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Autore: Inc    22/04/2011    4 recensioni
Piccola storiella simpatica e solare e demenziale.
Spero di farvi sorridere! Buona lettura! :D
«Genovè, ma che caspita stai combinando? Sto cercando di leggere una pagina fetente di questo libro che Bubù, il mio amorino, mi ha regalato e tu ti metti a zompettare come una capra in calore! Non hai rispetto!» disse infervorata e leggermente incazzata.
L.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dorinda dopo aver spolverato e messo in ordine la sua scrivania caotica e piena zeppa di libri e di disegni si dilettava a poltrire sul divano rosso, morbido e accogliente. Il freddo inverno veniva completamente falciato dal calore del camino di marmo bianco che la guardava imponente.
Dorinda prese uno scialle con sopra degli unicorni ed arcobaleni concentrici. Se lo poggiò sui piedi gelidi, riprese in mano la tazza di tè verde e riaprì il libro che aveva sulle gambe incrociate. “Assassinio allo specchio” della Christie, era.
Genoveffa, la sua coinquilina nevrotica, doveva essere più nervosa ed ansiosa del solito. Infatti si sentivano i passi veloci ed il ticchettio delle scarpe viola firmate Prada.
Questo baccano andò avanti per più di mezzora, poi Dorinda, infastidita, posò sul tavolino di vetro il tè, il libro e la pazienza.
Si rimise le pantofole arancione cocozza e si diresse verso il corridoio che divideva il salotto dalla camera di Genoveffa.
«Genovè, ma che caspita stai combinando? Sto cercando di leggere una pagina fetente di questo libro che Bubù, il mio amorino, mi ha regalato e tu ti metti a zompettare come una capra in calore! Non hai rispetto!» disse infervorata e leggermente incazzata.
«Ho da fare!» bofonchiò l'altra con le mani incrociate sotto il seno prosperoso.
«Ma s'è quasi la mezza! Dove devi andare col rossetto rosso, le unghie laccate, la paglia che ti ritrovi come capelli, le zizze da fuori e 'sto vestitino da puttana?» disse ironicamente, accompagnando cotanti complimenti ad una bella alzata di sopracciglio. Giusto per sottolineare.
Genoveffa cominciò a piagnucolare.
«Nel cesso! Ecco dove devo andare! Lui sì che capisce, accoglie e ascolta i miei bisogni!» rispose con lo stesso tono da poppante capriccioso e sbattè la porta bianca del bagno.
“... i... bisogni?!” pensò Dorinda sul punto di schiattare dal ridere.









 







 




Presentatore: “Ed ecco a voi lo spazio di ...”
Pubblico: *partono fischi*
Pr: *tossicchia* “Ed ecco a voi, come dicevo prima, lo spazio di ...”
Pu: *preparano i pomodori e gli unicorni da lanciare*
Pr: “...INCONDIZIONATAMENTE!”


- Incondizionatamente ne esce fuori ridotta male. -

 

Buongiorno a tutto il mondo!

Questa piccola storiella mi rispecchia a pieno. Non so chi più delle due (da notare l'assonanza tra Melinda e Dorinda!) ragazze oggi mi rappresenta.
1) Ho pulito la mia stanza! *clap clap*
2) Ho ascoltato una bella dose di De Andrè! *clap clap*
3) Mentre pulivo mi scappava la pipì, e così è nata questa stupidezza (alla Suor Floriana XD)!
4) Davvero solo il bagno capisce i miei bisogni! ç.ç *buuuuuuh buuuuuuuuuh*
5) Se v'è piaciuta, non esistate a lasciare un commentino o una critica. Oggi sarò buona con tutti *muahhahahahahaahahahhahaha muahahhahahahahahhah muahhahahahahahhahaha*

 

- Incondizionatamente è partita per un lungo viaggio insieme a Bubù e insieme al suo interlocutore preferito: il bagno! -












 

   
 
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