Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |       
Autore: raimoldatolda    19/04/2011    1 recensioni
questa storia è frutto di un lungo travaglio di cinque anni di liceo scientifico. inizia tutto a meno di tre mesi dall'inizio dell'esame, e visto che si sa, più si avvicina la data fatidica, più si diventa cerebrolesi, ecco la storia di sei cerebrolese dalla matematica provenienti dalla classe 5 N (di Napoli)che campano alla giornata per arrivare alla maturità.
- Storia altamente stupida dedicata alle mie compagne pazzerielle (tra cui la più pazza sono io)
dal primo (stupidissimo) capitolo:
- dai entra prima tu
- no tu
- no dai, dobbiamo farlo
- no no, tanto non ci crederà mai.
- o BONA! Adesso entriamo tutte insieme!
Ed ecco tutte e sei ad entrare contemporaneamente dalla porticina della vicepresidenza, dove il cane rabbioso sta a cuccia a giocare felicemente a Prato fiorito sul computer.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LICEO

SCIENTIFICO, GLI EFFETTI COLLATERALI


Image Hosted by ImageShack.us
By dodo_ludo at 2011-04-25


Apro per un attimo gli occhi e un’ombra mi copre. Peggio, un orrendo motivo cubista mi copre. Alzo lo sguardo e lei è lì. Davanti a me. Lei e la sua faccia di cera sformata. Oh Goosh.
- Ludovica se devi dormire fallo a casa. Adesso rispondi... – mi dice la bella Puledrona. Non che sia bella, né da cavalcare, ma soltanto perché arriva in classe galoppando con la sua criniera alla Crudelia De Mon e i suoi stivali da punkabbestia.
- ehm... gerund.. *coff coff* - tossisco per non far capire se è gerundio o gerundivo.
- giusto! – cinguetta, anche se continuo a non sapere se è uno o l’altro. Ora si allontana di nuovo verso il suo regno, la cattedra. La bella Puledrona, detta anche Cavallona from Ibiza. Non chiedetemi perché. Almeno adesso posso ricominciare a dormire. Ah se fossi rimasta a casa nel mio bel lettino! Ah se ieri non avessimo perso quel benedetto treno!

