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Autore: Marikan    01/02/2006    6 recensioni
Vita e morte Fortuna e disgrazia Luce e ombra Una dona, l'altra prende Un circolo vizioso, un gioco eterno che non avrà mai fine
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati cinque anni ormai.
Cinque anni che regno su questo bellissimo e ricco paese. Cinque anni che sono il nuovo Faraone d'Egitto.
Un Egitto prolifico, che alleva, coltiva, vive.
Eppure non dovrei essere io quello che siede su questo trono d'oro.
Il popolo conosce la verità, quindi non è per questo che mi accingo a scrivere questa lettera: è per me stesso. Ho bisogno di scaricare il peso dei ricordi, ho bisogno di dormire notti tranquille.
Ricordi che non voglio dimenticare (e come potrei mai?), ma ricordi che voglio raccontare; per dar pace alla loro e alla mia anima.
Ogni notte, nell'oscurità, i loro volti mi appaiono; sussurrandomi parole che al brusco risveglio non riesco a ricordare. Ma credo, e spero, che loro mi bisbiglino parole di conforto, nonostante l'ansia che provo al risveglio; perché loro sono gli spettri delle persone che durante quegli eventi ho perduto per sempre.
Cinque anni fa ho perso praticamente tutto.
Ho perso uno dei Grandi Maestri Sacerdoti.
Ho perso Il Faraone, mio Re e cugino.
Ed ho perso la donna che amavo.
Kisara...il tuo viso è il più ricorrente...i tuoi bellissimi e profondi occhi blu, il tuo viso così pallido ma così grazioso, i tuoi lunghi capelli argentei e la tua figura così esile e fragile...
Tu, che come un bianco messaggero degli dei sei arrivata dal Nord, volendo portare aiuto ad una nazione in pericolo e ricevendo invece solo astio e diffidenza. Ti ho protetta e ben presto mi sono perso in te...
Il suono della tua voce era limpido e cristallino come l'acqua della fonte più pura, i tuoi occhi erano due immensi pozzi blu e la tua anima era pura e semplice...non avrei mai potuto farti del male, anzi, ho cercato di proteggerti; ma questo non è bastato...
Il tempo è stato tiranno con noi, mia piccola dea, non ci ha permesso di godere l'uno dell'altro; strappandoti via da me come un bambino maldestro strapperebbe un fiore innocente dalla dolce terra.
Colui che diceva di essere mio padre ti ha portata via da me, dicendo che con il tuo potere sarei salito al trono...ironia della sorte , ora vi siedo proprio sopra...ma io mi domando: un vero padre farebbe questo al proprio figlio?
Avrei solo voluto stare con te, dolce amica...avremmo potuto sposarci con la benedizione del più grande Faraone che l'Egitto abbia mai avuto; perché sapevo che lui non si sarebbe opposto, ma che anzi sarebbe stato felice per noi.
Invece il destino è stato così crudele...sull'Egitto si sono abbattuti dei grandi mali, che hanno richiesto il sacrificio di persone a me care...è strano sentirlo dire proprio da me, ne sono conscio, ma molto probabilmente questa lettera non verrà mai letta da nessun'altro all'infuori del sottoscritto; e qui voglio sfogare tutti i miei pensieri, in modo da non cadere in trappole che questi sentimenti potrebbero tendermi in futuro. L'Egitto ha bisogno di qualcuno che abbia nervi saldi e una tempra d'acciaio per guidarlo, e io non voglio che il mio bel Paese vada alla deriva per colpa di una mia qualche debolezza...
Faraone...chi lo avrebbe mai detto? Io che ero uno dei Grandi Sacerdoti incaricati di vegliare sull'incolumità del Sovrano, ora siedo sul suo magnifico trono, impugnando le insegne del potere regale e indossando lo
Phsent, corona dell'Alto e Basso Egitto.
E sei stato proprio tu, cugino Atem, ad affidarmi questo compito. In quegli ultimi attimi prima di compiere l'atto per salvare la tua Terra, mi hai consegnato il tuo potere, affinché mantenessi la pace che avevate creato.
Creato si, ma a che prezzo?
Le vostre anime sono state intrappolate e i vostri corpi distrutti...non avrei mai più potuto avervi al mio fianco, non avrei più potuto sentire le vostre voci, vedere le vostre bocche sorridere....ve n'eravate andati entrambi, per sempre.
Ma proprio voi due mi avete insegnato le cose più importanti...
Kisara, tu mi hai mostrato come si può amare una persona andando oltre le proprie differenze; mi hai insegnato che l'amore non è una debolezza ma una grande forza, anche se alla fine il tuo amore per me ti è costato la tua stessa vita...ora di te mi rimane solo un piccolo frammento che riesce a stento a rievocare pienamente la tua immacolata bellezza; ma, giuro sul nome di tutti gli Dei egizi, lo terrò con me per sempre, perché so che tu vivi in lui e se lo perdessi perderei per sempre anche te.
E tu, cugino, mi hai insegnato il senso di lealtà e di rispetto verso le persone; mi hai insegnato il valore dell'amicizia, anche se tu, per i tuoi amici ed il tuo popolo, ti sei sacrificato...

