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Autore: alister_    27/04/2011    10 recensioni
-Facciamo così-, dice Caroline, -Da domani, io e te faremo finta di essere soltanto una normale coppia di liceali. Una cheerleader e un giocatore di football-.
Tyroline, post season 2.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Tyler Lockwood
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Pack up the Moon and Dismantle the Sun'
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Nota: storia scritta per il TVG!fest di The Vampire Geometry, con il prompt Caroline/Tyler - "Senti, perchè non facciamo finta di essere solo una cheerleader e un giocatore di football?".  Titolo preso da un qualche episodio di Buffy.

 

 


 

 

 

A JustHedley, 

perchè Tyroline is love! <3 

 

 

 

 

Un sibilo di dolore gli sfugge dalle labbra, mentre si accascia sulle ginocchia sotto il peso di uno nuovo spasmo.

-Facciamo così-, dice Caroline. La sua voce si sforza di mantenere lo stesso tono che usa di solito: lo fa sempre, per cercare di distrarlo da quello che sta per accadere. -Da domani, io e te faremo finta di essere soltanto una normale coppia di liceali. Una cheerleader e un giocatore di football-. Sorride, e lui, cercando di rialzarsi, ghigna.

-Vuoi dire che sgambetterai per incitarmi a fare punti e poi mi ricompenserai con del sano sesso a fine partita?-, ribatte, e anche se la voce gli esce fuori arrochita per le prime avvisaglie della trasformazione, sta al gioco e finge che tutto sia normale.

-No!-, esclama lei, indignata. -Pensi che sia solo questo che fa una cheerleader? Guarda che è un'occupazione che comporta una notevole dose di tenacia e disciplina. Per non parlare delle qualità di leader di cui devo far sfoggio in qualità di capo della squadra!-

Il sorriso di Tyler viene subito cancellato da una nuova smorfia: le catene stridono mentre allunga il braccio in un movimento incontrollato. Con uno sforzo caccia fuori la voce dalla gola che comincia ad ardergli: -Dai, lo sai che le cheerleader ispirano un certo tipo di fantasie-.

Mentre si piega di nuovo sulle ginocchia, con la spina dorsale percorsa da fremiti, la voce di Caroline trema, ma è questione di un istante, e subito torna ad esibire la sua parlantina sciolta.

-Stupidi ragionamenti maschilisti. E' statisticamente provato che senza il supporto delle cheerleader le prestazioni dei giocatori sono decisamente peggiori...-

S'interrompe e sussulta, sentendo che i gemiti soffocati di Tyler si stanno tramutando in grida.

-Caroline-, sibila, a denti stretti. -Vattene-.

Il sorriso scompare dal suo volto, mentre arretra lentamente di un paio di passi. Ormai la trasformazione è diventata più veloce: sa che deve lasciarlo solo prima che il suo corpo cominci a mutare.

-Da domani e per i prossimi trenta giorni-, dice, seria, camminando all'indietro senza staccare gli occhi da lui, -saremo soltanto una cheerleader e un giocatore di football che stanno insieme. L'abbiamo fatta finita con i vampiri cattivi, e fino al prossimo mese potremo mettere da parte la faccenda “lupi mannari”, perciò saremo i due adolescenti più normali sulla faccia della Terra. Be', super forza e mie abitudini alimentari a parte, certo...-

Tyler urla, un urlo che arriva dal profondo e lo scuote osso per osso, pezzo per pezzo.

-Vai!-, riesce ad articolare con voce gutturale.

Le si spezza il cuore a lasciarlo solo. Come ogni volta.

 

*

 

La mattina dopo, il suo viso s'illumina non appena lo vede indossare la maglia della squadra. Si affretta a percorrere il corridoio per raggiungerlo dal suo armadietto – quell'armadietto a cui ha rotto il lucchetto almeno una decina di volte.

Lui la aspetta fingendo di cercare qualcosa nella sacca. Quando lo raggiunge, Caroline nota che il suo volto tirato esibisce un paio di occhiaie marcate.

-Ehi-, gli dice a bassa voce, a poca distanza dal suo viso. -Stai diventando sempre più bravo. Non sei neppure arrivato in ritardo-.

Tyler accenna un sorriso, e la coglie di sorpresa sfiorandole le labbra in un bacio inaspettato.

-Non avevamo detto basta con le faccende sovrannaturali?- chiede, incamminandosi verso la classe.

Lei apre la bocca, fingendosi stupita.

-Ma allora mi stai a sentire quando parlo. E io che pensavo stessi con me solo per la divisa da cheerleader-.

