“Another lonely day

No one here but me

More loneliness

Than any man could bear”

Avevo bisogno di una pausa, così mi sono rifugiato negli Hamptons.

Ho avvertito solo mia madre e Alexis.

Non ho detto nulla agli amici del poker. Non ho detto nulla al distretto.

Non ho detto nulla a te.

Una pausa... Mi sembra di essere tornato all'inizio della scorsa estate, quando tu avevi Tom e io me ne sono andato con Gina.

Ma in un anno sono cambiate molte cose tra noi.

Ci siamo avvicinati, il nostro legame si è rafforzato.

Ma c'è qualcuno che ci ostacola. Ci impedisce di compiere il passo successivo, quello che ci potrebbe unire per sempre.

È proprio lui: Josh. Il tuo motorcycle boy. Il tuo dottore. Il tuo ragazzo.

È difficile ammetterlo, ma è lui la causa della mia fuga.

Ormai non te lo posso più nascondere: sono geloso.

È un sentimento nuovo per me. Mai provato. Nemmeno quando avevo Gina o Meredith.

Ma quello che provo per te è diverso. È qualcosa che mi spaventa. Che ho paura di non saper controllare ora che Josh è tornato da Haiti e ti aspetta ogni sera fuori dal distretto.

Mi sono preso una pausa... Probabilmente posso apparire codardo.

Ma a dir la verità me ne sono andato per non rovinare quello che c'è di speciale tra noi. Per evitare di compiere un passo falso che avrebbe potuto distruggere la magia tra di noi.

Accendo la radio e mi soffermo un attimo.

Stanno trasmettendo una canzone dei Police: “Message in a bottle.”

“...But I should have known this right from the start/only hope can keep me together/love can mend your life/but love can break your heart/I'll send an SOS to the world/I'll send an SOS to the world/I hope that someone gets my/message in a bottle...”

E da queste parole traggo ispirazione.

Prendo una bottiglia, un foglio e una biro.

Fisso il foglio bianco. E mi accorgo di non aver la minima idea di cosa scrivere.

Essendo uno scrittore non dovrebbe essere difficile.

Ma questo è un compito arduo.

Ripenso a questi ultimi mesi trascorsi insieme e inizio.

“I don't believe in much but I believe in us. And no matter the obstacles. No matter how hard you try . You'll never get rid of me.

I love you, Kate. Always.”

Potrebbe essere un biglietto banale, ma è un SOS che lancio al mondo: ti amo, Kate.

Tu hai paura di stare con me. Perché temi che ti possa ferire. Che me ne possa andare di nuovo.

Ti proteggi all'interno della tua corazza. Ma non me ne andrò.

Sono cambiato e te lo dimostrerò: non commetterò lo stesso errore. Domani sarò al distretto con i nostri due caffè.

È difficile starti lontano, Kate.

Prendo la bottiglia, vi inserisco il biglietto e vado sulla spiaggia.

C'è un leggero venticello. Le onde giungono a intervalli regolari alla riva.

Affido il mio SOS al mare.

Rientro in casa. Prendo il computer e lo infilo nella borsa.

Chiudo la valigia che non ho nemmeno disfatto. Raccolgo le mie cose e mi dirigo verso la porta.

Improvvisamente mi ricordo di aver lasciato la radio accesa. Arrivo in cucina. Stanno trasmettendo una canzone dei BoxCar Racer.

E mi soffermo sulle parole che rappresentano perfettamente la mia situazione: “Sarà il messaggio nascosto di un ragazzo che ama una ragazza.”

Incoraggiato da queste parole, prendo le mie cose e apro la porta.

La richiudo alle mie spalle. Inizia una nuova missione: catturare il tuo cuore.

“...With every single letter/in every single word/there will be a hidden message about a boy that loves a girl...”

Note dell'”autrice”: Allora, rieccomi qui!

Questa nuova follia si è scritta da sola. Come al solito le mie storielle partono tutte da un punto in comune: la musica. Ero in macchina con mio padre e ascoltando il suo CD è partita questa canzone e così la mia mente ha iniziato a viaggiare...

Poi curiosando tra i video di musica ho trovato anche la canzone dei BoxCar Racer, “There is” e ho pensato di aggiungere anche questa.

Poi naturalmente l'ho scritta in modo clandestino durante le ore di fisica in questi tre giorni, ormai la prof dovrà iniziare a farsi qualche domanda...

Mah, ma veniamo alla storia che è meglio.

Allora, per il messaggio ho pensato a quello che Rick legge nella 3X05 con qualche piccola modifica... Ho ipotizzato che magari, se dovesse scrivere qualcosa a Kate riprenderebbe qualcosa che ha fatto parte di uno di quei momenti Caskett che tutti noi adoriamo per dimostrarle che infondo non è un ragazzino dodicenne superficiale.

E nel messaggio non poteva di certo mancare la parola “always”... Credo che ormai sia diventata la nostra parola preferita.

Okay, è meglio chiudere, altrimenti scrivo di più qui.

So che è da un po' che non aggiorno “Whenever you call I will be there”, ma non preoccupatevi la 3x21 ha innescato qualcosa in me. Quindi il capitolo arriverà!

Ah, un'ultima cosa... Ringrazio le ragazze di “Castle Made Of EFP Writers” per i loro consigli e soprattutto kate24 e Spuffy93 per averla letta in anteprima!

Recensioni? Parola d'ordine!

4everBasketball