Poi sono scappato nel cesso del bar; 2013
11 Giugno 2013
L'anniversario
della fine di tutto, di una vita iniziata senza voglia,
aspirazioni... Anniversario di una vita cominciata solo per paura
della paura della morte e ricercata soprattutto nelle persone
sbagliate.
Matt
ricordava tutto di quella sera, in realtà ricordava ogni
particolare
della sua prima e forse ultima storia d'amore, di quelle relazioni
che proprio per la loro improbabilità e forse soprattutto
per le
loro fini tragiche, ti rimangono dentro più di qualunque
cosa bella.
Sembra quasi che si provi piacere nel dolore e non è affatto
una
contraddizione; l'uomo, da buon masochista qual è, ama
crogiolarsi
nelle proprie lacrime.
Le
piccole rughe sulla fronte di quello che ormai era un adulto fatto e
finito si incurvarono leggermente per osservare il liquido ambrato
che roteava nel piccolo bicchiere di vetro.
Con
un sorso lo svuotò, per poi tossicchiare debolmente.
"Un
altro per favore." mormorò al barista che rispose con un
cenno
di assenso.
Il
suo sguardo riprese a perdersi nelle bottiglie di fronte a lui oltre
il bancone, leggeva distrattamente le etichette pensando a niente in
particolare, solo cercando di non rivivere quella sensazione di
abbandono che lo aveva perseguitato per troppo tempo. Purtroppo
peroò, ogni anno si ritrovava a pensare a lui, a Brian, e a
chiedersi il perchè di quella scelta. Quasi non l'aveva
più visto
da quel giorno, fino a quando poi venne a sapere che si fosse
trasferito a Los Angeles con la sua amata Michelle. Il signor Haner
gli aveva detto che quello sarebbe stato il luogo adatto per il
giovane chitarrista di trovare la sua strada ma, se effettivamente
l'avesse trovata, Matt non lo sapeva. Si sentiva solo più
stupido al
pensiero di come era stato lasciato, di come fosse stato ingenuo a
credere che Brian sarebbe stato con lui per sempre.
Ha
infranto il nostro fottuto patto di sangue, ha rovinato
tutto.
Continuò
così a mandar giù un cicchetto dopo l'altro fino
a sentir la testa
girare. Ripercorreva con la mente i loro incontri al pontile, la loro
prima volta, lo sguardo colmo di vergogna che lo aveva seguito mentre
si allontanava dalla spiaggia. Brian lo aveva riconosciuto
perfettamente, sapeva per certo che Matt aveva assistito alla loro
patetica scena romantica e che lo aveva perso per sempre. Ma questo
non aveva cambiato nulla, Brian non l'aveva rinncorso e baciato come
nei migliori e peggiori film d'amore, Brian aveva lasciato che se ne
andasse come se non gli fosse mai importato di nulla.
Jimmy
e Zacky c'erano stati per lui, gli erano stati vicino e lo erano
ancora, i suoi migliori amici di sempre. C'era anche sua moglie, la donna
che era riuscita a far di lui un uomo migliore raccogliendolo dalla
sua disperazione. C'erano tutti, tutti tranne Brian che gli aveva
fatto battere forte il cuore.
Battere
forte il cuore, sto diventando patetico.
"Sa
qual è la cosa più buffa? Nonostante l'avessi
visto con i miei
occhi continuavo a credere nel nostro amore.."
"Cosa
ha detto scusi?" rispose il barista alzando il viso verso
Matt.
"Nulla
non si preoccupi, borbottavo tra me."
"Forse
dovrebbe andare a casa, ha bevuto troppo. Se vuole le chiamo un
taxi."
"Grazie
ma non serve. Sto benissimo."
Matt
si passò una mano sul viso, sospirando. Nonostante fossero
passati
ben 15 anni, Matthew Charles Sanders era ancora completamente,
fottutamente, decisamente innamorato di quel bastardo di Brian e non
poteva farci proprio niente.
Voltò
il busto di quarantacinque gradi facendo così per alzarsi da
uno
sgabello quando una figura scura si mosse quasi correndo verso la
toilette maschile. Il ragazzo si mordicchiò un labbro,
pensieroso,
poi scosse la testa e si alzò finalmente in piedi. Voleva
uscire dal
locale e tornarsene a casa ma era sicuro della chioma corvina che
aveva visto per una frazione di secondi.
Brian
è a Los Angeles si ripeteva, Brian non può essere
qui.
Eppure
Matt era sicuro di averlo appena visto.
Senza
pensarci ancora troppo decise di seguirlo, voleba guardare in viso
chiunque fosse là dentro. Aprì e poi
sbattè la porta con veemenza,
poi rischiò di cadere scivolando sul pavimento.
"Che
cazzo ci fai qui?!" urlò mantenendosi con una mano
al
lavandino.
