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Autore: koorime    18/04/2011    6 recensioni
[Spin-off di I just want you to know who I am di Samek] Castiel vuole tenere la cosa per sé, ma Balthazar non è per nulla d’accordo.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Titolo

Titolo: Stanare il coniglio
Fandom: Supernatural AU
Personaggi/Pairing: Balthazar, Destiel implicito ♥
Rating: G
Beta: Samek e Stateira mi hanno tirato le orecchie per gli erroretti sparsi.
Word:
531 (fiumidiparole)
Genere: commedia, comico, flashfic
Warning: AU, spin-off, spoiler (vedi note)
Summary: Castiel vuole tenere la cosa per sé, ma Balthazar non è per nulla d’accordo.
Note: la Pesca Miracolosa mi ha affibbiato come autore Samek(♥) quindi ho scritto una cosa che mi frullava nella testa da un bel po’ *grin* Si posiziona esattamente dopo la fine di I  just want you to know who I am e ne spoilera la fine (ecco il perché del warning).
Bene, spero che vi piaccia e vi diverta come e quanto ha divertito me scriverla.
Buona lettura ♥


DISCLAIMER: vorrei tanto possedere Balthazar, ma no, né lui né nessun altro mi appartiene .__. Neanche Castiel *sigh*



 

Balthazar uscì con fare guardingo, tirandosi la porta di casa alle spalle e facendola richiudere delicatamente, senza il minimo scatto. Attraversò il pianerottolo in punta di piedi e, dopo aver controllato che la via fosse libera, raggiunse l’appartamento di fronte, aprendolo.

Era stato Castiel a dargli le chiavi tempo prima. Per le emergenze, aveva detto e quella... beh, quella era un’emergenza, no? Mr Gennaio aveva passato la notte lì – una notte molto movimentata da quello che aveva potuto sentire. E aveva sentito abbastanza avendo spostato la sua poltrona contro il muro divisorio, perché leggeva meglio lì. Dopo aver spostato anche la lampada, ovviamente – e lui non ne sapeva niente. Bisognava rimediare.

-Cassey?- chiamò in un sussurro, affacciandosi con la testa oltre la soglia. -Mr Gennaio?- provò, dopo un attimo di esitazione, anche se era certo che quest’ultimo fosse già andato via. Un’ora prima aveva sentito un chiacchiericcio – i muri erano davvero sottili – e la porta di casa dell’amico venir chiusa dopo una serie di inconfondibili passi giù per le scale.

Quando nessuno rispose, entrò, sempre accorto a fare meno rumore possibile, camminando  tra i tiepidi raggi di un sole neonato che illuminavano la casa ancora addormentata.

Ghignò osservandosi attorno in cerca di un qualche segnale che fosse già sveglio, ma la cucina era sgombra e il bagno libero. E Castiel aveva lezione solo quel pomeriggio, quindi...

Qualcuno scese per le scale, un cane abbaiò, e lui si fermò tendendo l’orecchio verso la camera da letto, aspettandosi di sentire un mugolio infastidito che però non arrivò mai.

Strano, si disse, Castiel ha il sonno leggero. Ma forse l’essere stato tutta la notte a fare del sesso pazzesco doveva averlo spossato. Sì, era per forza così, considerò, continuando la sua avanzata in punta di piedi – con Mission Impossible come colonna sonora mentale – verso la camera da letto.[1]

La porta era chiusa e lui abbassò la maniglia lentamente, mordendosi le labbra per la concentrazione. Poi si fermò e, dopo una rapida valutazione dei pro e dei contro, afferrò il telefonino con rapidità e impostò la fotocamera. Il flash scattò nell’istante in cui la porta fu spalancata, e Balthazar ghignò, salvo poi corrucciarsi quando si rese conto di non aver fotografato il suo amico addormentato e con addosso i segni di una fantastica notte di sesso – di cui, a suo parere, ne aveva terribilmente bisogno – bensì un letto vuoto.

Un letto vuoto e già rifatto.

-Maledetto!- brontolò, sbuffando, eliminando la foto e tornando sui suoi passi. A quanto pareva, Castiel lo aveva anticipato ed era uscito prima per sfuggirgli.

Oh, ma non si sarebbe salvato certo con così poco!

Scorse con rapidità tra i numeri della rubrica del telefonino e avviò una telefonata, uscendo dall’appartamento con passo spedito.

-Il coniglio è scappato.- annunciò quando la voce di Anna gli rispose dall’altro capo dell’apparecchio. -Sì, si sarà sicuramente rintanato nel suo studio. Va’ lì e bloccalo, io passo a prendere tre caffè e vi raggiungo.- sogghignò, scivolando giù per le scale e uscendo all’aria aperta.

Avevano sopportato per un’eternità la sua cotta per quel vigile del fuoco e adesso non voleva condividere con loro due i particolari?

Povero, ingenuo professorino.  


 

[1] Theme from Mission Impossible – Adam Clayton e Larry Muller.

   
 
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