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Autore: Ella_Sella_Lella    24/04/2011    1 recensioni
Qualcuno doveva dirlo a Pasticcino.
E quel qualcuno doveva avere una gran dose di coraggio, mancare totalmente di buon senso e magari avere tendenze suicide. Si gli serviva qualcuno così. Dove trovarlo in quella crociera di mostri privi di tatto con manie megalomani? Questo era un serio problema. Aveva stabilito lui, pensando addirittura di far avvertire Pasticcino da Crono, ma poi avrebbero dovuto abbandonare i loro propositi di rovesciare l’Olimpo, perché di Crono non sarebbe rimasto davvero più niente, Pasticcino non l’avrebbe fatto a pezzi, l’avrebbe triturato riducendolo in finissima polvere.

Non chiedetemi il senso di questa ff, perchè non l'ho capito xD. Non siate crudeli, è la prima volta che mi cimento nel comico, e buona lettura.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pandora

Titolo:  L’ingrato compito
Titolo del Capitolo: Chi lo dice a Pasticcino?
Fandom: Percy Jackson
Personaggi: Luke Castellan, Chris Rodriguez, Pandora, Pasticcino e Crono (Vari citati)
Genere:commedia, demenziale,comico
Rating: Verde
Avvertimenti: One-shot. Missing moment. What if
Conteggio Parole: 1170
Note: 1. Pur troppo non è betata

2. Non so come mi sia venuta ed il finale non mi convince. Non siate critici.

3. I tizi mezziorsi sono quelli del mare dei mostri, ho già rimosso i loro nomi.

4. Secondo me Pandora è con i titani, insomma Zeus la creata per portare disperazione. Io sarei infuriato per una cosa simile e poi in non so quale Percy Jackson, si scopre che Prometeo è contro gli dei, questa volta, (poi però cambia idea) dunque lo era anche Epimeteo (che non ragiona mai con la sua testa) e dunque Pandora (che era sua moglie)

5. Il vaso mi sembrava carino, (poi alla fine, RR, lo farà finire tra le mani di Estia)

6. Questa storia mi è venuta quando Percy dice qualcosa come. Pasticcino non sarà contenta. Nel mare dei Mostri.

7. C’è un po’ di ThaKe, si noterà …

Buona lettura …

 

 

L’ingrato compito

“I lestrigoni mandati ad uccidere Percy Jackson … Sono morti!” sibilò la donna drago a Luke, prima di strisciare via, temendo che lui le desse l’ingrato compito. I due gemelli orso, sentita la notizia, si guardarono l’un l’altro preoccupati, “C’era Zotico Joe in quella missione?” chiesero al loro Generale preoccupati, prima che il semidio traditore potesse pensarci, i due si erano congedati inventando che l’uno doveva seguire il corso di sbudellamento e l’altro doveva fare il bagno al drago. Luke, detto anche il semidio traditore, rimase nella sua suite assieme alla bara di Crono, “Si, Zotico Joe era in quella spedizione” realizzò, con espressione vacua fissando il mare cristallino che vedeva dalla finestra, Crono che l’aveva ascoltato cominciò a chiedere insistentemente e quasi morbosamente cosa il ragazzo avesse, “Niente” rispose quello, poi aggiunse: “Per ora!” andò via in fretta, realizzando quale serio problema avevano ora.

Qualcuno doveva dirlo a Pasticcino.

E quel qualcuno doveva avere una gran dose di coraggio, mancare totalmente di buon senso e magari avere tendenze suicide. Si gli serviva qualcuno così. Dove trovarlo in quella crociera di mostri privi di tatto con manie megalomani? Questo era un serio problema. Aveva stabilito lui, pensando addirittura di far avvertire Pasticcino da Crono, ma poi avrebbero dovuto abbandonare i loro propositi di rovesciare l’Olimpo, perché di Crono non sarebbe rimasto davvero più niente, Pasticcino non l’avrebbe fatto a pezzi, l’avrebbe triturato riducendolo in finissima polvere.

Lungo il corridoio incontrò Chris Rodriguez che veniva con i capelli scombinati, la maglia strappata e la ginocchia graffiate. “Hai combattuto contro qualcuno?” chiese il Luke fermandolo, sperando di poter approfittare dell’innata tranquillità di quel semidio per avvertire Pasticcino. Chris sorrise, risultando sempre malizioso anche se la sua indole non lo era, poi negò con il capo, il Generale aggrottò le sopraciglia chiare, così il ragazzo di origini latine rispose: “Ero con Pasticcino è molto preoccupata perché i Lestrighoni che hai mandato in missione non sono ancora tornati”, l’altro semidio divenne in volto livido,  “E non lo faranno” bisbigliò il generale. Dopo quella frase anche Chris ricordava molto uno straccio bianco. I lestrigoni non sarebbero tornati? Zotico Joe non sarebbe mai tornato dal suo Pasticcino? Questo era un bel problema, quella “donna”, se così poteva essere chiamata una gigantesca antropofaga e non solo, era pazza. Quando era con ZJ risultava una gigantesca dispensatrice di zucchero e miele con problemi di diabete e carie ai denti, quando lui non c’era … Be lei era pazza e basta … Se eri fortunato la beccavi laconica e malinconica che sospirava chiedendosi dove fosse lui, altre volte così inviperita che era meglio stargli a dieci miglia di distanza altrimenti avrebbe potuto mangiarti, come era quasi capitato al povero Chris.