"Buonasera
anche a te Mattie." Brian sorrise debolmente e fece ciao con la
mano. "Come te la passi?"
"Sei
solo un farabutto bastardo." mormorò l'altro avvicinandosi
repentinamente all'amante tanto desiderato fino a far si che
appoggiasse la schiena al muro. I loro visi erano vicinissimi,
inspiravano reciprocamente i loro fiati di alcol e nicotina. Brian
continuava ad avere quel sorriso beffardo sulle labbra, Matt non
riusciva a frenare la rabbia.
"Perchè
sei ad Huntington Beach? Perchè sei tornato?"
Respirava
a fatica, il cuore batteva troppo velocemente e sentiva che prima o
poi gli sarebbe venuto un infarto. Il peso emotivo cominciava a
dargli fastidio, cominciava a non sopportare più tutto
questo. Paura
e desiderio si insinuavano tra le sue membra lasciando si che
l'adrenalina circolasse libera tra le sue vene, pompata insieme al
sangue.
"Ehi
ehi tranquillo amico.. Sono venuto a trovare i miei."
A
quel punto Matt lasciò la presa sulla collottola di Brian e
riprese
a respirare regolarmente. Per un secondo aveva sperato che fosse
tornato per lui, ovviamente non era così. Rimase imbambolato
per più
di un istante, ripercorreva i tratti somatici di quello che era stato
il suo ragazzo, forse per troppo poco: gli occhi nocciola dal tratto
deciso, le lavvra carnose, i denti bianchi e perfetti, quel maledetto
ciuffo di capelli neri che non era mai a posto...
Lo
baciò.
SBAM.
Via
le magliette, via i pantaloni e vai di baci appassionati con tanto di
lingua come due ragazzini arrapati. Brian mordicchiava Matt ovunque,
quest'ultimo era un'esplosione di piacere. Nessuno dei due sapeva
bene cosa stesse succedendo, tutto capitava troppo in fretta per
poterlo fermare e d'altronde avevano molte cose in sospeso e
bisognava recuperare.
"Michelle
non ne sarà felice..." mormorò Matt tra un gemito
e l'altro,
mentre l'uomo della sua vita stava per voltarlo e prepararlo al
piacere massimo e puro.
"Io
ho rovinato la tua vita, ma tu ti prego non rovinare questo
momento."
Si
baciarono a lungo questa volta, baci aggressivi che lasciavano spazio
solo al risentimento.
"Ti
amo Sanders."
Fecero
l'amore a lungo, in un determinato momento convenirono che fosse
meglio appartarsi in una cabina della toilette, nonostante sarebbe
stato comunque difficile nascondere le loro effusioni.
Solo
quando cominciarono a rivestirsi, Matt si rese conto dell'enorme
stronzata che aveva appena compiuto; aveva tradito la sua donna, la
sua famiglia, la sua dignità. Stava perciò per
andarsene senza dire
nulla, forse più arrabbiato di prima.
"Dove
stai andando con tutta questa fretta?"
"Mia
moglie mi sta aspettando, sarà anche preoccupata a morte."
"Anche
la mia, ma voglio che questa notte sia solo nostra."
"Ma
poi te ne andrai Bri, mi lascerai di nuovo solo." Si
avvicinò e
lo abbracciò forte.
"E'
così che deve andare, abbiamo le nostre vite ma voglio stare
ancora
un po' con te."
"Io
invece no, voglio solo fingere che tutto ciò non sia mai
successo."
Matt
aveva già aperto l'anta della cabina, ma Brian non poteva
permettere
che sparisse una seconda volta.
"Scusami
amore, io non ce l'ho fatta ad affrontare tutto, non volevo deludere
la mia famiglia."
"Allora
è questo che pensi di noi? Pensi che saremmo stati una
delusione?!
Vaffanculo Haner e addio, stavolta sono io che ti saluto per
sempre."
Matt
sparì per sempre dalla vita di Brian, Matt decise che
avrebbe
trovato la sua felicità in altro e che non avrebbe
più perso tempo
con le stronzate. Brian invece rimase lì, immobile,
maledicendo per
la seconda volta la sua impossibilità nel prendere la
decisione
giusta.
Salve
a tutti miei cari lettori, nonostante il tempo passato sono ancora
qui.
Purtroppo sono di frettissima quindi non posso ringraziarvi
singolarmente, sappiate solo che vi amo alla follia e che aspetto
tantissime recensioni da voi che mi seguite sempre :) Sappiate anche
che questo è il penultimo capitolo. E' scritto di getto
quindi non
ho nemmeno controllato la lunghezza ma spero solo che nonostante non
sia chilometrico sia di qualità e che valga la pena di
essere letto.
Grazie ancora, alla prossima asap <3
Dominil.