- Gokudera-kun. –
Thump.
-
Gokudera-kun… -
Ba-Thump.
E’ rumoroso. Troppo rumoroso.
Un
suono assordante che aumenta con il passare dei secondi diventando
insopportabile, un suono straziante che, per quanto ogni giorno cerchi
di
sopprimerlo, è impossibile.
Tu lo
sai… perché è così?
Un
ritmo che scandisce la sua vita, che si insinua nei suoi pensieri,
all’interno
della sua mente lasciando solo un sordo eco che rimbalza da una parte
all’altra
del suo corpo, che lo atterrisce, lo rende incapace di riflettere,
ascoltare
ciò che gli è attorno. Ciò che riesce
ad udire è solo un battito.
E’
strepitante, è angosciante, terribile.
Vorrebbe
urlare di smetterla, vorrebbe urlare di lasciarlo in pace, eppure non
può fare
altro che lasciarsi trascinare da ciò che, lentamente,
sfigura la sua anima.
-
Gokudera-kun… -
Una
mano si poggia sopra la sua spalla , rinsavendolo da un incubo che
sembra non
avere più un termine, che sembra essersi appropriato della
sua stessa vita.
Nonostante
tutto, lui sorride, perché non sa più che fare,
perché non gli resta altro da
fare. – Non si preoccupi Decimo, vada avanti. –
Vorrebbe
urlare, ma è impossibile.
- Ti
aspetto allora… -
Vorrebbe
piangere, ma è impossibile.
Thump.
E’
rumoroso.
Ba-Thump.
E’
troppo rumoroso.
Rivolgeva
lo sguardo avanti, osservava una figura sparire mentre quel suono
smorzato non
accennava ad affievolirsi, inglobandolo dentro una vivida
realtà che scorreva
pian piano davanti ai suoi occhi.
Guardava
con la stessa espressione lacerante quel vaso che, goccia dopo goccia,
aveva
raggiunto rapidamente l’orlo, silenziosamente, senza che
nessuno se ne
accorgesse.
- Gokudera-kun! Ce
l’ho
fatta! –
Tacita,
l’acqua corrodeva con la sua forza quel vaso.
- Gokudera-kun, mi
sposo. –
Raggiungeva
la sporgenza, ed infine sgorgava, rilasciando un fiume di amarezza e
disperazione.
- Gokudera-kun, ti
ringrazio.
–
Il
vaso era vuoto, mostrava solo le crepe di un percorso distruttivo che
lo aveva abbattuto,
incrinature che si trasformavano in ferite, ferite che trasfiguravano
in
voragini.
Voragini
che demolivano, che esponevano frammenti di una costruzione crollata,
pungevano, foravano ancora e così sarebbe stato per sempre.
Thump.
Desiderava
urlare quanto gli facesse male, necessitava che le lacrime scendessero,
che
inumidissero il suo viso.
Ba-Thump.
Eppure,
non poteva fare altro che sorridere, perché così
sarebbe stato per sempre, perché
per quanto cercasse di sopperire quel rumore, era inevitabile.
Quel
suono. Non importava ciò che facesse, sarebbe rimasto
lì per l’eternità.
Un
suono insostenibile, atroce, violento.
-
Gokudera-kun… -
Thump.
- Gokudera-kun…
-
Ba-Thump.
Un suono
impossibile da spegnere, un vaso impossibile da ricongiungere.
Così
sarebbe stato, per sempre.
Un’altra 5927 che non so se vi potrà piacere, comunque, io spero sempre che qualcuno possa apprezzarla : )