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Autore: LaTuM    17/04/2011    7 recensioni
Finn sorrise.
Kurt sarebbe stato orgoglioso di lui e si sarebbe accorto che, in fondo, nessuno l’aveva dimenticato.
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Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Back in the Picture

Disclaimer: Lo sceneggiato appartiene alla Fox. Io ci scrivo su senza guadarci nulla.

 

Back in the Picture

 

Se c’era una cosa che Finn sapeva con certezza e su cui nessuno – nemmeno lui – aveva dubbi, era il fatto che fosse tonto. Il classico diciassettenne americano giocatore di football – quarterback, per la precisione - e fidanzato con una Cheerleader. Di certo non era un genio. I suoi voti erano discreti, almeno quel che bastava per passare l’anno e non finire in un corso inferiore rispetto a quello in cui già si trovava.
Il fatto che il signor Shue li avesse in qualche modo costretti a lavorare su un testo originale che avrebbero dovuto portare alle regionali, non aveva fatto altro che sottolineare le sue scarse capacità intellettuali e intuitive. Scrivere una canzone originale non era facile. Tirare fuori le proprie emozioni lo era ancora di più: uno dovrebbe mostrare di essere forte e capace di affrontare tutto, perché mai il signor Shue voleva scrivere una canzone che inneggiava al fatto di essere dei perdenti? Finn aveva ampiamente deciso che non era una domanda da porsi e che avrebbe fatto tutto quello che gli avrebbero chiesto, purché non lo costringessero a prendere parte alla stesura del testo. Lui non era decisamente tagliato per quelle cose. 

All’incirca di comune accordo avevano deciso che il titolo della loro canzone sarebbe stato “Loser Like Me” e, mentre Rachel se ne stava nella sua stanza a scrivere qualcosa, loro stavano lavorando su un teso che Finn guardava sempre più perplesso. Era un insieme di tutto quello che gli era successo, delle prese in giro e degli insulti che avevano subito e incassato perché facevano parte del Glee Club. Certo, alcuni di loro se la passavano meglio di altri, ma questo non significava che fossero immuni dai bulli. E nonostante ci fossero riferimenti più o meno a tutti – alle angherie della Sylvester alla scarsa considerazione che avevano di loro gli altri studenti – c’era qualcosa che mancava. Qualcosa proprio riguardo ai bulli. E qualcosa scattò in Finn.

“Signor Shue?” domandò il ragazzo quando l’insegnante ebbe finito di rileggere il testo, in qualche parte ancora bucherellato per la mancanza delle giuste rime o di altre testimonianza.

“Dimmi Finn” rispose l’uomo accondiscendente non certo di quanto l’intervento del ragazzo potesse essere utili ai fini della stesura del testo.

“Abbiamo messo tutto quello che ha fatto la coach Sylvester e le offese da parte degli altri della scuola ma…” Finn s’interruppe un secondo “ci siamo dimenticati di lui.”

“Di chi?”

E il ragazzo provò un lieve senso di sconforto nel pensare che le ragioni per cui Kurt aveva lasciato la McKinley sembravano essere già state dimenticate.

“Non so, potremmo aggiungere dopo il primo ritornello qualcosa come push me up against the locker... voglio dire, Kurt sarà sicuramente in sala con i Warblers. Potrebbe fargli piacere vedere che in fondo non ci siamo dimenticati di lui e nonostante a noi non capiti tutti i giorni di venire spiaccicati contro gli armadietti...”

“Li sfonderesti, Frankenteen” gli fece notare Santana facendo decisamente sorridere e ridacchiare gli altri membri del club.

Il signor Shue invece non aveva battuto un ciglio e lo stava osservando stupido, quasi compiaciuto.

“Credo sia un’ottima idea” disse l’uomo convinto e con una matita scribacchiò qualcosa sul foglio che doveva essere una delle tante copie della bozza della canzone che aveva distribuito a tutti loro “La canterai tu d’accordo? Direi che potrebbe essere l’apertura del tuo pezzo. Togliamo l’altra e lasciamo questa.”

I ragazzi del Glee guardarono basiti sia il loro professore che il quarterback, increduli del fatto che quel tonto di Finn fosse riuscito a dare un valido suggerimento e contributo per la stesura della canzone.

Finn invece sorrise.

Kurt sarebbe stato orgoglioso di lui e si sarebbe accorto che, in fondo, nessuno l’aveva dimenticato. E finché non sarebbe tornato tra loro, perché le Nuove Direzioni senza Kurt non brillavano allo stesso modo, nessuno l’avrebbe fatto.

 

Note dell’autrice:

Mi rendo conto che questa storia è altamente inutile, ma ci tenevo che QUELLA frase di Loser Like Me fosse in qualche modo motivata e che fosse lì per merito di Finn.

   
 
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