Serie TV > Glee
Segui la storia  |      
Autore: ritsu193    27/04/2011    0 recensioni
Ricordo di aver passato tanto tempo a fantasticare nel mio mondo di sicurezza.
Quella sicurezza non era realtà.
Durava quel tanto da madare avanti la mia vita.
Ricordo di aver perso tempo dietro l'insicurezza, che poco a poco tendeva a rinchiudermi in uno stato di calma-caotica, che mi privava di qualsiasi tipo di interazione con il mondo.
Celarsi dietro una machera è facile ma allo stesso momento infinitamente impossibile, arrivi ad un certo punto in cui il peso della maschera è insopportabile, ti da un senso di nausea e d'insoddisfazione; solo a pensare al tempo che ho perso nel portarla riesco ad avvertire nuovamente il suo grave peso. Mi ripetevo ogni singolo istante della mia vita: , ma ripeterlo non bastava, tutto si riduceva ad un affimero momento di lucidità, era in quei momenti che credevo di riuscire e vivere.
Speri un giorno di svegliarti e di riderci sopra, qualche volta capitava, quei sprazzi di felicità imprevisti, fugaci per quanto rari che sono.
Cerchi di chiedere aiuto, credi di averlo fatto, ma a quanto pare ti ritrovi sempre alla partenza.
Ti domandi se era sbagliato il modo in cui lo chiedessi, le parole che usasti, il momento in cui le dicesti, queste erano le domande ricorrenti che abitualmente ti ponevi e a cui eri incapace di rispondere.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dave Karofsky, Kurt Hummel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

« Riuscirò a tenermi lontano dalla sua esuberanza, dal suo modo di esternare i suoi sentimenti.Mi fa imbestialire, perchè lui può permettersi di dimostrare quello che è veramente, invece io devo, anzi, mi impongo di non farlo per paura di "tutti".Forse è colpa mia, forse non ho la capacità, il coraggio di affrontare tutto quello che concerne l'ammettere la mia situazione, come ha fatto la principessa.»

"Likes boys!" così c'era stampato a lettere cubitali sulla maglietta del suo primo vero bacio. «Dannazione come può sventolarlo in faccia a tutti, non so se odiarlo o ammirarlo per questo, so solo che se fossi forte come lui di certo non mi troverei a pensarlo di nascosto tra un'allenamento e l'altro, tra una lezione e l'altra, mentre vago per i corridoi di questa scuola che mi stritola con la sua grande capacità di contenere in se stessa così tanti pregiudizi e violenza.» Gli tornarono in mente le immagini di Hummel che indossava quella maglietta stampata, che riportava la verità celata nel più profondo angolo del suo sentimento. Si sorprese quando realizzo, il pomeriggio precedente, di essersi seduto tra le poltrone dell'auditorio solo per spiare ogni singola esternazione di quella splendida vera natura che lui stesso invidiava come se fosse il tesoro più grande che fosse mai stato scoperto, si malediva per non aver avuto il coraggio di alzarsi in piedi e gridare a piena voce che anche lui era nato in quella strada, anzi, ci si era ritrovato; malediva Santana per avergli aperto gli occhi, così sgraziatamente che lo lasciò con un filo di voce, cosa che odiava perchè era come se anche il suo ultimo appiglio di virilità si dissolvesse alla mancanza della sua voce forte e sicura.

«Come sono stupido, sto qui a piangermi addosso e mi sento impotente, come è possibile ridursi così per una cosa che sono riuscito a tenere stretto, nascosto, celato dagli occhi altrui per così tanto tempo? Sarà forse una cosa che inevitabilmente ti attanaglia a causa dell'aver trascurato una verità indelebile incastonata nel tuo cuore? Devo scoprire il suo segreto, devo capire come possa essere capace di vivere la sua vita alla luce del sole pur essendo diverso, e vederlo così felice mi porta a pensarlo ancora di più.» Solo lui poteva dargli delle risposte... (continua)

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: ritsu193