La luna illuminava la Shibusen con i suoi dolci raggi vellutati, quasi impercettibili. Maka si aggirava tra i corridoi mentre leggeva un libro. Di andare a casa proprio non le andava. Aveva litigato con Soul per un motivo assai futile. A volte Soul poteva essere un vero imbecille. Chiuse il libro innervosita, non sapeva cosa fare. Non voleva andare da Crona, aveva paura di disturbarlo. In effetti a quell'ora di sicura stava dormendo. < che fare? > si chiese la ragazza sospirando. Guardò il libro che aveva in mano. Non gli andava di farsi vedere da qualcuno in quello stato, aveva pianto ed ora aveva gli occhi gonfi. Si recò in biblioteca, a quanto pare era l'unico luogo in cui non rischiava fare incontri scomodi a quell'ora. Aprì la porta e vi entrò. Si andò a sedere ad un tavolo ed affondò la testa  fra le braccia. Iniziò a singhiozzare < quello stupido > disse battendo un pugno sul tavolo.  < Maka? > alzò il capo di scatto. Chi l’aveva chiamata? < Maka, tutto bene? > Kid sbucò da dietro una pila di libri. < Kid? Che ci fai qui a quest’ora? >  gli chiese furtiva la ragazza mentre cercava di asciugarsi le lacrime con la manica della camicia. Ma queste continuavano ad uscire copiosamente. < non riuscivo a prendere sonno e ho deciso di leggere qualche libro per ammazzare il tempo > le rispose il ragazzo indicando la pila di libri dietro di lui che arrivavano quasi al primo piano della scalinata che conduceva ad altri scafali della biblioteca. Maka sorrise divertita. < tu invece, che ci fai qui? > il broncio torno sul volto della ragazza. < Maka perché stavi piangendo? > a quelle parole lei scoppio in lacrime. < scusa Kid, ho litigato con Soul. >  < per quale ragione? >  < perché Soul ha messo troppo sale sulla carne. > disse piangendo con più furore. < be non mi sembra un valido motivo per piangere > < no, ma da lì poi la discussione è degenerata e ora.. e ora non riesco più a smettere di piangere > . Kid le si avvicinò rapido, prese il suo volto fra le mani e prima che Maka potesse rendersi conto di quello  che stava succedendo,  lui premette le sue labbra su quelle di lei. Maka rimase con gli occhi sbarrati, non si sarebbe mai aspettata un qualcosa del genere, no da Kid. Lui la stringeva stretta tra le sue braccia. I loro petti vicini, troppo vicini. A tal punto  che potevano sentire i battiti del loro cuore e questi andavano davvero veloce. Kid continuava a baciarla con veemenza. A Maka mancava il respiro. Cercò di allontanarsi da lui e ci riuscì. Lui rimase a guardare il pavimento. Con una mano si toccava le ciocche di capelli che gli cadevano sulla fronte < scusami Maka, se ti ho turbata, scusami. Non sono riuscito a trattenermi > . la ragazza rimase a guardarlo per qualche secondo. Il cuore le batteva a mille, sentiva che tra un po’ sarebbe scoppiato. Faceva fatica a respirare, sentiva il viso stranamente caldo, forse era arrossita. Si portò una mano sul ventre, sentiva una strana sensazione. Era sbalordita ma nello stesso tempo felice ed eccitata. < scusami. Ti prometto che non succederà più > le stava dicendo il ragazzo. Lei ignorò le sue parole. Buttò le braccia attorno al suo collo e lo baciò con passione. Non riusciva a capire cosa le stava succedendo. Sentiva solo di farlo e lui accetto ben volentieri il suo gesto. Continuarono a baciarsi poi Kid non riuscì più a trattenersi. La getto per terra. Maka non si sentiva pronta per una cosa del genere ma lo lasciò fare. Kid le strappo la camicia di dosso. I bottoni si dispersero per tutta la sala. Prese a baciarla sul collo, le baciò il seno, scese giù fino al ventre. Lei gemette. Kid infilò le mani sotto la sua gonna e le sfilò le mutandine e le lanciò a qualche metro di distanza. Lei gli sfilò i pantaloni. Lui riprese a baciarla su tutto il corpo. Poi si sfilò le mutande e la penetrò. La penetrò ripetutamente. Maka, stesa sul freddo pavimento della biblioteca gemeva. Avrebbe voluto urlare mentre raggiungeva il limite ma aveva paura che qualcuno potesse sentirli e, se così fosse stato, sarebbe stato un bel problema. Cosa avrebbe pensato la gente scoprendo che la figlia della falce della morte e il figlio del sommo  Shinigami  facevano sesso sul pavimento della biblioteca?
Chiuse gli occhi, non riusciva a pensare a niente. I loro corpi sudati si abbracciavano. Era amore il loro? Non lo sapevano. Si erano fatti trasportare dalla foga del momento. E così la notte volò mentre loro nel silenzio della biblioteca si univano.