Disclaimer: Camus, Milo, Shiryu e i personaggi di Saint Seiya sono proprietà di quel geniaccio di Masami Kurumada. Mei-Yin (Mei) e Lixue sono invece di mia proprietà.

Come sempre, detto questo, buona lettura.

Lady Aquaria

La storia mia con te.

-Come tutto ebbe inizio.-

"Ti voglio bene, papà."

La stessa frase, su tutti i disegni che Lixue gli dava prima di tornare alle Dodici Case.

All'inizio, appena Lixue aveva incominciato a disegnare, era stata Mei a scrivere, poi man mano Lixue aveva imparato a scriverla da sola. Forse era stata la prima frase che avesse mai imparato a scrivere.

…papà.

A ventisei anni, era padre.

E aveva anche scoperto che gli piaceva essere padre.

Lui, che era stato così vicino, e così a lungo, al ghiaccio, da esserne diventato quasi parte, era padre.

E sua figlia era…stupenda.

L'aveva presa in braccio che aveva poche settimane, un fagottino così piccolo che aveva perfino avuto paura di tenerla fra le braccia.

Come si chiama?

Lixue. Significa neve.

Sorrise, al ricordo di com'era stato quel momento.

"…da tua figlia?"

Camus si riscosse di colpo, rivolgendo l'attenzione al suo interlocutore.

"Comment¹?"

"Stavi sognando ad occhi aperti?"sorrise Milo."Ho detto: sei stato da tua figlia? "

"Sì."

"È andata male? Mei non vuole fartela vedere?"

"Ma no!"

"E allora qual è il problema?"

Camus gli porse il quaderno dentro cui aveva infilato tutti i disegni di sua figlia.

"Sono molto belli."sorrise Milo, intenerito dai disegni."Ti vuole molto bene."

"…et moi je l'aime aussi, mais…elle me manque tellement... c'est ma fille et...je ne peux pas l'avoir à côté comme je voudrais..."disse Camus."…je voudrais être un père meilleur de ce qu'ils sont, mais je suis ici, et elle est à milliers de kilomètres de moi…² "

"Aspetta, aspetta un attimo, frena. Cam…io so qualche parola di francese, ma tu hai aperto l'intero vocabolario…con calma, dimmi che è successo."

Camus prese un lungo respiro.

"Mi manca."rispose semplicemente."Non sono un buon padre, come potrei esserlo, dato che sono qui e mia figlia è là?"

Milo guardò la foto incollata in seconda di copertina, che ritraeva Camus con Lixue in braccio.

La somiglianza era notevole. Stessa forma degli occhi, stesso colore di capelli, stesso sorriso, Lixue aveva preso il meglio da entrambi i genitori, il viso e gli occhioni verdi li aveva presi da Mei che, se si ricordava bene, era una bellissima ragazza.

"È una bambina bellissima."disse Milo."Mi piacerebbe conoscerla."

L'altro prese il portafogli e gli mostrò la foto di Lixue da neonata.

"Se Mei me lo permetterà, un giorno la porterò qui."disse Camus."Vedrai, ti innamorerai subito di lei. È solare, è piena di vita, è…stupenda."

"E tu l'ami molto."

Camus tornò serio come sempre.

"Per Mei, e per mia figlia, potrei morire."

Milo rise.

"Andiamo, Cam…siamo già morti abbastanza, non credi?"

"Sì, certo. Ma per le persone sbagliate."

Milo guardò l'amico.

"Cavolo. Quella bambina ti ha proprio cambiato…se ti incontrassi adesso dopo tutto questo tempo, giuro, non ti riconoscerei."sorrise."E Mei?"

"Mei cosa?"

"Provi la stessa cosa anche per lei?"

"Quello che provo per lei non è mai cambiato. L'ho allontanata io, per non doverla coinvolgere in tutto quello schifo, ma credimi quando ti dico che vorrei non averlo mai fatto."

"Allora perché non riprendi in mano la vostra storia?"

"Perché Mei è una donna forte e orgogliosa. Le ho spezzato il cuore, difficilmente potrei riconquistarla."

"Se non provi come fai a dirlo? Non vorrai arrenderti così facilmente?"

Camus si alzò, prendendo a camminare avanti e indietro per lo spiazzo davanti al tempio di Aquarius.

"La situazione è più complicata di quanto immagini. Chissà che le ha detto suo fratello, nel frattempo."

"E tu, ti preoccupi di Shiryu?"

D'un tratto il cellulare di Camus iniziò a squillare.

Milo lo vide rispondere e cambiare espressione nello stesso istante in cui la persona dall'altra parte aveva parlato. Era contento per lui; era freddo, burbero, scorbutico, a volte, ma era il suo migliore amico e meritava anche lui uno spicchio di felicità.

"Chi era?"gli chiese poi, pur avendo già intuito chi l'avesse chiamato.

"Mia figlia."rispose l'altro."Vuole che vada in Cina, deve chiedermi qualcosa."

***

Lady Aquaria's corner.

Ma ciao!! ^^
Come avrete capito, la sottoscritta ha una vera e propria venerazione per Camus, ecco spiegato questo secondo prequel.

Spero che vi piaccia come il primo prequel, che a differenza di questo, aveva tutt'altre tematiche e soprattutto il punto di vista di Mei.

Sono dell'idea che Camus, pur parlando greco, nella vita di tutti i giorni, pensi nella sua lingua madre e che passi in automatico al francese quando è arrabbiato o turbato per qualcosa.

Traduzioni:

1.    Comment?  = Come?

2.    "…et moi je l'aime aussi, mais…elle me manque tellement... c'est ma fille et...je ne peux pas l'avoir à côté comme je voudrais...je voudrais être un père meilleur de ce qu'ils sont, mais je suis ici, et elle est à milliers de kilomètres de moi…"

=

"…e anche io le voglio bene, ma…lei mi manca così tanto…è mia figlia e…non posso averla vicino come vorrei…vorrei essere un padre migliore di quello che sono, ma sono qui, e lei è a migliaia di chilometri da me…"

Ringrazio fin d'ora chi leggerà, chi legge-e-basta (per motivi di gelosia…come ti capisco, anch'io sono gelosa, mentre scrivo^^) e chi naturalmente, avrà tempo e voglia per recensire.

Un saluto a tutti e buona lettura.

Lady Aquaria