Tyler non smentisce, si limita a ridere e a passarle un braccio attorno alle spalle. Mentre attraversano così il corridoio, Caroline si compiace degli sguardi avidi che le matricole le lanciano: cheerleader e giocatori di football formano sempre belle coppia che si attirano addosso l'invidia altrui.

-Comunque oggi riprendiamo anche noi gli allenamenti-, continua, giocherellando con le sue dita.

-Userai la tua agilità da vampiro per far sentire delle merde le tue adepte?- ghigna Ty, guardandola di sottecchi.

-Userai la tua velocità da licantropo per impressionare il coach?- lo rimbecca lei. -Tanto da quando Stefan ha ripreso a giocare è lui la stella indiscussa-.

-Dannati vampiri-, commenta lui a denti stretti, ricevendo un pestone sul piede non molto affettuoso.

Proprio non riescono a tenere una conversazione all'insegna della normalità.

 

*

 

-Tua mamma non c'è?-

C'è una nota di disagio nella voce di Caroline, e coglierla gli strappa un sorriso.

-No-, risponde lui, lentamente, mentre getta in un angolo la borsa che usa per gli allenamenti, piena di asciugamani bagnati e vestiti appallottolati malamente – roba che farebbe venire un infarto a Carol Lockwood, se non ci fosse la simpatica governante ad occuparsi degli abiti da stirare.

Caroline si guarda attorno con aria circospetta, scrutando la sua stanza centimetro per centimetro. Quando si convince che non c'è nessun mostro pronto a saltar fuori da qualche cassetto per aggredirla, si siede sul letto a gambe incrociate, lasciando penzolare sopra il costoso tappeto le scarpe da ginnastica.

-E, uhm, non torna per cena?-

Quasi si strozza sul finale della frase, quando Tyler si toglie la maglia della squadra, ancora intrisa del sudore dell'allenamento, e la getta su una sedia a far compagnia ad un nutrito cumulo di vestiti.

-No. Cena con qualche finanziatore per la campagna elettorale-.

Caroline annuisce, spostando volontariamente lo sguardo dalla schiena nuda di Tyler alla pila di riviste sul suo comodino. Mentre si spreme le meningi per trovare qualcosa da dire che spezzi la tensione, finge di non notare l'avvenente modella che ammicca su una delle copertine. Sta per dire qualcosa di terribilmente banale come “E' bello che tua madre si ricandidi”, quando i suoi occhi si posano su un volantino che offre spunti decisamente migliori.

-Ehi, visto che abbiamo deciso di comportarci come dei perfetti adolescenti, credo che dovresti invitarmi al ballo di fine anno. Sai, se ci lasciamo andare a moderate effusioni e distribuiamo qua e là la giusta dose di sorrisi, è assai probabile che ci nominino come re e reginetta-.

In quel maldestro tentativo di fare conversazioni, spunta fuori un pezzo della Caroline che era solo qualche mese prima, quella che fantasticava di essere incoronata al braccio di Matt; quella Caroline che, ormai, sembra appartenere ad un'altra vita. E in effetti è così.

Lo sguardo di Tyler che scivola lungo le sue gambe snelle interrompe l'attimo di malinconia e ristabilisce quella tensione palpabile contro cui non può fare niente. Indietreggia istintivamente verso la testiera del letto, mentre lui le si avvicina con indosso solo i calzoncini. Ha l'andatura di un predatore, e le viene da chiedersi se sia una caratteristica acquisita dopo la trasformazione o se sia sempre stato così, in determinate situazioni.

-Okay-, dice lui, posando un ginocchio sul bordo del letto. Caroline si trova il suo torace muscoloso davanti alla faccia, e cercare un punto indefinito della stanza da fissare diventa un compito alquanto difficile. Anche l'istinto di sgusciare via con la sua super velocità è piuttosto forte. Si sente braccata, e non è una cosa piacevole data la sua natura di predatrice.

-Dai, Care, mi hai già visto nudo più di una volta-, le dice Tyler, sfiorandole un ginocchio.

-Lo so-, dice lei con voce stentata, forzandosi a guardarlo. -Ma c'erano le catene-.

Quando Tyler spalanca gli occhi fingendosi sorpreso, capisce di aver detto qualcosa di fraintendibile. Le succede sempre di parlare a sproposito, quando è tesa.

