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Autore: fraloveddy    30/04/2011    3 recensioni
Una classe americana di 24 alunni frequentanti quella che per noi è la terza liceo, parte per un viaggio d'istruzione a Londra, dove saranno ospitati a casa di alcuni loro coetanei inglesi. Nella storia, che inizia con la classe appena giunta a destinazione, vediamo le due settimane in Inghilterra viste dagli occhi di Emily Baker, una ragazza cinica e orgogliosa, ma anche intelligente e brillante che, a causa di un piccolo malinteso, si troverà ospite nella ricca villa di... un LUI ^_^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Capitolo


Afferrai con rabbia le valigie e le trascinai a fatica lungo il vialetto di ciottoli che serpeggiava nel mezzo di un curatissimo giardino alla francese.

William mi seguiva perplesso, senza dire una parola.

Era chiaro che il mio immenso sforzo nel trascinare quei due piombi non passasse inosservato.

Come al solito, mi pentii di non aver dato retta a mia madre, che prima di partire mi aveva calorosamente consigliato di alleggerire i bagagli, dicendo che con tutta la roba che ci avevo messo dentro sarei potuta restare a Londra anche tre mesi.

Effettivamente, se avessi saputo prima che la mia destinazione sarebbe stata la "pseudo Casa Bianca" di un ricchissimo esemplare maschio, avrei fatto a meno di portarmi tutte quelle mini-gonne da stupro e avrei puntato a qualcosa di più casto come tute e maglie stracciate, cose che pesavano decisamente meno e di cui il mio guardaroba era pieno.

-Sei sicura di non aver bisogno di aiuto?- Disse William esitante, osservando con circospezione i miei vani tentativi di liberare una ruota dalla buca in cui si era incastrata.

-Ce la faccio benissimo da sola- Sibilai infastidita, troppo orgolgiosa per ammettere che in fondo un aiuto mi avrebbe fatto comodo.

Il ragazzo sorrise divertito e si sedette a gambe incrociate sull'erba, fissandomi con una punta di ironia.

Sebbene innervosita da quello sguardo, continuai imperterrita nel mio tentativo di smuovere le due pesanti valigie da terra, ma senza grandi risultati.

-Dannazione! Se tu non fossi tanto ricco da avere un giardino così grande, avrei già raggiunto il portone da un secolo!- Sbottai dopo alcuni minuti, lasciando cadere i bagagli sfinita.

William, la cui tranquillità non sembrava essere stata oscurata neanche di striscio dalla mia crisi isterica, si rialzò in piedi e afferrò le due valigie, che, Dio solo sa come, portò fino all'ingresso senza alcuno sforzo.

Tentati di cancellarmi dal viso l'espressione d'incredulità che vi era compasa.

-Ce l'avrei fatta anch'io, se tu avessi avuto la pazienza di aspettare- Dissi secca, raggiungendolo.

William annuì e sorrise di nuovo.

-Oh, ma certo- Disse, -Be, i miei non sono a casa, potremmo approfittarne per...- Non finì di parlare che mi ero già allontanata da lui di cinque passi, con una faccia di disgusto assoluto dipinta sul viso.

-Pervertito!- Esclamai allibita, cercando di ripassare mentalmente le mosse di karate che avevo imparato frequentando un corso a sette anni.

Sì, con un individuo del genere nei paraggi era decisamente meglio mettere da parte le gonneline da stupro.

Per un momento l'espressione del ragazzo navigò tra lo stupito e il confuso, poi le sue guance iniziarono ad arrossarsi.

-Cosa? No...- Farfugliò, distogliendo lo sguardo vagamente imbarazzato -Intendevo... mostrarti la casa-

Mi sfuggì un sospiro di sollievo e per la prima, e presumibilmente ultima volta, ringraziai il cielo che William fosse com'era, ovvero esageratamente gentile, educato e senza istinti maniaci.

-Meglio così... non mi andava di ucciderti il primo giorno- Borbottai, ostentando un'espressione scocciata -E in ogni caso NO, niente giro turistico. Ne ho già visitata una di Casa Bianca- Aggiunsi sbuffando.