Una lacrima solitaria rotolò giù per la sua guancia, arrivò al mento e poi cadde. La mano scattò in avanti, per tamponare la goccia, ma poi Seth si fermò; e lasciò che il papiro assorbisse quella stilla di liquido salmastro, che sbiadì un poco gli ultimi caratteri geroglifici ancora freschi d'inchiostro che il giovane aveva tracciato sul foglio.
Il ragazzo si alzò dallo scrittoio e si diresse verso l'enorme porta-finestra che dava sui Giardini Reali. Contemplò il prato e le piante potate di recente, e ne assaporò il buon odore. Volse poi lo sguardo all'oscuro cielo della notte e si accorse della ricomparsa della stella Sopdet, che preannunciava l'annuale inondazione del grande fiume Nilo. Sorrise, sapendo che in quel periodo i contadini stavano preparando i campi per essere fertilizzati dal limo del fiume, che poi sarebbero stati disossati e seminati. Anche per quell'anno si prospettava un abbondante raccolto, ed il giovane era fiero di come il suo popolo lavorasse per aiutarlo nel mantenere la prosperità e la grandiosità del Paese.
"Ehm...-una voce alle sue spalle interruppe il corso dei suoi pensieri- ...mi scusi per l'intrusione mio Faraone, ma volevo avvertirla che la cena è pronta."
"Grazie, ma non ho fame, Maestro Shimon" rispose Seth, sorridendogli debolmente
Il vecchio notò i papiri, il calamaio e la penna ed intuì che cosa stesse facendo il Sovrano prima che lui entrasse: "Capisco, mio signore...se le viene fame, basta che chiami un servo"
Il ragazzo lo congedò con un gesto della mano e, quando se ne fu andato, tornò dietro ai suoi papiri.

Cinque anni fa sono morte la persone più importanti della mia vita, e pian piano ho voltato pagina, facendomene una ragione.
Ma l'esistenza nel mondo è un ciclo infinito, un susseguirsi di eventi buoni e cattivi, un cerchio che non ha né inizio né fine.
Le cose vivono.
Le cose muoiono.
Bisogna lasciare che gli eventi seguano il loro corso, perché noi siamo solo di passaggio su questa terra, come nuvole nel cielo; ma lasciamo dentro le persone che ci hanno amato un segno indelebile che ci permette di vivere in eterno.
Il cerchio della vita continua a girare, e noi con lui.
Se nulla ha un principio e una conclusione, allora io confido nel Fato; affinché lui sia clemente con noi e permetta alle nostre anime di rincontrarsi ancora una volta. Perché gli dei benevoli hanno misericordia delle anime perdute e non permetteranno certo lo sbiadirsi dei volti, delle parole, dei gesti...il vostro ricordo rimarrà per sempre inciso nei cuori delle persone che vi hanno amato, della gente che è riuscita a vedere nelle vostre anime chiare e nobili.
Sarete sempre presenti nei cuori di tutti.
Soprattutto nel mio.

Oh, buon giorno gente^__^!!! Se state leggendo queste parole, allora significa che avete anche letto questa fic!!! (Ma che intelligente-_-...NdSeth) <.< vediamo di non cominciare con il piede sbagliato, io e te....comunque, questa fic è sorta dal nulla più totale; in senso che non avevo minimamente progettato di scriverla, ma semplicemente qualche giorno fa in corriera mi è venuta l'illuminazione...questa fic è un pò la risposta alla domanda: "Come si è sentito, cos' ha pensato Seth, dopo tutto l'ambaradan delle Memorie ed essere diventato Faraone al posto di Atem?" (Perché, c'è qualcuno che si fa questo genere di domande o_O??NdSeth) E che ne so io...a me è venuta in mente, sennò non avrei scritto la fic...
Vabbè...a questo proposito sarei quindi molto curiosa di sapere di come la pensiate sulla mia storia; quindi vi sarei grata se lasciaste un commento, anche piccolo piccolo, l'importante è farmi sapere come vi è sembrata!!!
Un grazie quindi a tutti coloro che hanno intrapreso la lettura della soprascritta storia e chi mi commenteranno^___^!!!! Ciaooooo!!!

  
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