I love you too

A mia sorella e a Giuliana,

che sono sempre le prime a leggere e recensire..:)

Lancio la palla, sperando in un goal.

Il portiere scatta e allunga le mani verso la palla che tocca con la punta delle dita, ma tutto è inutile, in un attimo è nella rete.

Cerco il suo viso pieno di felicità.
Non so se è venuto, ma l'allenatore intercettando il mio sguardo fa segno di no con la testa.
No, non c'è.
L'estasi per il goal che ha segnato la nostra vittoria lascia il posto a una grande delusione.
Benji aveva promesso che sarebbe passato.
Probabilmente la squadra nota il mio stato d'animo, mi circondano amichevoli e mi fanno forza con pacche sulle spalle, mentre ci avviamo agli spogliatoi.
Appena se ne sono andati tutti esco, mettendo le cuffiette chiudo la porta uscendo nell'aria fredda della notte che m'investe il volto.
La luna è già alta e i lampioni emanano una luce fioca.
Sotto uno di questi vedo un ragazzo, forse già uomo, che fuma una sigaretta appoggiato ad una moto.
Non lo riconosco finché, appena sono abbastanza vicino, sento la sua voce che mi chiama.
Ormai non ci speravo più.
"Benji..!"
Mi avvicino a lui sorridendo
"Hai visto la partita?"
Gli chiedo un po' timoroso.
"Certo. Sono arrivato giusto in tempo per vedere il tuo ultimo goal."
Mi sorride baciandomi sulle labbra.
"Vieni."
Mi prende la mano e mi porge un casco.
Salgo dietro di lui posandogli il la testa sulla spalla e mettendogli le braccia intorno al petto muscoloso coperto da un giubbotto di pelle nero.
Dopo una decina di minuti arriviamo a casa sua, la lampada del giardino è rotta, così tenendoci le mani avanziamo lentamente.
Apre la porta e accende la luce, siamo in salotto.
Mi levo la giacca e la poso insieme al borsone di fianco al divano.
"Sei stanco?"
"Non così tanto"
Gli rispondo con un sorriso stampato sul volto.
"Prima però vorrei mangiare qualcosa"
Aggiro il tavolo della cucina e vado davanti a lui.
Mi avvicino fino a sentire il suo respiro sul collo, poi allungo il braccio e apro lo sportello prendendo delle patatine.
Benji si va a sdraiare sul divano, dopo essersi messo una tuta, e accende la tele.
Io arrivo poco dopo e prima di sedermi mi levo la felpa facendo in modo di alzare anche un po' la maglietta e noto il suo fugace sguardo sorridendo.
Mi accomodo li vicino passandogli il pacchetto di patatine mentre lui mi mette il braccio intorno alle spalle.
"Sai, pensavo che dovremmo dire alla squadra di noi."
Mi guarda negli occhi e io annuisco sorridendo.
"Holly.."
Distoglie lo sguardo per posarlo davanti a sé, fissando il vuoto.
Io aspetto che finisca la frase, quando lui lentamente si rigira verso di me
"Ti amo."
E mi bacia.
Dopo quasi due anni in cui stiamo insieme, quasi non mi aspettavo di sentire quelle parole.
Le stesse che io avevo ripetutogli molte volte senza avere, o pretendere, risposta.
"Davvero?"
Gli domando molto timidamente, pur sapendo che se non fosse stato così non lo avrebbe mai detto.
"Si."
Mi guarda e fisso percependo il mio sgomento misto a felicità.
Gli scappa una risata.
"Dovresti vedere la tua faccia."
Rido anche io e iniziamo a prenderci leggermente a cuscinate scherzando.
Mi metto sulle sue gambe e lo bacio mentre mi accarezza la schiena alzando la maglia.
Mi prende le spalle e mi spinge verso il pavimento dove da dietro mi slaccia i jeans.
Sento che si sdraia sopra di me e mi bacia il collo.
Alla fine ci ritroviamo sul pavimento nudi e accaldati.
"Benji.."
"Si?"
"Ti amo anche io."
Mi giro verso di lui e gli sorrido.