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Autore: fire and rain    24/04/2011    3 recensioni
Una passione inaspettata coinvolge Elena e Damon
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Elena afferrò Damon per la giacca, come se volesse spingerlo via e trattenerlo allo stesso tempo. Damon restò immobile per qualche secondo, affogando nel fuoco degli occhi di Elena, nel suo calore. C’era stato un momento, durante il litigio, in cui qualcosa era cambiato. Forse un parola di troppo, forse uno sguardo. E d’un tratto si erano ritrovati faccia a faccia, a pochi centimetri di distanza, senza più parole, ma con i respiri irregolari e le pupille degli occhi dilatate. Per la rabbia, ma anche per qualcos’altro.
Damon avvolse un braccio attorno alla vita di lei. Elena, mani ancora strette sulla giacca, fece per allontanarsi, ma Damon non glielo permise. Si agitò contro di lui senza troppa convinzione.
Elena capì cosa stava per succedere e questa volta non c’era modo di sfuggire. Sapeva che da questa situazione ora non poteva scappare. Cos’era tutto quel fuoco? Tutta quella passione che d’un tratto sentiva invaderle il corpo? Sbagliato. Era tutto sbagliato.
Damon esitava. Non riusciva a trovare la forza per lasciarla andare, ma gli mancava il coraggio di lanciarsi, di farsi prendere dall’emozione del momento. Sarebbe bastato poco. Le loro labbra erano così vicine…
Forse, pensava, poteva baciarla. Solo questa volta – e mai più. Poteva approfittare di questo momento. Lo desiderava con tutto se stesso, con una forza tale che eguagliava solo la sete di sangue. Elena diede uno strattone, provando ancora a liberarsi. Damon la strattonò a sua volta e insieme ondeggiarono sul posto. Dalla vita in giù i loro corpi erano completamente attaccati. Elena emise un suono di frustrazione, ma sembrò più che altro un gemito di piacere. Non era mai stata così vicina a Damon. Così intimamente vicina a lui. Il cuore galoppava, impazzito, furioso. Il nome “Damon” le scivolò fuori dalla bocca, quasi in un sussurro o come una preghiera e d’un tratto si rilasso fra le braccia di lui, come se qualcosa dentro di lei si fosse sciolto all’improvviso.
E lui la baciò.
Non poteva resisterle. Era straordinario sentirla così vicina.
Non intendeva darle un bacio di quelli da togliere il fiato, ma solo baciarla con dolcezza, trasmetterle tutto l’amore possibile…
Però non era preparato alla reazione di Elena.
Lei si lasciò andare così incredibilmente e con una tale passione che mantenere la calma non fu possibile.
E il bacio si trasformò in una lotta. In una battaglia fra amanti, in un litigio romantico.
Dire che Damon non avesse immaginato quel momento decine di volte sarebbe una bugia, ma nessuna fantasia era stata all’altezza della realtà.
Un bacio come quello è il preludio di grandi notti d’amore…è fuoco selvaggio.
Damon si trattenne dal trascinare Elena sul letto. Aveva paura di rovinare tutto. Ma poi Elena si riscosse, strappò se stessa alla potenza di quel bacio, staccò le labbra da quelle di Damon, sentendone già la mancanza, assaporando ancora l’eccitazione, l’emozione incredibile che l’aveva colta così all’improvviso. Stefan, Elena pensò. Oddio, che cosa aveva fatto? Sbagliato. Era tutto sbagliato.
Elena, ancora una volta, diede uno strattone per sfuggire a Damon e questa volta lui allentò la presa – solo un po’. Damon la capiva.
“Damon! Ti prego- io- non posso!” esclamò lei, in preda all’ansia e ad una serie di sentimenti contrastanti. Damon sentì qualcosa dentro di sé contorcersi.
La lasciò andare.
Con un sospiro che sembrò quasi un singhiozzo, Elena si allontanò, ma fece solo due passi verso la porta prima che Damon la afferrasse di nuovo alle spalle, circondandole la vita con entrambe le braccia e stringendola a sé.
“Damon, non posso” disse lei di nuovo.
“Lo so-lo so” rispose lui affondando il viso fra i suoi capelli, fra spalla e collo “solo un momento-resta solo un momento”.
Elena sentì la disperazione in quelle parole, nella sua voce. Ebbe paura di svenire. Era sopraffatta dalle emozioni. “Solo un momento” Damon continuava a ripetere.
“Va bene” disse Elena infine, rilassandosi contro di lui. E restarono così per qualche minuto, muti. Soli, ma insieme, complici – loro malgrado – di un tradimento.
Quando finalmente Damon fu in grado di lasciarla andare, Elena non si voltò indietro. Se lo avesse fatto aveva paura che non sarebbe più uscita da quella stanza, che se in quel momento avesse guardato Damon negli occhi qualcosa dentro di lei sarebbe cambiato per sempre. E non era pronta. Non poteva succedere.
Damon fu grato.
Se Elena si fosse voltata, lui sarebbe crollato – non solo in senso figurato – ai suoi piedi e l’avrebbe implorata di non andar via, di restare con lui, di amarlo, di volerlo. E non poteva succedere. Non adesso. Forse mai.
  
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