Ok, ok. Bisogna partire dall’inizio.
14 Marzo 2011. Data importantissima, data assolutamente significativa. Data che segna il primo fondamentale countdown. – 100 giorni alla maturità. Certo, arrivare fino a qui è stata già una bella vittoria, soprattutto se ci si ritrova catapultati in una scuola che subito dopo il primo anno distrugge tutte le tue aspettative di futuro. Mi ricordo benissimo quando dicevo in terza media “andrò allo scientifico perché mi piace la matematica”. Ora potrei benissimo rispondermi da sola con un grosso “sureeeeeeeeeeeeeee” gridato a pieni polmoni.
Ma torniamo al 14 marzo. Data esistenziale ecc ecc. per questo giorno avevamo da tempo programmato di fare una cosa speciale, diciamo un viaggio, una pazzia, ma no, una cosa normale. Avevamo deciso, io (detta Ludovie), la Perx, l’Erry-bird, la Bovina, la Querx e la Benny di andare una giornata a Pisa a toccare la lucertola della fortuna, porta fortuna, boh non so come cavolo si chiami. Poi il giorno prima abbiamo scoperto che da un sacco di anni la lucertola è barricata di mille transenne, ma ovviamente la più tenace, l’Erry-Bird, detta anche l’Erx (colei che ci ha trascinato a Pisa con le sue manie insane, del genere: visto che l’hanno fatto quelli dei Liceali, per forza di cose lo dobbiamo fare anche noi), ha insistito per portarsi la manona allungabile per toccarla. In realtà voleva solo fare una cosa ganza da telefilm.
Così nell’ora di religione, abbiamo chiediamo all’Hus in questione (alias prof di religione) di uscire e sfidando la sorte andiamo a tirarci la zappa sui piedi. Per prendere il treno alle 13.09 era necessario uscire un’ora prima, visto che di solito usciamo alle 13.10, e a meno che la Bovina non tiri fuori dalla sua tracolla rotta (l’Erx l’ha fatta diventare una bella corsettina con uno certo style...)  la polvere magica, noi non possiamo essere in due posti diversi contemporaneamente. Scendiamo con coraggio, valori e virtù, pronte con la scusa del secolo “andiamo a Firenze a vedere l’università”, e affrontiamo con tenacia il cane rabbioso, alias Orso Balù, alias Guidone d’Arezzo, per gli amici vicepreside e nostro professore di schifologia (filosofia) e storia dell’economia (dato che la storia raccontata da lui riguarda solo politiche economiche nel corso dei millenni).
- dai entra prima tu
- no tu
- no dai, dobbiamo farlo
- no no, tanto non ci crederà mai.
- o BONA! Adesso entriamo tutte insieme!
Ed ecco tutte e sei ad entrare contemporaneamente dalla porticina della vicepresidenza, dove il cane rabbioso sta a cuccia a giocare felicemente a Prato fiorito sul computer.
- io sono un uomo impegnato – è la prima cosa che pensa appena ci vede – arrrrgh – la seconda.
- PROF, noi dovremmo uscire un’ora prima
- alè, in quante? In cento?
- eh... – è l’unica cosa che possiamo ribattere. Gli mostriamo i libretti delle giustificazioni senza fiatare.
- E’ica, non hai messo l’o’a’io – borbotta Guidone, che non avendo la R, decide di eliminarla completamente dalla lingua italiana. E ciò che dice lui è legge.
- ah sì, comunque è mezzogio’no... ehm mezzogiorrrrrno! – si corregge l’Erx, gesticolando scocciata, e in cerca di una penna nel raggio di trenta centimetri. Intanto Guidone d’Arezzo si segna i cognomi come se fossimo le indagate di un furto o di una maxi-truffa (in effetti), e firma con un mezzo scarabocchio i libretti.
- allo’a... dove andate? – no cheizz, ci ha scoperte! Ci ha scoperteee!!!
- ehm... – commenta la Perx/Perona/Pera – all’università di Firenze
- a vede’e cosa?
- ehm... l’università
- quale? – lo sapevo che era un interrogatorio, peggio di quando interroga su Hegel.
- tutte... cioè diverse...
- ah... dive’se... – osa ribattere e conclude.

SHIFT OF TIME. (Yoooo!)

Ecco la stazione di Bolo-by-day alle 12.20. ah, non dimentichiamo la corsa dall’uscita della scuola alla fermata del 32. Da pazzoidi. Intanto aspettiamo con ansia l’arrivo del treno. Quando anche la Bovina e la Benny ci raggiungono dopo aver lasciato a casa gli zaini, ci incamminiamo verso il binario, che è già cambiato dieci volte, ma il treno fortunatamente arriva anche in tempo e possiamo partire con tutta la calma. Alle 14.15 siamo quasi arrivate a Prato, dove fra 5 minuti dovrebbe passare la coincidenza per Pisa. Cinque minuti per scendere, guardare il binario e salire sull’altro treno. A tutta velocità appena il treno si ferma ci mettiamo a correre dal binario 1 al binario 9 (l’Erx era convinta che a Prato ci fossero due soli binari... Sure Erx) ma scopriamo che il treno è in ritardo di pochi minuti. E quando mai. Comunque riusciamo anche a prendere quello, nonostante tutto, e alle 15 più o meno, se ricordo bene, arriviamo alla suddetta meta. PISA!!

... To be Continued!


Note dell'autrice:
Ciao a tutti, se siete riusciti a raggiungere la fine di questo capitolo beh.... COMPLIMENTI!
se ci avete capito qualcosa e se vi va di continuare a leggere le scemenze di queste sei sceme, vi consiglio di seguire questa storia, anche perché l'avventura a Pisa non è asoolutamente finita, anzi, è solo all'inizio!
se vi va lasciatemi un commentino..
Grazie grazie, dalla vostra Is_my_life    YOOOO!!!
:DD
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: raimoldatolda