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Autore: VioletBow    17/04/2011    3 recensioni
- Fa freddo fuori, Gokudera?
- Perché me lo chiede, Jūdaime?
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: G, Hayato Gokudera, Tsunayoshi Sawada
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Fa freddo fuori, Gokudera?
- Perché me lo chiede, Jūdaime?
Il ragazzo castano distolse lo sguardo dal volto serio dell'altro.
- Hai le mani fredde. - rispose, lasciando vagare le iridi nocciola lontane da quelle verdi di Hayato.
Gokudera sorrise, e si avvicinò al suo Decimo, stringendolo a sé con un braccio.
- Le riscaldi lei, allora.
Le guancie di Tsunayoshi si colorarono di rosso chiaro.. ancora non era abituato all'intraprendenza del suo braccio destro.
Incurante dell'imbarazzo di Tsuna, Gokudera assaporò quelle labbra con lo stesso piacere che aveva provato nel farlo fin dalla prima volta.
La sue mani, adesso, avevano acquisito maggiore sicurezza e conoscevano ogni punto erogeno del corpo di Sawada ma ogni volta era come la prima, ogni volta i loro corpi s'infiammavano di piacere al contatto con l'altro.
Le labbra di Hayato avevano abbandonato quelle del boss per scendere lungo il suo collo e il suo petto, ormai non più coperto dalla camicia che, invece, era stata gettata a terra con noncuranza.
Le mani, delicate, armeggiavano con i pantaloni del Decimo che, poco dopo, andarono a fare compagnia alla camicia.
Non era importante dove, non lo era mai stato, Gokudera voleva solo sentire, ancora una volta, che il suo Tsunayoshi era veramente solo suo.
- Jūdaime, mi guardi.
La voce dolce e sensuale di Hayato avrebbe sempre convinto Tsuna di qualsiasi cosa, per quanto quest'ultimo fosse riluttante a cedere.
Bloccato tra il caldo corpo di Gokudera e il pavimento freddo, il ragazzo castano si costrinse ad ubbidire al suo seme.. tzh, non era portato a fare il capo proprio in nessuna situazione.
Soddisfatto di ciò che aveva ottenuto, Gokudera sorrise al suo uke prima di tornare ad accarezzare quella pelle che lo tentava tanto.
Sapeva muovere bene le mani, grazie alle lezioni di piano, e sul pianoforte che era quel corpo glabro riusciva a comporre le melodie migliori.
Le note diventavano più acute, il ritmo più veloce e l'eccitazione di Gokudera aumentava.
Delicatamente il ragazzo aprì le gambe tremanti del Decimo e scese fino ad esse, lasciando una leggera scia di saliva a confermare il suo passaggio su quella strada ardente.
La sua lingua cominciò a giocare con il membro eretto di Tsuna, partendo dalla punta per poi percorrerlo interamente.
- Gokudera.. f-fermati. - ansimò Sawada, stringendo le spalle del ragazzo quasi fino a graffiarlo.
Hayato non voleva fermarsi, però.. non ancora.
Continuò ancora un po' a stuzzicare il suo boss, saziandosi dei gemiti che componevano il testo di quella canzone passionale che stava suonando.
Il brano giunse al termine quando Tsunayoshi fu stremato. Gokudera allora, soddisfatto, tornò ad assaggiare le labbra bollenti del ragazzo. Appoggiò, poi, il mento all'incavo della sua spalla.
- Jūdaime, - sussurrò. - è felice di aver scelto me come suo braccio destro?
- Veramente ti sei auto-nominato tale. - affermò il Decimo, con voce tremante.
- Ma a lei non mi sembra dispiaccia.
Tsuna sarebbe arrossito violentemente se solo il suo volto non fosse già stato color rosso acceso.
Anche se il suo uke non voleva ammetterlo, Gokudera sapeva che al ragazzo facevano piacere quelle sue "attenzioni".
I graffi sulla schiena iniziavano a bruciare ma le sue mani non erano più fredde.
  
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