare! Ahah!
E, convinta di aver detto qualcosa di ironico che facesse colpo sul proprietario, si voltò verso Katara alzando il pollice in su.
-Toph, torno a casa da Aang e gli altri. Ci vediam...mh, incontriamo più tardi, ok?
-A dopo!
Finalmente era uscita da quel posto. Lo trovava angusto e quel buio le stava facendo uno strano effetto claustrofobico. Era sollevata di non dover più assistere a come Toph rovinasse la sua reputazione con le sue stessa mani, ma le dispiaceva allo stesso tempo di non poterle dare una mano.
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Verso mezzogiorno, mentre Aang, Katara, Sokka e Suki mangiavano degli avanzi a tavola, la porta sbattè e Toph entrò dentro come un fantasma. Non chiuse neanche la porta d'ingresso e si gettò sul divano e sui cuscini del salone da té.
-Toph! Hai finito di lavorare? Com'è andata?
-Sì, ho finito... per sempre, però!
-Come sarebbe a dire? Hai lavorato solo tre ore!
-Lo so, miss-labbra-di-zucchero!
-Mi spieghi cos'hai combinato stavolta?
-Ma io non ho fatto nulla! Mi ha licenziata senza motivo!
-Posso sapere cosa hai dovuto fare in cucina?
-Mmh... Sì, penso proprio che vi racconterò cos'è successo nelle ultime tre ore...
Ero traquilla in cucina, mi avevan messo a tagliare le patate. Voi sapete che io ho... ehm... quel problema con la vista... e mi sono tagliata un dito. E nel dire ciò mostrò la mano sinistra fasciata. Allora, dopo avermi medicata, il proprietario mi ha suggerito di provare con qualcosa di diverso, ad esempio, passare gli ingredienti alla cuoca, che era una donna alta e grassa. Stava cucinando dell'ottima carne, o almeno l'ho immaginato, dato l'odore forte, e mi ha chiesto di passarle sale, rosmarino e un pò d'olio. In quel momento Sokka non potè resistere alla tentazione di lasciar scendere una goccia di bava dalla bocca sussurrando "C-carneee..." E le ho consegnato gli ingredienti richiesti. Dopo che il cibo fu pronto e servito ai clienti dal proprietario stesso, però, tutti, dopo aver provato un solo boccone si alzarono, buttando a terra il tovagliolo, e uscirono dal locale senza pagare! Un ragazzo con uno strano cappello (perchè era così pesante che l'ho avvertito, nelle vibrazioni del terreno) mi ha anche detto che quello non era il mio posto! E' inaudito!
-Fà più attenzione o verrai licenziata!
-Cosa ne sa, lei?
-Io... sono... io so cosa devo dire.
E così dicendo andò via, anche lui, confondendosi tra la folla. Aveva un peso familiare. La cuoca ha anche incolpato me di tutto ciò! Mi ha detto che sono un'incapace! "Ma come si permette?" Le ho urlato, e fuori di me non ho resistito alla tentazione di lanciarle una roccia addosso. -Frena frena frena frena le hai lanciato una roccia addosso??- Katara se l'aspettava, ma non immaginava che Toph l'avrebbe descritto con tale durezza. Bhé, io l'avevo detto di non farmi arrabbiare! C'eri anche tu Katara, quando l'ho detto! Ad ogni modo mi hanno poi messo in punizione a lavare i pavimenti, e quando sono scivolata sul sapone mi hanno cacciata dal ristorante.
-Bha! Peggio per loro!-
Quella sera stessa, mentre tutti erano nel proprio letto e Katara pensava e ripensava a cosa potesse aver fatto Toph di così grave da farsi licenziare in cucina, Aang si girò e le sussurrò in un orecchio:
-Aveva messo lo zucchero al posto del sale, l'aceto al posto dell'olio e il basilico al posto del rosmarino!!!