-Guarda,non sono bellissimi questi ciliegi?-

Poi la sveglia.Sempre lo stesso sogno: mia madre che mi tiene per mano e mi mostra quanto siano belli i ciliegi in fiore...E' da quando ho iniziato la 1° superiore che continuo a farlo.e cioè da una settimana.Mia madre è morta quando avevo appena sette anni e mio padre ha trovato un lavoro a Hong Kong e non vive più qui con me.Non capisco davvero cosa voglia dire quel sogno,so solo che è l'unico vero ricordo che mi rimane di mia madre.

La scuola dove vado è la stesso istituto delle medie perciò solo un 10% dei miei compagni sono nuovi ma a dirla tutta io ne conosco 3 o 4.

A scuola mi chiamano tutti pulce,non ne so bene il perchè,ma immagino sia a causa del mio aspetto fisico: sono di statura media ma molto più bassa rispetto al resto dei miei coetanei,magrissima,ho la pelle bianchissima e i capelli nerissimi e lunghi.Questa mattina è una giornata come tante,cielo limpido,una leggera brezza e la strada è quasi desert...-Ahi! Stai più attent..-Rimasi impietrita,un ragazzo bellissimo forse alto un metro e ottanta e più era lì a terra a causa della mia distrazione-Scusami davvero! Lascia che ti dia una mano!-Ero imbarazzatissima,sentivo il viso andarmi in escandescenze.-No davvero scusami tu..non guardavo avanti,ehm..-Sono Yuuki,2-2,l'istituto qui accanto,piacere.-Nonostante tutto tenevo la testa china,incapace di alzarla a causa del mio enorme imbarazzo-Oh! Sì! Allora stai accanto alla mia classe! Io sono Izumi,3-2 piacere!-Non potevo vedere il suo viso ma immaginai dal suo tono che probabilmente sorrideva...come diamine si può sorridere in un momento così?!-Ok piacere mio Izumi,scusami ma sono in ritardo,terribilmente in ritardo!- Sì esatto tenevo ancora la testa china-Ok ma scusa una cosa fammi un po' vedere..-Improvvisamente la sua mano sfiorò il mio viso e con una mossa mi ritrovai gli occhi riflessi nei suoi,un verde intenso.Sentii il viso rossissimo-Ma che fai scemo?-Urlai con tutta la voce che avevo in corpo e il massimo che riuscii a fare fu tirargli uno schiaffo e scappare via in preda al panico-Scu..scusami!-Non riuscii a sentire la sua voce...all'improvviso il rombo di un motore invase la mia testa,mi trovai distesa sull'asfalto in poco più di cinque secondi...era arrivata la mia ora? 

Quando aprii gli occhi non ero a terra come avevo immaginato,sotto di me a parare l'urto era stato Izumi.Era avvolta tra le sue braccia ma lui non apriva gli occhi,poi li aprì e con un debole sorriso sulle labbra mi sussurrò:-Devi stare più attenta,davvero!-.

Non sapevo cosa fare.Ero lì immobile.Avvolta dalle braccia di Izumi.Ancora una volta in ritardo.