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Autore: FedeHermy    18/04/2011    3 recensioni
Se avete mai provato un po' di paura al pensiero di innamoravi, di lasciarvi andare, regalate a questa piccola storia qualche minuto della vostra vita. Se magari lasciaste anche una recensione vi sarei doppiamente grata.
Perchè basta che ne valga la pena.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la prima volta.
 
Dedicata a tutti quelli che hanno paura d’innamorarsi.
 
Lei lo guardò negli occhi e fu un attimo: prima che la ragazza potesse distogliere lo sguardo, imbarazzata, lui la baciò. Fu un bacio morbido, dolce e leggero, quasi una richiesta di fiducia. E lei non poté fare altro che capitolare, cedette. Rispose al bacio che pian piano aumentò d’intensità. Era da tempo che desiderava sentirsi così, voleva innamorarsi. Provare almeno una volta quel sentimento folle che ti spinge a fare stupidaggini, ti fa ridere e sorridere spensierata della tua follia; ti fa piangere, a volte anche senza motivo, ma ti fa anche sentire libera e completa, come se fossi nata per quello: per provare passione, per vivere intensamente. In quell’istante, mentre cedeva al bacio e cominciava a schiudere le labbra, la ragazza capì che lo stava facendo…  si stava innamorando, finalmente.
L’istante dopo, però, sentì il bisogno di fuggire.  Il bacio fu interrotto bruscamente. Tutto era accaduto nel giro di qualche secondo, ma lei si sentiva spaesata come dopo un lungo viaggio. Si allontanò di un passo da lui e aprì gli occhi, che aveva tenuto chiusi. Portò lo sguardo sul ragazzo che le stava di fronte, lo guardò, lo vide. Vide un ragazzo confuso, quasi impaurito… ma con una strana determinazione sul viso.  Prese un lungo e profondo respiro e lasciò che tutto ciò che provava fluisse dentro di lei, lasciò che ogni piccola sensazione venisse a galla. E mentre davanti ai suoi occhi il ragazzo sembrava cercare le parole giuste da dire, prima che lui riuscisse ad articolare alcunché, l’inquietudine sparì, veloce come era arrivata.
La paura c’era ancora, ma era confortante, era un monito, una rassicurazione che quello era reale. Non sapeva se lui fosse giusto o no. Non sapeva se lei fosse giusta o no. Non aveva alcuna idea di come sarebbe andata a finire. Doveva solo valerne la pena. Mentre questa richiesta si faceva chiara nella sua testa, il ragazzo di fronte  a lei finalmente prese una decisione.
“ Scusa, sono stato un po’ precipitoso. Beh, non proprio, perché ormai ci conosciamo da un bel po’ e questi ultimi mesi abbiamo imparato a conoscerci sino in fondo. Ma mi dispiace, dovevo darti la possibilità di sottrarti, se non volevi.”
“Ti chiedo solo di ascoltarmi. Ormai penso di conoscerti abbastanza bene, so di essermi aperto con te come non ho fatto con nessun altro. Non dico che basti. Ci sono tante cose che non conosciamo l’una dell’altro. Sento però che c’è già qualcosa di speciale. In tua compagnia mi sento incredibilmente bene, con te tutti i problemi sembrano sopportabili, mi fai sentire forte e capace di ogni cosa. Per cui sono qui e ti chiedo di permettermi di conoscerti, desidero che tu mi conosca per quello che sono. So di potermi fidare, voglio fidarmi. Credo in quello che abbiamo e non posso fare a meno di volere di più”
Avrebbe potuto dire una qualunque di queste cose, e forse in un libro le avrebbe dette, forse in un qualche smielato telefilm avrebbe fatto un discorso ad effetto. Ma questa era la realtà e lei sapeva che il ragazzo che le stava davanti non era bravo a parlare dei suoi sentimenti. Non in modo così diretto. Lui disse:
“ Volevo solo… Scusa ma…”
Sospiro.
“Io… a te ci tengo. Non sapevo cosa fare e sono andato nel panico. Uhm… mi sa che vado a sotterrarmi, eh. Ci vediamo”
In men che non si dica, rosso in viso, il ragazzo si diresse verso la porta della stanza. Ma lei si frappose tra lui e la sua fuga. Sorrise. Rise proprio, nervosamente. Ma poi gli buttò le braccia al collo e lo baciò, con tale entusiasmo che quasi persero l’equilibrio. Per la prima volta le braccia del ragazzo andarono a cingerle la vita. Per la prima volta lui non si limitò a ricevere un abbraccio. La strinse a sé e lei si sentì al sicuro. Come mai le era successo.
Le loro lingue si toccarono e per la prima volta lei capì. Per la prima volta comprese perché la gente amava così tanto i baci, anche quelli brevi e semplici.
Un brivido la percorse e senti una piacevole stretta da qualche parte nel basso ventre.
Si staccarono per riprendere fiato.
Lui sorrise. Era la prima volta che vedeva quel sorriso.
Oh sì, ne valeva proprio la pena.


 


Note: se sei arrivato/a fin qui, grazie per il tuo tempo. Spero di aver portato un po' di dolcezza e fiducia nella tua giornata. =)
 

  
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