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Autore: Alessia Heartilly    25/04/2011    0 recensioni
54 carte, 54 prompt, 54 storie. Raccolta di oneshot di vario genere, ispirate a vari personaggi, creata sulle carte da ramino.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Final Fantasy VIII e i suoi personaggi sono un marchio registrato Squaresoft, e vengono qui utilizzati senza alcuno scopo di lucro. Nessuna violazione del copyright è pertanto da ritenersi intesa.

Nota dell'autrice: questa storia è stata scritta per l'iniziativa Pesca la tua carta! organizzata dal sito Fanworld.it. In pratica, nascoste nel sito c'erano le 54 carte da ramino, accompagnate da altrettanti prompt, su cui poi si poteva/doveva scrivere una storia, accumulando punti secondo le regole della Scala Quaranta. E qui raccolgo tutte le storie scritte secondo questi prompt.

SCALA QUARANTA
XIII. Re di Cuori

Prompt: Scrivi una storia dove ci sia qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato e qualcosa di blu

"Però Rinoa," disse Selphie prendendo un'altra cucchiaiata di gelato, "pensavo che il tuo addio al nubilato sarebbe stato un po' diverso."

Rinoa ridacchiò, e si allungò a prendere un pasticcino dal tavolo. Erano tutte riunite nell'appartamento di Quistis, che aveva accettato di ospitare l'amica per la notte prima delle nozze; Selphie aveva quindi lanciato l'idea di un addio al nubilato, che Rinoa aveva essenzialmente rifiutato fino a quando le era stato promesso che sarebbe stata una cosa molto tranquilla e tra amiche. Erano solo in quattro: lei, Selphie, Quistis e la ragazza di Zell, e avevano passato la serata a spiluccare cibo e a guardare film. Selphie avrebbe preferito uno di quelli addii al nubilato che vedeva spesso in tv, in film e telefilm, ma Rinoa aveva rifiutato così perentoriamente una cosa di quel genere che si era convinta che ci fosse qualcosa sotto.

"Allora, vuoi dirmi che sta succedendo?" chiese Selphie, quando vide che Rinoa non sembrava dar peso alla sua osservazione.

"Niente, davvero," rispose Rinoa. "Io e Squall vogliamo solo un matrimonio tranquillo in tutti i sensi... feste di addio comprese. E poi io sto bene così, mi piace questa festa!"

"Anche a me piace molto," intervenne Sakura, la ragazza di Zell. "Probabilmente Selphie è un po' troppo influenzata da Irvine," aggiunse, dando una leggere gomitata all'interessata.

Quistis ridacchiò. "Sì, lo penso anche io. Scommetto che stanno facendo questa conversazione anche i ragazzi: 'hey Squall, potevamo avere qualche spogliarellista'. Scommetto il mio stipendio che Irvine sta dicendo o pensando esattamente questo."

Le ragazze risero, e Rinoa chiuse l'argomento dicendo, "Squall non glielo avrebbe mai permesso."

Quistis annuì, e aggiunse, "e Seifer avrebbe picchiato Squall, se glielo avesse permesso."

Selphie sbuffò, prese una pizzetta e le diede un morso, pensierosa. "Come volete voi, ma un po' di musica e di vino non avrebbero fatto male."

"Il vino non mi piace, Selphie."

"Ok, ok, cambiamo argomento! Allora... cerimonia tradizionale, vero?" intervenne Sakura.

"Sì, io e Squall abbiamo deciso di fare una cosa intima, ma tradizionale," le sorrise Rinoa.

"Allora facciamo un ripasso!" propose Selphie. "Non dovrai vedere lo sposo prima del matrimonio, e non devi lasciargli vedere il vestito!"

"Fatto!" annuì Quistis. "Stasera dormirà da me e si preparerà qui, con noi. Anzi, venite qui domattina, ci vestiremo tutte insieme."

"Bene... e il vecchio detto?" chiese Sakura.

"Quale vecchio detto?" domandò Selphie.

"Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio..." rispose Quistis.

"Non lo conosco, forse a Trabia non si usa..."

"Dice in pratica che ogni sposa deve avere qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato e qualcosa di blu," disse Rinoa.

"E perché?" chiese Selphie confusa. Qualcosa di blu quando le spose, solitamente, vestivano di bianco?

"Si dice che porti fortuna. Comunque io ho tutto."

"Ma non ci hai chiesto niente!" esclamò Quistis, fingendosi offesa.

Rinoa ridacchiò e per farsi perdonare andò a prendere dell'altro cocktail di frutta. Si sedette poi sul divano e iniziò ad elencare. "Quando siamo andati a Deling il mese scorso, ho chiesto a mio padre di poter avere il velo da sposa di mia madre. Ecco qualcosa di vecchio."

"Che cosa carina," annuì Quistis. "Sarà come averla accanto."

"Sì," disse in fretta Rinoa, tagliando corto per non addentrarsi in un argomento che l'avrebbe intristita. "E per il qualcosa di blu, Edea mi ha dato una coroncina di non-ti-scordar-di-me. Dice che staranno bene tra i miei capelli, quindi sarà l'acconciatura."

"Possiamo prestarti qualcosa noi?" chiese a quel punto Selphie.

"Mi farebbe piacere che mi prestate qualcosa ciascuna. Quello che volete. Ho già la giarrettiera, però," disse facendo l'occhiolino.

