INTRODUZIONE

27 marzo. Fra due giorni sarò a Londra, pensa. E’ così complicato per crederci? Beh, in effetti … Martha si tuffò sul suo divano e alzò lo sguardo al soffitto: tutti i suoi idoli sono lì. Ma c’è un poster che spicca tra gli altri: quello dei Take That. A fianco ce n’è uno solo per lui, per Gary. Gary Barlow. Darebbe qualsiasi cosa per cantare con lui. Conoscerlo, almeno? Non farti venire in mente questi pensieri, non succederà mai. Quand’è che i Take That dovevano fare un salto a Londra? 31 marzo o maggio? Sicuramente sarà maggio. Bah, mi sta venendo pure l’ansia da aereo. Ci mancava solo questo. Dopo i filmini mentali, ci si mette pure l’aereo? Ora vado a letto, pensa. Ma quando Martha è sotto alle coperte calde non riesce a pensare che a Londra.
 
“Ehi, Gaz? Preparate le valigie?”
“Oh Mark, le preparo quand’è ora …”
“Ovvero? In aereoporto?”
“E tu le hai preparate le valigie?” chiese in tono di sfida Gary.
“Certo! Devo solo mettere la roba dentro”.
 
Due giorni dopo …
 
“Oh cavolo … sono già le SEI?”. La sveglia non era suonata. Colazione. Bagno. Zona vestiario uguale zona critica. A diciotto anni era l’unica ragazza sulla faccia della terra a odiare lo shopping. Poi, per carità, aveva anche buon gusto, ma non era ancora roba per lei.
Ricontrollò che nella valigia ci fosse tutto e all’appello non mancava niente.
OK: si può partire.