Storie originali > Romantico
Ricorda la storia  |      
Autore: Gwendin Luthol    27/04/2011    3 recensioni
“Chissà perché quando si sta bene con una persona il tempo scorre velocemente Chissà perché quando si sta bene con una persona il cielo di fine settembre sembra di un azzurro primaverile. Chissà perché potrebbe cadermi il mondo addosso ma non sentirei nulla perché c’è Lui con me”
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

“Certo che sei strano!Accusi una che non sa neanche cos’è il sesso orale di vedersi i pornazzi!” si offese Julia.
“La mia cucciola,devo sempre spiegargli le cose!” esclamò soddisfatto Daniel.
Era un pomeriggio di fine settembre. La scuola era già iniziata e l’idea dolce scirocco estivo si era ormai dissolta nell’aria autunnale. Ma un gelato quei due matti lì se lo prendevano sempre,anche perché era l’unica scusa per potersi incontrare.
“Scemo,sei riuscito a sporcarti di panna..” notò Julia.
“Dove,qui?” chiese Daniel che sapeva benissimo dove era sporco: poco vicino alle labbra. Proprio un bel posto accattivante dove sporcarsi..Julia era sempre stata attratta dalle sue labbra,non subito ma un giorno le notò muoversi in quel modo,sorridere e ogni volta lei immaginava di porgere le sue su quelle di Daniel o meglio: voleva che fosse proprio lui a baciarla.
“Se sono così scemo perché stai con me?” domandò Daniel mentre si puliva con un fazzoletto.
“Ei,il Duca di Liverpool si ricordasse che MaureenBu non sta con lui!” rispose Julia.
“Ma lui essendo un Duca forte e potente..può farla sua.”
Minchia,sìsì era proprio da dirlo!Che avrebbe fatto Julia?
Poi Daniel sorrise,non sapendo che quell’espressione avrebbe sciolto Julia. Sì avvicinò di più,la guardò con quei suoi piccoli occhi scuri e si porse a lei dandogli un bacio sulla guancia. Julia sentì appena le labbra di Daniel,sfiorarle il viso. Lui sì rialzò guardandola,sorridendo di nuovo ma stavolta Julia non era colpita dal suo sorriso: sentiva ancora il calore di Daniel sulla sua pelle. Era solo un bacio sulla guancia ma…
Il tempo di rendersi conto di cosa fosse successo un attimo prima,Daniel aveva già abbracciato Julia per i fianchi,stringendola a sé.
Ad un centimetro dal baciarsi,Julia arrossì terrorizzata e senza volerlo si specchiò negli occhiali di Daniel: aveva tutta la frangia spettinata.
“Tranquilla non devi avere i capelli in ordine per baciarti..”, ma come lo aveva capit..?
Ecco,nelle sue braccia con la lingua che si agitava vorticosamente insieme a quella di Daniel. Un attimo per capire cosa stava accadendo: il suo primo bacio. Tutto insieme?Tutto in una volta? Sì,perché è questo il primo bacio. L’attimo fuggente in cui diventi una cosa sola in modo primario,insieme ad una persona. E’ così un primo bacio VERO.
Tutto questo in un secondo,il tempo di accorgersi che per rendere tutto più bello bisognava chiudere gli occhi e abbandonarsi ai movimenti della lingua. Per un secondo Julia ebbe una visione: i Beatles in versione Sgt.Peppers che saltavano contenti gridando –Brava Julia!Ce l’hai fatta!-. Era tutto così bello,tutto così dolce e dissolto come il gelato che colava sulle mani di lei. A Julia venne l’istinto di staccarsi un attimo,pulirsi e poi continuare ma a quel punto Daniel la strinse ancora di più.
Sì il Duca di Liverpool era riuscito a farla sua,ci era riuscito a pieni voti perché lei non pensò ad altro che a lui e a quel bacio,scrivendo dappertutto “29 settembre 2010”,il giorno del loro “fidanzamento”,”impegnamento” o come lo si vuol chiamare. Nonostante non avesse un nome,aveva le sembianze di una favola : lui la chiamava “cucciola,, e che se non riusciva a dormire,alle 3 di notte gli inviava messaggi chilometrici. Quella dolce,malinconica nostalgia che spiccava nelle loro voci quando sì sentivano. Il loro modi di essere uguali e diversi allo stesso tempo..ma sì sa che le favole finiscono dopo un po’,
 
Forse solo il bianco ghiaccio di quel foglio avrebbe potuto contemplare il dolore di Julia. A stento riusciva a reggere la penna che le ricadeva ogni volta che il suo cuore tremava al pensiero in che modo stupido si era fatta scoprire dai suoi genitori. Non era ammessa una storia fra due persone con tanti anni di differenza. Sei anni,troppi,non credete? Lui era lontano,a Milano e già faceva l’Università..troppo grande. Già portava la macchina,figuratevi!Lei troppo piccola,a Roma,faceva ancora le medie nel tempo in cui correva dietro ai sogni. Correva affannosamente dietro ai sogni.

 
 
PS: Ci tengo particolarmente a questa one-shot e
una piccola recensione non guasterebbe.
Moju
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Gwendin Luthol