Quistis ridacchiò. "Regalo di Squall?"

"No... a dire il vero, è mia. Ce l'ho da tempo, e questa credo sarà la prima volta che la userò... mi piaceva nel negozio, ma poi non ho mai trovato modo di indossarla."

"Manca qualcosa di nuovo, però," fece Sakura. "E non puoi usare il vestito da sposa come 'qualcosa di nuovo'."

"Lo so," rispose Rinoa, con un sorriso assolutamente indecifrabile. "Il qualcosa di nuovo è un regalo di Squall."

"Oh, possiamo vederlo?" strillò Selphie, battendo le mani.

"Non credo," rispose Rinoa, sempre con quel sorriso strano sul volto. "Si tratta di una cosa che non si può vedere... per un po', almeno."

"Ma noi siamo tue amiche!" Selphie mise il broncio e afferrò un pasticcino per consolarsi.

"Lo so, Selphie, ma non è quello il punto... non l'ho ancora visto nemmeno io. Tranquilla, vi diremo insieme di cosa si tratta presto, ok?"

Quistis intuì qualcosa, e sorrise vagamente alla curiosità delle sue amiche e alla segretezza di Rinoa. Nonostante tutto, non disse nulla; nascose il suo sorriso nel suo bicchiere di cocktail, in modo che nessuno potesse notarlo.

E poi si dedicò a osservare Rinoa, per capire se la sua intuizione era corretta.

*˜*˜*˜*˜*

Su Winhill splendeva una luna piena e bianca che illuminava dolcemente la stanza.

Squall accarezzò lentamente la schiena di Rinoa, baciandole la fronte mentre lei si accoccolava sotto alle coperte, contro il suo petto.

"Sai, penso che dovremmo dirglielo," gli sussurrò baciandolo.

"Non possiamo aspettare ancora?" brontolò lui.

Rinoa ridacchiò. "No, non credo... prima o poi lo capiranno, sai com'è."

"Voglio solo tenermi il segreto ancora un po'. Almeno fino a quando torneremo al Garden. Tenerlo solo nostro..."

"Sarà solo nostro in ogni caso, Squall," lo rimproverò con tenerezza lei. "Capisco quello che vuoi dire, davvero, anche per me tenere il segreto è... emozionante. Però penso abbiano già capito qualcosa..."

"Non me ne parlare," borbottò lui, voltandosi sul fianco per guardarla. "Ieri sera Irvine ha fatto presente a tutti che secondo lui ti è cresciuto il seno. Dice che i costumi da bagno iniziano a starti stretti."

Rinoa rise. "Non posso crederci! E tu?"

"Gli ho detto di smetterla di parlare di te... ma ho dovuto dargli il permesso di parlare di spogliarelliste."

"Uno scambio che mi lusinga davvero," scherzò lei, allungandosi a dargli un bacio. Lui fece lentamente scivolare una mano ad accarezzarle un seno.

"Mi dispiace," si scusò, godendosi i gemiti che le strappava con le sue carezze. "Però Irvine ha ragione. Il tuo seno è diventato... mmmh," mugolò poi chinandosi a baciarlo. Gli piaceva riempirsene la bocca, mentre Rinoa gli affondava le unghie nella schiena.

Lei lo spinse via lentamente dopo qualche minuto, e sospirò di piacere quando lui la fece stendere sul letto per poi coricarsi sopra di lei. "Penso che anche Quistis abbia intuito," gli disse poi tra i baci. "Non ha detto niente, ma credo che..."

"Quando torniamo dal viaggio di nozze," le disse Squall, smettendo di baciarla per farsi serio, "glielo diremo. Te lo prometto."

"Allora hai solo due settimane per prepararti all'entusiasmo di Selphie..."

"...e per trovare il modo di non averla per casa a ogni ora del giorno," terminò lui con un sorriso malizioso.

"Oh, smettila!" rise Rinoa fingendo di picchiarlo. "Selphie non è così!"

"Lo vedremo," sorrise lui. "Mi dispiacerà non avere più questo segreto per noi," le sussurrò, chinandosi per baciarla di nuovo.

"Godiamoci queste settimane che restano, ok?"

"Ok," rispose lui, tornando ad accarezzarla, per renderle ben chiare le sue intenzioni sul resto della notte. "Anche perché quando Selphie saprà del bambino, non staremo più molto soli..."

"Squall!" Rinoa lo colpì di nuovo sulla spalla. "Sarà solo felice per noi."

"Lo so. Ricordatene quando suonerà alla nostra porta a ogni ora del giorno, per vedere se ti è cresciuta la pancia..."

"Non lo farà, vedrai..." E poi lo attirò per un bacio, chiudendo definitivamente la conversazione.

*˜*˜*˜*˜*

"Te l'avevo detto," disse Squall con un sorrisetto, quando Rinoa chiuse la porta dopo aver quasi cacciato fuori Selphie. Per la decima volta, quel giorno.

*****
Note dell'autrice: storia scontata, ma vabbè. Mi sembrava non avesse un vero finale, e allora ho aggiunto l'ultima frase, ma non sono convinta che funzioni. Vabbè, fa lo stesso XD
Questa storia me la sono betata da sola, quindi vi lascio solo il link al post sul mio blog per le risposte a commenti, critiche e domande. Alla prossima! – Alessia Heartilly

   
 
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