-Non intendevo quello!-

Lui ride, ride di lei, e le sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

-Hai parlato tanto di cose normali che fanno le cheerleader e i giocatori di football...-, dice, sporgendosi verso di lei. -Pare che tu ne abbia dimenticata una fondamentale-.

Il suo movimento è tanto deciso che Caroline si ritrova a dover divaricare le gambe per permettergli di avvicinarsi al suo viso. Ringrazia il fatto di non dover respirare, perchè in quel momento proprio non ci riesce.

-Perchè sei così tesa, Caroline?-

E' una domanda logica e legittima, come logico e legittimo è quello che sta facendo Tyler. Lei stessa stenta a trovare una risposta sensata.

-Non lo so-, sussurra. -E' solo che sono successi così tanti casini...-

Non avrebbe potuto dire niente di più vago, eppure Ty non insiste, anzi, annuisce appena, come a volerle dire che ha capito.

-L'hai detto tu che è tempo di ristabilire un po' di normalità...- Le accarezza una gamba e risale fino a sfiorare l'orlo della gonna a pieghe rosse della divisa. -Che ti aspetti che faccia un ragazzo normale con una cheerleader in camera sua?-

Le strappa un sorriso. Lentamente, Caroline tende una mano verso di lui. Quel viso che ha visto contratto nelle più terribili smorfie di dolore è ora rilassato come non lo vedeva da tanto tempo, e lei lo sfiora con una carezza lieve e fredda. La sua mano scivola lungo il profilo della sua mascella, si posa alla base del collo e affonda le dita nei suoi capelli corvini; con un sospiro lo attira a sé.

Tyler si lascia cadere sopra di lei e preme le labbra sopra le sue. Sfiorandole i fianchi, la fa distendere sul materasso, e i loro corpi aderiscono l'uno all'altro.

Caroline è fredda, ma a contatto con la sua pelle calda sente il sangue intiepidirsi. Quando si sente sfiorare il seno attraverso la stoffa sottile del top, sospira ed affonda il viso nell'incavo del collo di Tyler. Il sangue le affluisce al viso strisciando come un insetto, mentre si riempe le narici del suo profumo: Damon sostiene che i licantropi puzzino, ma a lei l'odore di Tyler, mischiato al sudore del recente allenamento, sembra il migliore che abbia sentito. Le viene naturale lasciar scorrere la lingua proprio dove pulsala giugulare: è così caldo, così pieno di vita, che per un momento si sente del tutto inadatta.

-Caroline-, mormora lui allarmato, quando sente le zanne affilate pungergli appena il collo. S'interrompe, e la vaga nota di paura scompare dalla sua voce, cancellata dal ricordo di Caroline che lo copre con il suo corpo mentre il dolore della trasformazione lo manda in pezzi. -Vuoi mordermi?- chiede allora, e la sua è una vera domanda.

Caroline ne è così stupita che si allontana all'istante dal suo collo per guardarlo. I suoi occhi scintillano tanto di sorpresa e felicità che sul suo viso non c'è posto per alcuna traccia della sua natura di vampiro. Gli prende il viso tra le mani e lo bacia sulle labbra, senza riuscire a trattenere un sorriso.

-Ti amo- gli dice, sfilandosi il top. Tyler non risponde, ma il suo sguardo scuro è così penetrante che Caroline si sente trapassare da parte a parte, e per la prima volta nella sua vita non ha bisogno di sentirsi rassicurare a parole sui propri sentimenti.

Lascia scorrere le mani sulla sua schiena muscolosa: il pensiero che meno di ventiquattrore prima quella stessa schiena si è spezzata sotto pressioni disumane le fa desiderare di poterla ricomporre pezzo per pezzo con le sue mani. Un gemito le sfugge dalle labbra quando Tyler infila una mano sotto il suo reggiseno di pizzo – per fortuna porta dell'intimo carino quel giorno, le viene scioccamente da pensare mentre inarca il bacino.

Sentire che Ty la desidera le strappa un sorriso compiaciuto, che si perde in un sospiro quando lui le sfila la gonna e affonda le mani nelle sue natiche. Caroline lo bacia, e lo morde appena sul labbro inferiore. Quando una goccia di sangue scivola nel suo palato, ribalta la posizione con un movimento fulmineo.

Lascia scorrere le sue mani sul suo torace; è caldo, e il suo cuore batte forte. Si china a baciarlo, e mentre scivola verso il ventre tracciando solchi con la punta della lingua, si sforza con tutta sé stessa di reprimere il desiderio fortissimo di affondare i denti nella sua carne. E' normale che il desiderio sessuale porti con sé la voglia di nutrirsi: gliel'ha spiegato Stefan, e lei stessa ne aveva avuta esperienza con Damon. Deve solo controllarsi: è la prima volta che si trova in una situazione del genere da quando è stata trasformata. Le cose tra lei e Matt si sono incasinate così in fretta che hanno avuto a stento il tempo di scambiarsi qualche bacio.

