Stupida Sciarpa!

Ogni qualvolta vedeva Lancelot indaffarato ad aggiustare la sciarpa a Merlin, nonostante le ripetute critiche da parte del più giovane dei Pendragon, Arthur sentiva una sensazione strana e fastidiosa allo stomaco, per non parlare dell'istinto omicida che avvertiva ad una velocità impressionante. Non l'infastidiva il fatto che Lancelot e Merlin vivessero insieme, erano amici, ma questi tipi di atteggiamenti in pubblico da parte della coppietta di amici gli sembrava una vera e propria presa in giro.

Era tutta colpa di quell'idiota di Merlin e della sua goffaggine! Ma neanche Lancelot non scherzava. Tutto sembrava una cospirazione contro di lui. Insomma, perché doveva essere sempre lui ad assistere a quella scenetta?

Era proprio così, era l'unico che aveva l'onore di vedere come la coppietta d'amici s'aiutava l'un l'altro.

D'altronde anche lui poteva aiutarlo!

Ma se quell'idiota di Merlino preferiva chiudere aiuto a Lancelot, lui non avrebbe mica insistito!

Certo non avrebbe mai ammesso, neanche sotto tortura, che il suo comportamento era uguale a quello di un bambino.

Geloso di Merlino? Nah...troppo immaturo per un giovane come lui.

Era deciso a non far vedere che in fondo, questi nuovi sentimenti, come sua sorella Morgana e la sua amica Gwen amavano chiamare quel miscuglio irritante di sensazioni. Lui non avrebbe mai fatto una figura patetica.

Malgrado i suoi tentativi di frenare ciò che sentiva, non riusciva ad evitare sentirsi geloso..proprio come un bambino. Proprio come si sentiva quando all'età di 12 anni sua sorella Morgana aveva iniziato a preferire Gwen come compagna di giochi a lui. Preferiva stare con quella ragazza eccentrica e detestabile di Morgeuse piuttosto che stare con lui.

Si sentiva...tradito. Anche.

Ed eccoli di nuovo. Lancelot che sistema la sciarpa a Merlin. Lui che gli sorride.

Ma la sua è pura gentilezza niente di più. Oh si. Arthur ne è sicuro. Conosce bene l'idiota di Merlin. Sarà pure scemo, idiota, smemorato, ingenuo ma anche molto sincero, gentile, buono, fedele.

Dopodiché entrambi lo guardavano e ridevano.

Cosa ci trovassero di divertente quei due non lo sapeva. Che ridessero di lui? Che avesse scimmie sulla sua faccia? Non credeva proprio. C'era qualcosa sotto. Ne era convinto.

Non riuscendo più a controllare la rabbia e non volendo neanche mostrarsi in qualche modo disturbato, decise di abbandonare il luogo per lasciare la classe per primo. Avevano solo 15 minuti di pausa e lui non voleva sprecare i suoi 15 minuti preziosi di pausa guardandoli.

-Secondo te ha funzionato?-chiese Merlin allontanandosi da Lancelot quando vide che il giovane Pendragon abbandonava la classe alquanto adirato.

-Mah si, vedrai fra un po' verrà a dirti qualcosa!- disse Lancelot felice di aver dato un po' di fastidio al biondo, ma era vero che l'Asino, come lo chiamava Merlin, aveva bisogno di una piccola spinta.

-Però devo dire che un po' mi dispiace per lui, no, mi dispiace di più per chi gli starà intorno.-disse Merlin riflettendo sulle proprie parole.- Quando è arrabbiato è insopportabile.

-Non farti tanti problemi. A te piace. E anche lui prova qualcosa per te; solo che non l'ammette. Basta fare solo un po' di pressione!

-Se lo dici tu.-concluse poco convinto.

-Fidati di me. Ah! Ricordati di parlare bene di me a Gwen!-gli disse Lancelot dando una pacca sulla spalla a Merlin. E con questo anch'egli abbandonò la classe.

Lui rimase lì ancora altri minuti per raccogliere i suoi libri riflettendo sulle reazioni di Arthur le quali gli risultavano molto divertenti.

Mentre chiudeva lo zaino sentì qualcuno entrare silenziosamente nella classe.

-Finalmente se n'è andato!-esclamò il biondo con un semi sorriso stampato sulla faccia.

Il ragazzo dai capelli corvini si girò incontrando lo sguardo di Arthur il quale era rimasto senza parole nel guardarlo.

Quando era aveva visto Lancelot uscire dalla classe senza Merlin, aveva deciso di provar a chiarire alcune cose con Merlin. In pochi minuti si era preparato un discorsetto sull'evitare di fare alcune scene in pubblico e quant'altro. Ma arrivato il momento di agire, sentì come le parole, gesti e pensieri morivano. Era rimasto immobile.

-Volevi chiedermi qualcosa, Arthur?-chiese curioso il ragazzo anche se intuiva qualcosa.

-Si! Ecco...

Si dava dello stupido mentalmente. Quando mai era rimasto senza parole davanti a Merlin? Tutto gli sembrava surreale.

-Hai la sciarpa storta.- disse notando l'indumento della discordia.

Senza tante preoccupazioni si avvicinò al futuro mago, come lo chiamavo a volte, e iniziò a sistemargliela evitando con cura di non guardarlo negli occhi.

Merlin non ci pensò.

O tutto o niente.

E con un piccolo, ma a sua volta grande, gesto sfiorò le labbra del biondo trattenendo il respiro.

E Arthur fece tutt'altro che allontanarsi.

Lo baciò e lo baciò ancora.

-Se la prossima volta Lancelot ti mette una mano addosso lo uccido e poi uccido te!

-Si, Sire...

Spazio Mafipsy!

Buonasera! Per prima cosa devo dire che è la prima volta che scrivo una ff su Merlin!

Dopo aver visto le tre stagioni di questo telefilm non ho potuto che innamorarmi di questi due ometti e quindi oggi durante l'ora di chimica (interminabile..) mi era venuta in mente una mezza idea che poi ho voluto sviluppare...^^

A voi il compito di giudicare!

Alla prossima

Mafipsy!