“Chi la informa?” chiese poi al Generale, che sorrise solo come un figlio di Ermes poteva e allora l’altro cominciò a preoccuparsi, “Tu giovane Chris!” battendoli una mano sulla spalla, ma quello livido come uno straccio scongiurò di non volerlo fare, “Fammi fare qualcos’altro! Pulisco il ponte! Do da mangiare al Drago e metto l’antipulci ai gemelli, vado a cercarti il vello d’oro!” scongiurò il latino, afferrando la mano di Luke, “Qualunque cosa … Ma non mandarmi da lei!” sussurrò traumatizzato.  Il Generale figlio di Ermes dopo quello scongiuro lasciò perdere e riprese la sua odissea per la nave.

Quando ormai era tramontato il sole aveva preso in considerazione l’opzione di pregare addirittura suo padre di trovargli un povero suicida da mandare da Pasticcino, tanto era disperato. Alla fine quando ogni mostro, senza tatto e senza paura ebbe rifiutato con la coda tra le gambe, si rese conto che a Crono sarebbe servito un nuovo generale e non stava scherzando o esagerando. Recuperò Chris che era stato mandato da qualcuno, si presumeva se stesso, a lucidare la bara di Crono, tanto per non farsi trovare caso mai il generale non avesse trovato un’aspirante suicida. Il Generale rientrò nella suite e si buttò sul letto a baldacchino. “Non avete ancora risolto il problema?” chiese Crono, mentre Chris si acquattava per non farsi notare troppo,  Luke mugugnò qualcosa come negazione, poi si sollevò contro voglia e guardò il figlio del dio sconosciuto. “Chirs se non dovessi tornare ti nomino mio sostituto!” decantò alla fine con fare teatrale, Crono borbottò qualcosa sul fatto che stessero esagerando, quello chinò il capo come segno di rispetto.

La traversate del corridoio per arrivare a Pasticcino, sembrava infinita, ogni mostro, umano in trans, semidio o quel che era, batteva le mani vedendo il loro condottiero, Pandora venne verso di lui, con la giara stretta tra le mani e immediatamente la porse a Luke, “Che la fortuna sia con te, Generale!” bisbigliò, lasciando che lui prendesse il vaso, chinò il capo ed andò via.

Così Luke Castellan con il vaso contente Elpis si dirigeva verso morte certa. Ma non poteva catturare quell’idiota di Jackson e mandare lui ad informare Pasticcino? Perché non gli era venuto in mente prima? E mentre realizzava questo piano geniale era arrivato davanti alla lestrigona. Un’abnorme donna, da sembrare un’amazzone, con delle enormi labbrone a salsiccia, con i capelli neri che sembravano un nido di rondine e degli occhi grandi con ciglia foltissime, sul braccio aveva una scritta a caratteri latini, Pasticcino ama ZJ, Luke deglutì.  Quello era un buon momento per pentirsi, avrebbe dovuto chiedere scusa all’olimpo e soprattutto a suo padre? Neanche morto. Sarebbe morto solo con il rimpianto di non aver rovesciato gli Dei ed aver annientato Percy Jackson, magari anche aver tentato di uccidere Thalia non era una cosa di cui andare fiero ma era nei suoi piani salvarla, dunque il rimpianto sarebbe stato non averla salvata.

“O Generale!” urlò Pasticcino, correndo verso di lui, “Dov’è il mio ZJ?” chiese con gli occhi languidi, “È morto!” balbettò Luke, stringendo di più il vaso di Pandora. L’intera principessa Andromeda trattenne il respiro, il figlio di Ermes quasi tremava. Che avrebbe fatto la Lestrigona? Lo avrebbe ucciso? Avrebbe dato di matto? Che sarebbe successo?

Pasticcino impazzì. Cominciò a piangere, urlare, strepitare, si strappò anche i capelli, probabilmente mangiò anche qualcuno, o qualcosa a seconda dei punti di vista, ma lo sfortunato non fu Luke. Per calmarla ci vollero due giorni di viaggio e tre portate complete di carne cruda e viva, che sarebbe stata destinata al Drago, ma che tutti, drago completo, avevano ritenuto fosse più saggio utilizzarla per calmare la donna. Dopo una settimana era tornata la solita lunatica, dopo aver fatto giurare a Crono stesso, dopo esser risorto, che avrebbe polverizzato quel Percy Jackson e quei suoi due amici, il signore dei Titani accettò con felicità l’ordine, poi Pasticcino aveva lasciato la nave per tornarsene tra i Lestrigoni.

“Non è stato così difficile e voi che vi preoccupavate tanto” aveva enunciato Crono a Luke e Chris, che era stato relegato a lucidare l’intera nave,partendo dalla suite principale, visto che lui stesso si era offerto di farlo. “Pensiamo al vello d’oro” biascicò alla fine Luke, che si era sentito infinitamente stupido per aver avuto paura di una cosa così stupida.

   
 
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