William sorrise di nuovo e aprì il portone.

-D'accordo, allora ti mostro la tua camera- Disse, entrando e portando con sé le due valigie.

Questa volta non mi azzardai a brontolare, dato che le mie povere braccia per quel giorno avevano già dato più del dovuto.

Lo seguii in silenzio, fissando con astio tutto ciò che mi trovavo sotto agli occhi.

Ogni oggetto in quella sala aveva l'aria di costare tre volte casa mia;

perfino i tappeti, a giudicare dall'aspetto antico e pregiato, dovevano essere valsi una follia.

Seguii William fino in cima ad una grande scalinata che portava al piano superiore.

Sembrò aver fatto meno fatica lui con tanto di valigie che io senza il minimo peso.

O meglio, avevo un peso, e cioé quello della mia povera autosima che mi stava letteralmente crollando addosso, alla vista di tutta quella, seppur insopportabile, ricchezza.

William si fermò, poggiò a terra i bagagli e aprì la prima porta di un lungo corridoio. Inutile dire che la stanza che mi si presentò davanti era una vera e propria suite a 5 stelle, se non meglio.

-La tua camera- Mormorò, aspettando una mia qualche reazione.

-Ti piace?- Chiese, dopo alcuni istanti di silenzio.

-Mah... carina...- Risposi alzando le spalle.

Non era niente di che in fondo... un letto a baldacchino, una televisione a quaranta pollici e alcuni mobiletti intagliati a mano... insomma, una cosetta semplice.

-Vuoi che ti dia una mano a sistemarti?- Chiese gentilmente.

Gli lanciai un'occhiata truce.

-Sai, anche se questa stanza avrà come minimo un centinaio di mobili, credo di riuscire a trovarlo da sola l'armadio- Sibilai acida, trascinando le valigie ai piedi del letto.

L'espressione tranquilla di William non cambiò.

-Se vuoi fare una doccia qui c'è il bagno- Disse, indicando una porta sull'altro lato del corridoio.

-E se volessi ucciderti nel sonno dove ti troverei?- Ribattei ironica, iniziando a covare seriamente qualche piano omicida.

William sorrise, indicando una porta a fine corridoio.

-Fantastico, ora vattene- Risposi soddisfatta, chiudendogli la porta in faccia.


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Ehilà, mie care! ;)
Passate bene le vacanze? Non so voi, ma io ho ancora tantissima cioccolata da finire... :P

Bene, passiamo al capitolo!

Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto, e anche se non fosse così vi pregherei di lasciarmi un commentino, giusto per farmi sapere cosa pensate della storia :)
Un enorme e sincero ringraziamento a tutte le magnifiche lettrici che seguono la storia, e uno particolare a quelle che hanno recensito il capitolo precedente!

Francy_ : Prima di tutto, un grazie immenso per aver recensito tutti e tre i capitoli! Sono davvero felice che la storia ti piaccia e sono sinceramente contenta che ti sembri una FanFiction promettente. Spero umilmente che questo capitolo non ti abbia fatto cambiare idea! :) alla prossima mia affezionata omonima <3

If_you_Belive : Ah, cara mia, noi due ci siamo già dette abbastanza, eh? Ti sono immensamente grata per aver recensito e seguito questa modesta FF (nulla a che vedere con il tuo capolavoro :P) e spero con tutto il cuore che continuerai a farmi sapere cosa ne pensi. Per quello che mi riguarda, della tua storia non mi perderò un capitolo! ;)

ale_may : Nooo... anche tu un'amante delle Lamborghini? Ahaha credo che tu e io andremo davvero d'accordo! x) Ma tornando a noi... grazie grazie grazie! Sei troppo gentile ;) Sono felicissima che Emily ti piaccia! E' vero, tratta William da cani, ma lui è talmente gentile da non farci caso... *-* Comunque hai perfettamente ragione, Londra è incantevole, sembra quasi magica... *o* Spero che avrò l'onore di ricevere altre tue recensioniii! <3 alla prossima mia cara Lamborghinina!


  
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