Quando le sue labbra incontrano il bordo dei suoi calzoncini, è Tyler a farla tornare sotto di sé con uno scatto che fa cigolare in maniera inquietante il letto. La bacia con foga, con il respiro affannoso, mentre prende ad armeggiare con il gancetto del suo reggiseno. Gli scarsi risultati che ottiene gli strappano un lamento di esasperazione, e lo spingono ad usare la forza.

-Mi piaceva quel reggiseno-, mormora Caroline con poca convinzione mentre lui lo getta per terra, ormai irrimediabilmente strappato. Quando i loro corpi aderiscono, quasi completamente nudi, le sembra quasi che il suo cuore riprenda a battere.

La mano di Tyler scivola all'interno delle sue mutandine, facendola sussultare, e, dopo averle strappato qualche sospiro, gliele toglie, accompagnando il movimento con una rapida carezza sulla sua sua coscia.

Quando sente le gambe di Tyler premere contro le sue si rende conto che sì, ormai sono tutti e due del tutto nudi. Uno strano nodo le stringe la gola, e si affretta a cancellarlo tornando a baciarlo, riversando in lui quel miscuglio di emozioni che la scuotono. Che sia la sua trasformazione in vampiro a rendere tutto così amplificato?

Tyler tende una mano verso il comodino; si blocca non appena afferra il pomello del cassetto.

-Serve il preservativo?- chiede, incerto.

Caroline sente una crepa farsi pericolosamente strada sulla superficie del suo cuore freddo.

-No-, risponde ad occhi chiusi, con voce atona.

D'un tratto vorrebbe sfuggire allo sguardo di Tyler: senza bisogno di alzare gli occhi, sa di avere i suoi occhi neri come carbone puntati sul viso, alla ricerca della minima contrazione facciale.

-Scusa-, mormora lui, affondandole il viso tra i capelli e sfiorandole il collo con un bacio insolitamente delicato.

Mentre s'insinua tra le sue gambe, a Caroline sfugge una lacrima – una sola – non sa se di gioia o tristezza.

 

*


-Credo che avrai presto bisogno di un letto nuovo-, ridacchia Caroline. E, come a voler confermare quello che ha appena detto, le molle del letto cigolano sinistre mentre si accoccola contro il petto di Tyler. Lui sorride, e le passa una mano tra i capelli: sono così biondi che a contatto con la sua carnagione abbronzata creano un contrasto interessante.

Si volta appena a guardarla: indossa la sua maglia da football, che a malapena le arriva alle cosce, e non riesce a smettere di sorridere.

-Quando torna tua madre?-, chiede, passandogli un braccio attorno alla vita.

-Tardi-, risponde lui, chiudendo gli occhi.

-Posso fermarmi un po' qui?-

Vede il viso di Caroline alzarsi a guardarlo senza bisogno di rialzare le palpebre: è bello conoscerla così bene da intuirne i movimenti.

-Certo-.

Tyler si sente improvvisamente stanco: forse è la stanchezza post-trasformazione, forse quella post-sesso, eppure è pervaso da uno strano senso di benessere. Dopo una vita vissuta nel disagio, finalmente è sereno.

-Sono felice-, gli dice Caroline, timidamente. Vorrebbe rispondergli che anche lui lo è, ma non ha più le energie di articolare parole sensate, e il sonno sta ormai prendendo il sopravvento.

Con un sorriso, Caroline gli sfiora la fronte con le labbra,

Per lei dormire non è una necessità, ma solo un'abitudine, e per quella sera ne farà volentieri a meno per osservare il petto di Tyler alzarsi e abbassarsi a ritmo del suo respiro caldo e regolare.




 

 

 

 

 

 

Nota finale:

Giuro che la storia non doveva prendere questa piega. Il prompt l'avevo proposto io e non avevo pensato a nulla del genere,

ma poi gli ormoni di Tyler e l'atmosfera che si respira al TVG!fest  mi hanno corrotta al lato oscuro.

Sono stata parecchio indecisa su rating e warning, perciò se avete qualche suggerimento non esitate!

Oh, già che ci sono, ricordo la mia pagina Facebook, se a qualcuno interessasse :D

   
 
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