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Autore: Shari Deschain    23/04/2011    3 recensioni
Lexi è fermamente convinta che la sincerità sia una delle caratteristiche fondamentali e più preziose in un'amicizia, e d'altra parte niente e nessuno riuscirà mai a dissuaderla dall'idea che se una bugia può evitare ad un amico un grande dolore, allora è assolutamente giusto e sacrosanto mentire.
Non che poi lei stia effettivamente mentendo a Stefan. È più... un'omissione di informazioni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Katherine Pierce, Lexi, Stefan Salvatore
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Wanted dead or alive '
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Personaggi: Lexi, Stefan, Katherine
Rating: PG
Warning: Pre-serie, What if?, parolacce sparse
Wordcount: 900 (FDP)
Disclaimer: TVD è di L.J. Smith e di quegli adorabili stronzi di Julie e Kevin. Se mi pagassero per fare questo, sarei la donna con il lavoro più bello del mondo dopo la Dobrev.
N/A: Scritta per il TVG!Fest @ vampiregeometry, prompt Katherine/Lexi - "Don't touch Stefan"
─ Titolo made in Bon Jovi. Ci voleva, dai XDD



I'll be there for you




Lexi è fermamente convinta che la sincerità sia una delle caratteristiche fondamentali e più preziose in un'amicizia, e d'altra parte niente e nessuno riuscirà mai a dissuaderla dall'idea che se una bugia può evitare ad un amico un grande dolore, allora è assolutamente giusto e sacrosanto mentire.
Non che poi lei stia effettivamente mentendo a Stefan. È più... un'omissione di informazioni.
Non è neanche un reato federale, quindi Lexi non si sente affatto in colpa per quel segreto che custodisce gelosamente, e che non ha la minima intenzione di confidare ad anima viva. Mai.
Perché Stefan non può assolutamente venire a saperlo. Men che meno Damon.
Sa il cielo cosa potrebbero fare quei due se scoprissero che Katherine è ancora viva, e che mentre loro ancora si struggono e si maledicono nel suo ricordo, lei se ne va in giro indisturbata per i locali notturni più alla moda di Chicago.
Sospirando, la vampira si passa una mano tra i lunghi capelli biondi, e poi si versa quello che dev'essere almeno il quinto bicchiere di Jack Daniel's della serata.
Mentre il liquore le brucia piacevolmente lo stomaco, Lexi ripensa a Katherine, ai suoi occhi ardenti, al suo sorriso sprezzante, alle sue parole minacciose.
Quella piccola stronza crede davvero di poterla intimidire? Quanta superbia.
Se non fosse stata troppo sorpresa dal vedersi offrire un drink dall'ex fidanzata morta del suo migliore amico, le avrebbe fatto ingoiare le sue minacce insieme alla Piña Colada che il barista le aveva prontamente preparato.

«Ti ho vista al concerto di Bon Jovi», le aveva detto una voce sottile, e subito dopo la sconosciuta proprietaria della voce si era appoggiata al bancone accanto a lei, spingendo in punta di dita il cocktail nella sua direzione.
Lexi si era voltata sorridendo, niente affatto preparata a ciò che si era poi trovata davanti.
Il dagherrotipo di Stefan non rendeva affatto giustizia alla sua bellezza, aveva pensato subito, guardando la vampira dritto in volto e sentendo il sorriso trasformarsi in una smorfia di─ incredulità? Preoccupazione? Rabbia? Ancora adesso non saprebbe dirlo.
Comunque era stata abbastanza furba da mascherare qualsiasi espressione che potesse far capire all'altra vampira di essere stata riconosciuta. Se Katherine l'aveva avvicinata, di sicuro era perché non immaginava che lei potesse conoscerla.
Forse l'aveva scambiata per una novellina, o magari perfino per un'umana. Povera sciocca.
«Eri insieme a Stefan», aveva aggiunto ancora Katherine, chinando appena la testa di lato come per squadrarla meglio. Il modo in cui aveva pronunciato il nome di Stefan, con quel tono così possessivo, non era piaciuto affatto a Lexi.
Prima che riuscisse a replicare, però, Katherine si era fatta più vicina, le aveva posato le mani sui fianchi e aveva alzato il volto fino al suo, fino a portare le sue labbra così vicine a quelle di Lexi da sembrare quasi intenzionata a baciarla.
L'odore di alcool, sangue e costoso profumo francese aveva avvolto tutti i suoi sensi.
«Ti do un consiglio che farebbe meglio a rimanere tra noi: non toccare Stefan. Lui appartiene già a qualcun altra», poco più di un sussurro, poi un battere malizioso di ciglia, il bagliore bianco e rosso di un sorriso arrogante, e Katherine era sparita.

Se ci ripensa ora, Lexi sente la rabbia formare un blocco compatto all'altezza dello stomaco. Il bicchiere che ancora stringe nella mano scricchiola appena, protestando contro la pressione crescente delle sue dita.
Avrebbe dovuto reagire subito, prenderla per la gola e ficcarle l'asticella dell'ombrellino colorato dritto nel cuore, per poi finirla definitivamente più tardi.
Avrebbe dovuto...
«Lexi?»
Non sussulta, nonostante la voce di Stefan l'abbia decisamente presa di sorpresa.
«Sì?», chiede soltanto.
«Hai intenzione di finirtela tutta da sola quella bottiglia?»
Lexi si volta a fissarlo, soffermandosi sull'espressione serena dei suoi occhi e sull'accenno di sorriso che le sta rivolgendo.
Pensa a come quel sorriso e quella serenità così faticosamente guadagnati sparirebbero in un attimo, se Katherine dovesse mai tornare nella sua vita.
E Lexi non ha dubbi che prima o poi succederà, ma non ha nemmeno dubbi sul fatto che quel giorno lei sarà lì, al fianco di Stefan, e quindi in un modo o nell'altro le cose finiranno bene.
Lei stessa farà in modo che finiscano bene.
«Sai cosa ti dico?», replica, versando un altro bicchiere di Jack Daniel's e avvicinandosi per porgerglielo. «Chicago mi ha stufata. Partiamo per l'Europa»
Stefan all'inizio ride ma poi, di fronte alla sua espressione serissima, le rivolge uno sguardo mediamente preoccupato.
«Aspetta... parli sul serio?»
Lexi non si prende il disturbo di rispondere, limitandosi ad alzare un sopracciglio. Stefan sospira e beve un lungo sorso di liquore.
«E dove vorresti andare?», domanda poi, arrendendosi. È così abituato ai suoi capricci che ormai non tenta più nemmeno di far finta di opporsi.
«In Italia», replica Lexi dopo averci pensato su qualche istante. «A Firenze, oppure a Roma. Sì, a Roma. Ti costringerò a fare il bagno nella fontana di Trevi. Nudo»
Stefan ride e scuote la testa.
«Contaci», replica ironicamente.
«Vedrai», gli promette Lexi, e poi, d'istinto, gli si avvicina ancora di più e gli passa le braccia intorno al collo, rimanendo a guardarlo dal basso, sorridente.
Se Stefan rimane sorpreso da quell'abbraccio inaspettato, non ne dà segno, e anzi lo ricambia, stringendole delicatamente le mani intorno alla vita.
Non toccarlo, le ha detto Katherine, e con un accenno di divertimento per quella specie di sfida, Lexi pensa che quella stronza deve solo provarci ad impedirglielo.

   
 
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