Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: LipstickOnTheNightstand    16/04/2011    9 recensioni
Il titolo è ingannevole: questa storia non parla di moda, ma bensì di cani.
Kurt e Blaine sono sposati, hanno una bellissima famiglia e hanno promesso al loro primogenito, Harry, un cane come regalo per il suo compleanno. Non si aspettavano certo che il bambino volesse un Terranova di dimensioni pantagrueliche.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Un bambino di circa sei anni stava davanti alla vetrina di un negozio di animali. Teneva il naso schiacciato contro il vetro e, con aria rapita, guardava i cuccioli giocare tra di loro.
“Voglio quello!” affermò, voltandosi verso i suoi papà.
Kurt si avvicinò alla vetrina e guardò preoccupato il cucciolo di Terranova che il figlio stava indicando.
Un cane del genere sarebbe diventato enorme in poco tempo e di certo avrebbe combinato non pochi guai nella loro casa perfettamente arredata.
“Sei sicuro, Harry? - domandò con voce incerta – Non preferiresti uno più piccolo, come quello?”
Gli mostrò un piccolo Yorkshire che dormiva placidamente.
Harry scosse energicamente la testa ricoperta da riccioli scuri e con fare sicuro entrò nel negozio.
Kurt sospirò e si volto verso Blaine, che teneva in braccio una bambina con i capelli castani ed esibiva sul volto un sorriso sfacciatamente divertito.
“Ricordami perché gli abbiamo promesso un cane per il suo compleanno” disse esasperato dal fatto che il marito non condividesse le sue medesime preoccupazioni.

“Perché siamo dei genitori fantastici e perché Harry ci teneva davvero tanto – rispose Blaine – Non angosciarti: basterà addestrarlo e andrà tutto bene.”
“Addestrarlo!? - esclamò l'altro - Sai quanto diventerà grosso? Scommetto che ci distruggerà tutti i mobili”
“Rilassati, Kurt – lo tranquillizzò il marito – Vorrà dire che per un po' faremo avanti e indietro dall'Ikea”
L'uomo scosse la testa, poi prese la bambina dalle braccia di Blaine ed esclamò: “Andiamo dentro, Audrey, prima che tuo fratello combini qualche disastro”
La piccola emise una risata squillante e allacciò le braccia al collo del suo papà. I due entrarono nel negozio e Blaine li seguì a ruota, sempre con il suo sorriso divertito stampato sul volto.

 


Poco dopo, i quattro erano in auto sulla via di casa.
Harry teneva sulle ginocchia il cucciolo, che era in realtà una femmina e che scodinzolava felice, già soddisfatta della sua nuova famiglia.
“Allora – disse Blaine, che era al volante – Come si chiama il nuovo membro degli Hummel-Anderson?”
“Che ne dite di Miuccia?” propose Kurt
“E' un cane, non una stilista!” esclamò il marito.
L'altro sbuffò: “Trovalo tu un nome migliore allora!”
“Penso che debba essere Harry a sceglierlo, visto che è il suo cane” Blaine guardò il figlio dallo specchietto retrovisore.
Il bambino mise su la sua miglior espressione concentrata, ma dopo un po' esclamò: “Uffa! Non mi viene nulla in mente. Nulla che sia forte, almeno”
“Troveremo qualcosa, non ti preoccupare” lo consolò Kurt.
Dopo qualche secondo di silenzio, Audrey disse: “Coco”
“Come hai detto, tesoro?” domandò Blaine con lo sguardo stupito.
“Coco – ripeté la bambina ridendo, mentre il cane le leccava la faccia – Piace anche a lei. E poi è il nome di quella signora che papà ammira tanto”
Kurt sorrise orgoglioso, intuendo che la figlia si stesse riferendo a Coco Chanel, di cui stava leggendo la biografia proprio in quei giorni. In effetti ricordava che Audrey gli avesse chiesto chi fosse la donna sulla copertina del libro, ma non immaginava che ne fosse rimasta così colpita. La sua piccola fashionista!
“Per me sì può fare – affermò – Voi che ne dite?” si rivolse a Blaine e Harry, che in quel momento avevano lo sguardo che entrambi facevano quando pensavano intensamente a qualcosa.
Il primo a decidersi fu il bambino che fece spallucce e disse: “Per me, va bene. Brava, sorellina!”
Gli occhi celesti della piccola Audrey si illuminarono quando sorrise, contenta di aver ricevuto l'approvazione del fratello maggiore.
Anche Blaine sorrise ed esclamò: “D'accordo. Benvenuta in famiglia, Coco!”


