For
the first time.
Sei
seduta e aspetti.
Acciambellata
tra
quell’ammasso di cuscini abbandonati sul pavimento chiaro e
freddo, posi il
palmo della mano sul vetro della finestra.
she’s all layed up in bed with a
broken heart
Osservi.
La
vita che si cela all’infuori di quel vetro ghiacciato e
spesso è diversa, è
strana. Dal tuo appartamento riesci a scorgere la fermata della Metro,
la gente
che vi si accalca ostinata e frettolosa, i bimbi che giocano vivaci tra
i fili
d’erba del parco, i ragazzi che camminano per le
strade… Come se tu potessi
vedere il mondo attraverso la tua sfera di cristallo, quella sfera che
ti
permette di vedere lui…
Ma
lui ora non c’è.
and we don’t know how
how we got into this mad situation,
Chini
il capo e fai scivolare la mano lentamente, mentre l’alone
che avevi soffiato
su quella superficie trasparente, scompare adagio.
Sospiri
triste.
Il
letto è ancora disfatto, la cucina in disordine, i mobili da
spolverare… Hai
pestato così
tanto i piedi per avere una
casa tutta tua ed
ora hai l’assurdo
bisogno di compagnia, quella che avevi fino a poco tempo fa.
Abbracci
uno dei tanti cuscini che ti circondano e lo stringi forte, bramandone
il
contatto della sua morbidezza, del calore, del tessuto. Serri
gl’occhi, mentre
ti lasci andare tra le piastrelle, tra quei quadrati freddi e
traballanti, come
lo è il tuo cuore ora: un accumulo di cocci ghiacciati.
Le
lacrime scorrono. Scorrono svelte e silenziose, solcando le guance,
arrivando a
piombare nell’incavo del collo. Ti metti il cuscino sul viso
e lo comprimi con
tutta la forza che hai, senti che il fiato non riesce ad emergere,
soffochi.
E
lo preferisci, forse. Preferisci soffocare tutto che affrontare tutto
ciò che
ti sei creata, che vi siete creati ora, una realtà diversa
da quella che
avevate pianificato. Diversa dalle vostre serate divertenti, dalle
vostre
giornate romantiche, dai vostri pomeriggi sotto le coperte a guardare
film,
dalle vostre mattinate che vi accompagnavano inesorabilmente.
Le
parole, che tiravano i litigi, i litigi che rievocavano fatti. Ed ora
hai tutto
questo, o meglio, ora non hai niente.
Negl’ultimi
tempi facevate, dicevate, pensavate cose solo per un meccanismo di
frustrazione, che si allentava man mano che il tempo degenerava, man
mano che
la magia spariva.
Ti
alzi e chiudi la camera, cerchi di scappare dai ricordi. Quella casa
è un
intero ricordo, credi di sentire ancora il suo
odore. I bicchieri sono ben ordinati sulla mensola, quei calici di
vetro che
usavate sempre insieme, come se quel ritrovo potesse aggiustare tutto,
ed in
effetti lo faceva.
Bastava
davvero poco. Una serata, solo voi due. Una bottiglia di vino a buon
prezzo, i
cuscini sul pavimento, il letto disfatto. Bastava perdere quel poco di
sobrietà
per farvi imporporare le gote, confessare i vostri sbagli e fare pace.
Continuarvi a dire che vi amavate, continuarvi a baciare sul letto che
avevate
disfatto con tanto impaccio, dirvi << ti
amo >> un’altra volta…
but we are gonna stop by drinking all cheap
bottles of
wine
sit talking up all night,
saying things we haven’t for a while, a while yeah
you're smiling but we're close to tears,
even after all these years
Ti metti la mani fra i capelli, per poco non li strappi.
Stavi
facendo del tuo meglio, diceva che stava facendo del suo meglio, ed
ora? Vi
siete ritrovati senza nulla, lui senza uno straccio di lavoro, tu senza
uno
straccio di allegria. Ancora non capisci di chi è stata la
decisione: tua, sua,
o del destino forse?
Non
sai mai fino a quanto le complicazioni e le parole coinvolgono quello
che
siamo.
Non
sai mai che impatto hai sulle altre persone, non ci sono indizi per
saperlo.
Non
sai mai se tutto questo ritornerà, ritornerà come
è sempre stato.
Il
rumore rimbalza d’impatto nella casa, facendoti sobbalzare.
Non sai nemmeno come, non
sai nemmeno il
perché, ma dallo spioncino della porta scorgi un volto che
conosci bene.
Una
porta spalancata, sguardi che s’incrociano.
I
cocci sembrano ricompattarsi velocemente, con semplicemente respiri di
sottofondo.
-Dedicata ad una pazza che ama questa canzone.