Lo avevo intuito da parecchio tempo ormai ma solo quella sera, in quel momento, mentre ballavo con lei, solo allora mi resi pienamente conto di chi fosse realmente Bonnie Bennet: Una strega, certo, capace di grandi poteri, ma soprattutto la persona più altruista che conoscessi a Mystic Falls.
Era pronta quella sera a dare la vita per Elena. Tutto pur di salvare la sua migliore amica, senza ripensamenti, senza dar a vedere il dolore di poter lasciare questo posto, per sempre quella notte. Le persone che amava e l’amavano. Così forte e pure così fragile.

“Attento Damon. Potrei iniziare a pensare che ti importi davvero.”

Centro. Preso nel punto giusto. Forse mi importava davvero, molto di più di quanto volessi far credere a me stesso.
 
“Sa che ho il mio potere, Damon. Sta cercando di uccidermi.”
“No. Klaus non vincerà stasera, non esiste.”

Klaus non avrebbe vinto quella sera, non avrebbe avuto Elena e nemmeno Bonnie. Dovevo aiutarla a salvarsi in qualche modo. Era la prima volta che riuscivo a vedere davvero i suoi sentimenti. La maschera era calata e tutto ciò che era rimasto era paura.

Un tempo avrei preso quel corpo rimasto a terra privo di vita  e lo avrei caricato in macchina senza esitazioni, senza che questi sentimenti umani avessero il sopravvento sulla mia reale natura. Lo avrei lasciato da qualche parte nel bosco, lontano da occhi indiscreti. Me ne sarei andato e non mi sarei voltato indietro.

Non oggi, non con Bonnie. So che non se ne è andata veramente, che fra qualche ora sarà ancora con noi. Riprenderemo i nostri ruoli e i nostri continui battibecchi: Strega e vampiro, così diversi eppure così uguali.