“Non posso crederci. Non voglio crederci” esclamò Kurt, mettendosi a letto dopo aver completato le sue attività di idratazione della pelle.
“L'hai già detto almeno cinque volte – sospirò Blaine, senza alzare lo sguardo dal libro che stava leggendo – Sono solo scarpe.”
“Solo scarpe!? - la voce di Kurt raggiunse dei decibel decisamente alti – Quelle erano un paio vintage di Yves Saint Laurent: non potrò certo ricomprarle! Passi che salti sul divano a suo piacimento, passi che cammini sul parquet con le zampe sporche di terra, passi che rubi il cibo che lasciamo sui banconi della cucina, ma i miei vestiti sono sacrosanti”
“Kurt, è ancora una cucciola dopotutto” cercò di tranquillizzarlo il marito.
“E' questo quello che mi preoccupa! Pensa a cosa accadrà quando sarà adulta!”
Coco aveva solo quattro mesi, ma aveva già raggiunto delle dimensioni considerevoli e i guai che lei e i bambini combinavano erano innumerevoli. Tuttavia, tornare a casa da lavoro e trovarla intenta a mangiucchiare le sue scarpe preferite era veramente troppo e Kurt era stato costretto a sgridarla in maniera davvero severa.
“Secondo me stai esagerando – disse Blaine – E poi ricorda che, da quando c'è lei, Harry e Audrey si divertono un sacco”
“Forse anche troppo” brontolò Kurt, infilandosi sotto le coperte.
Blaine ridacchiò e baciò il marito sulla fronte.
Stavano per spegnere la luce, quando sentirono la porta che si apriva e dei piccoli passi che si avvicinavano al loro letto.
“Audrey, che ci fai qui?” domandò Kurt, mentre aiutava la figlia a salire.
“Ho fatto un brutto sogno – piagnucolò la bambina, accoccolandosi tra i due genitori – Posso restare?”
“Certo, tesoro” rispose Blaine, accarezzandole dolcemente la schiena.
Fecero di nuovo per spegnere la luce, ma udirono una vocetta che domandò mestamente: “Siete arrabbiati anche con me?”
Harry stava in pigiama davanti alla porta e guardava i suoi papà con aria preoccupata.
“Certo che no” esclamò Kurt. Non era colpa di Harry se il cane trovava appetitose delle scarpe da Dio solo sa quanti dollari!
“Dai, vieni qui” gli disse.
Il bambino non se lo fece ripetere due volte e in pochi secondi era già comodamente sdraiato accanto alla sorellina.
“Be', buonanotte” disse Blaine, riuscendo finalmente a spegnere la luce.
Stavano per addormentarsi, quando..

WOOF!

Tutti e quattro sobbalzarono: Coco era ai piedi del letto e proclamava anche lei il suo posto.
“Dai, bella, sali” la incoraggiò Harry
“Assolutamente NO! - affermò deciso Kurt – Il cane sul letto no, per piacere. Non è igienico”
“Ti prego, papà” lo supplicò Audrey.
“Dai, lasciala dormire con noi” le andò dietro il fratello.
Kurt si voltò verso il marito in cerca di sopporto, ma anche lui lo stava guardando con lo sguardo implorante. Traditore!
“Oh! Va bene! - esclamò infine, esasperato – Sali, Coco”
“Evviva!” gioirono in coro gli altri tre membri della famiglia.
Facendo tremare leggermente il letto, il cagnone nero si acciambellò ai loro piedi ed emise uno sbuffo di soddisfazione.
Kurt osservò la sua famiglia e non poté fare a meno di pensare che era davvero fortunato e, dallo sguardo che lui e Blaine si scambiarono prima di addormentarsi, capì che il marito la pensava nello stesso modo.
In fin dei conti non gli importava neanche poi tanto di quelle scarpe, anche se erano vintage.

 

FIN


Author's Note:
 

Come promesso, eccomi qui con un'altra piccola one-shot sui nostri amati Klaine, stavolta ambientata nel futuro.
Kurt e Blaine hanno avuto due figli tramite inseminazione artificiale. Nel caso non si fosse capito, Harry è il figlio biologico di Blaine, mentre Audrey di Kurt. 
Il nome Coco per il cane non è farina del mio sacco, ma è tratto da una delle Daltonverse Side-Canon Stories di CP Coulter (Ora e sempre sia lodata!), in cui Kurt e il suo amico Reed visitano l'appartamento di quest'ultimo venendo "aggrediti" da un  San Bernardo di nome appunto Coco. Mi scuso, ma non sapevo davvero che nome darle. (La spiegazione del nome, tuttavia è frutto della mia mente)
Be' spero che vi piaccia. Non vedo l'ora di sentire le vostre opinioni.
Un bacio.
Twiggy.
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: LipstickOnTheNightstand