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Autore: Katie87    06/02/2006    10 recensioni
Una ragazza e due ragazzi... sembra un classico triangolo amoroso ma a metterci lo zampino c'è il destino che con la sua trama invisibile guida tutte le mosse dei tre ragazzi...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vite passate

FUORI OGNI CONFINE

 

 

COME TUTTO INIZIÒ…

 

Weset[1] Egitto 1.418 a.C.:

 

Era il terzo giorno del mese di Paophi, il secondo mese dell’inondazione. Quel giorno, il giovane faraone Atemu, aveva deciso di partecipare ad una battuta di caccia. Prese il suo arco d’oro e ordinò ad alcuni servi di portargli il suo cavallo. Atemu gli salì in groppa. L’animale, agitò la lunga coda e partì al galoppo. Il suo manto vellutato rifletteva la luce del sole. Il giovane faraone adorava cavalcare. Si lasciava lambire il volto dal vento e ordinava al suo cavallo di andare veloce, sempre più veloce… Era solamente in quel momento che lui si sentiva spensierato, finalmente libero dal peso di quella schiacciante regalità.

Erano passate diverse ore da quando Atemu s’era lanciato al galoppo, dando libero sfogo a tutta quella vitalità repressa dal suo essere faraone. Il cavallo era ormai esausto e il ragazzo decise di fare una sosta nei pressi del Nilo, permettendo così all’animale di abbeverarsi.

Il faraone si sedette per terra non preoccupandosi minimamente di sporcarsi la sua chiara veste… 

Quel giorno, il Nilo, era più incantevole del solito. Era di un bellissimo azzurro e rispecchiava i raggi del sole descrivendo quasi un viale verso l’infinito…

Atemu, prese una pietra e la lanciò nel fiume. Il sasso saltò per tre volte nell’acqua prima di affondare creando una serie di cerchi concentrici che, man mano che si allontanavano dal centro, si dissolvevano… il ragazzo si stese sulla sabbia fine, incrociando le braccia dietro la nuca. Un falco volava solitario nell’immensità del cielo. Atemu sorrise; finalmente nel suo Paese, regnava la pace e la prosperità… tuttavia lui non era felice e se ne sentiva quasi in colpa…

All’improvviso si udì una dolce risata. Il faraone s’alzò, leggermente incuriosito. Chiuse gli occhi cercando di concentrarsi solo su quella risata così cristallina. Le risa, provenivano da dietro alcuni giunchi. Il faraone s’avvicinò lentamente facendo ben attenzione a non farsi scoprire. Spostò con la mano i papiri che crescevano rigogliosi in quella zona e s’accoccolò…

Quello che gli si presentava d’avanti, era l’unica cosa che mai avrebbe voluto vedere… all’ombra di una palma vi era il gran sacerdote Seth assieme a Neftys, la sua Neftys… Ra solo sapeva quanto Atemu avesse amato quella fanciulla…

“Ma come fai a non aver caldo con quel copricapo?” disse lei ridendo e sfilandoglielo dolcemente.

Seth a quel tocco, chiuse gli occhi rapito da tanta grazia. Neftys gli accarezzò il volto, levandogli il sudore dalla fronte…

Atemu strinse i pugni. Se da un lato avrebbe voluto andar via, dall’altro si sentiva quasi incollato al suolo…. Sapeva che ormai fra lui e Neftys era tutto finito, ma mai quanto ora se ne rendeva conto. Si sentiva solo e amareggiato. Sapeva che in fondo era colpa sua… era stato lui ad allontanarla da sé. Era tutta colpa sua… se solo poteva tornare indietro nel tempo… 

Seth la prese per la vita e la fece sedere sulle sue gambe. La ragazza gli strinse le braccia al collo

“Oh Neftys… siete incantevole…”

“Seth, amore mio…”

Il ragazzo non le diede il tempo di replicare che la baciò. La ragazza lo abbracciò con più passione di prima e si stese fra i giunchi facendo in modo che Seth le si potesse adagiare sopra.

No, per Atemu questo era veramente troppo… raggiunse il suo cavallo, gli salì in groppa e partì a gran velocità, mentre gli occhi gli divennero lucidi. Ora ne aveva la certezza: l’aveva persa e nulla più sarebbe stato come prima. Con questi pensieri s’allontanò, mentre le lacrime gli bagnavano il volto. Questa volta Neftys non lo avrebbe consolato, non l’avrebbe incoraggiato… no, ora era solo... e nella sua immagine lei fra le braccia di Seth che in un turbine d’emozioni si stavano concedendo l’uno all’altra…

Con una mano Atemu s’asciugò gli occhi. Alzò uno sguardo al cielo dicendo:

 

Neftys, ut mert nek... te heru her er uah en sep[2]

 

Chissà, forse lei sarebbe stata davvero felice, forse in una nuova epoca le cose sarebbero andate diversamente o forse no… ma di una cosa Atemu ne era certo… lui non l’avrebbe mai dimenticata…

 

FINE DEL PRIMO CAP.

 

Ok…ok… lo so che ho tre fan fiction aperte e che pubblicare quest’altra pippa mentale non è stata una delle mie idee migliori (dici bene - tutti) (Ehiiiiii - me)… dicevo questo primo cap è ambientato nell’Antico Egitto (nessuno aveva dei dubbi - Yami) (anche tu mi prendi in giro ora??? - me) così mi sono permessa il lusso di scrivere il pensiero di Yami in lingua egizia tanto per essere in tema. Il problema è che non so se è proprio corretta, cioè al 90% credo di si ma sapete… la lingua egizia è così difficile che è facile imbrogliarsi per cui scusate se non è giusta… a parte questo, concludo con il mio solito, unico e inimitabile…

 

COMMENTATE RAGAZZI ACCETTO DI TUTTI CRITICHE, CONSIGLI FATE UN PO’ VOI… BACI E ABBRACI LA VOSTRA KATIE87

 

 



[1] Weset o Newt = in egiziano antico, indica i nomi con cui veniva chiamata l’odierna città di Tebe

[2] Espressione egizia che vuol dire. “Neftys, grande è il mio amore per te… che tu possa essere felice fino alla fine dei tempi…”

  
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