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Autore: sailor 83    09/02/2006    17 recensioni
la lettura di un libro porterà la protagonista a fare cose che non aveva mai pensato di fare. leggete e capirete
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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La spada Leggendaria

 

La spada Leggendaria

Primo capitolo

 

 

Usagi, una bella ragazza di ventidue anni, con lunghi capelli biondi che amava portare legati in due buffi codini e due occhi azzurro cielo, camminava per le vie di Tokyo al culmine della gioia.

Pur essendo così giovane aveva le idee molto chiare: aveva deciso di intraprendere un attività commerciale. Il suo sogno era sempre stato di gestire una libreria tutta sua. E qualche giorno prima, il destino le era andato incontro, facendole leggere un cartello che annunciava la vendita di una libreria poco lontana da casa sua.

Era stato un attimo: appena aveva sbirciato attraverso le finestrelle, si era innamorata di quel luogo così caro alla sua infanzia.

Quand’era piccola, i suoi genitori erano soliti portarla in quella libreria per invogliarla ad apprezzare il piacere della lettura.

Non aveva avuto esitazioni: aveva contattato il proprietario ed aveva fatto la sua offerta, sperando che quest’ultimo accettasse.

 

I nuovi proprietari erano i figli del vecchio e cortese libraio, che aveva sempre il libro giusto ed un cioccolatino per i bambini che si avvicinavano felici al mondo della lettura.

I figli, poco interessati ad intraprendere il lavoro paterno, avevano deciso di venderla senza toccare alcunché: i libri erano ancora tutti sugli scaffali.

 

Dopo due incontri gli eredi avevano deciso di vendere a quella ragazza la libreria paterna, ad un prezzo accettabile e la ragazza aveva firmato il contratto il giorno successivo.

 

Ora era tutta sua.

 

Quello stesso giorno Usagi aveva deciso di rinnovare il locale, e di vedere i libri che erano rimasti nel negozio: alcuni erano molto vecchi ed altri erano danneggiati dalla mancata aerazione dei locali.

Si poteva benissimo vedere dalla polvere che vi era sul pavimento e sugli scaffali, che ormai da un paio d’anni quella libreria non era stata aperta, ma alla ragazza non importava ed osservava affascinata l’enorme sala, mentre un sorriso le illuminava il viso.

Il negozio, che necessitava di un’energica pulita, era in un buon stato. Gli scaffali erano un po’ antichi ma non per questo da buttare, anche il resto del mobilio presente nel negozio non era male, e poi ad Usagi piaceva quel tipo di mobilio.

Dopo un’occhiata al negozio, decise di guardare i libri riposti sugli scaffali, le dava un’aria di vissuto e di calore che i freddi scaffali in ferro non sarebbero mai riusciti a trasmettere.

Aveva guardato quasi tutti gli scaffali, senza trovare qualcosa di veramente interessante, quando un libro attirò la sua attenzione.

Era riposto nell’ultimo scaffale della libreria e la sua copertina era tutta in argento massiccio: doveva valere molto e sinceramente la ragazza non capiva come i figli del vecchio proprietario potessero non averlo visto. Prese la scala, e salì a prendere il libro. Aveva imparato parecchio tempo prima che la sua curiosità non le avrebbe dato tregua e quindi era meglio scoprire subito quanto più possibile su quello strano libro. Scese dalla scala e soffiò forte per poter togliere la polvere e leggere il titolo del libro.

Un bizzarro simbolo era posto in rilievo al centro della copertina: era qualcosa di strano da vedere in un libro.

 

“ la spada leggendaria” lesse l’iscrizione Usagi ad alta voce.

“non ne ho mai sentito parlare” disse a se stessa, cercando di ricordare i vecchi libri della sua infanzia, ma senza successo.

“chissà di cosa si tratta” sussurrò cercando di aprire il pesante libro che teneva fra le mani.

 

Guardò con curiosità la prima pagina e rimase alquanto stupita nel vedere la pagina bianca, anche se doveva aspettarsi che molti libri, specie di quelle dimensioni, potevano non aver scritto nulla nelle prime pagine.

 

Ma questo catturò totalmente la sua attenzione: se infatti non vi era scritto nulla c’era un oggetto.

Usagi, curiosa, prese l’oggetto in mano accorgendosi che era un ciondolo d’oro a forma di mezza luna, con delle strane incisioni… sembrava un’iscrizione in una strana lingua, che Usagi, pur sforzandosi, non riuscì a decifrare.

Visto che il libro le apparteneva, anche quel ciondolo era suo. Così decise di indossarlo. Quando lo mise al collo una strana energia pervase nel suo corpo, spaventandola.

 

“ ma cos’era” si domandò stupita, guardandosi attorno, quasi non riconoscesse la libreria che la circondava.

 “ magari leggere il libro mi aiuterà a capire…” azzardò lei, senza riuscire a togliersi di dosso quella strana sensazione.

 

Prese il libro ed andò a sedersi nella sedia, che ricordava d’aver visto nell’ufficio accanto alla sala principale, dietro alla scrivania. Aprì il libro e dopo aver saltato alcune pagine iniziò a leggere.

 

In un tempo lontano, dove pace e tranquillità regnavano, un amore molto forte, era nato fra due ragazzi, un amore in grado di oscurare con la sua luce tutte le tenebre che cercavano di avvolgere con le loro ombre anche i cuori più puri.

 

Questi due ragazzi erano il principe Endimion del regno della Terra e la principessa Serenity del regno della Luna.

Si erano conosciuti al palazzo del regno Argentato, durante un ballo in maschera.

 

Serenity quella sera era bellissima: il vestito bianco risaltava incredibilmente sulla sua pelle eburnea come l’astro di cui era la signora. I suoi lunghissimi capelli castani, nascondevano le delicate spalle lasciate scoperte dalla scollatura del vestito, mentre i suoi bellissimi occhi verdi  erano nascosti da una maschera rifinita d’oro. 

 

Serenity aveva ballato tutta la sera con diversi cavalieri, ma sempre senza trovare il ragazzo giusto. Riusciva sempre a trovare qualche difetto in tutti i cavalieri.

Le sue care amiche, gli ripetevano sempre che non poteva sempre trovare qualche imperfezione anche in un ragazzo bellissimo, come tutti quelli che la corteggiavano.

 

Stanca di ballare, decise di andar a prendere un po’ d’aria fuori nel terrazzo. La prima cosa che fece, quando uscì in terrazza, fu quella di guardare la Terra.

Come gli piaceva guardare quel pianeta, quella sfera quasi tutta blu.

 

“ chissà com’è” sussurrò Serenity pensierosa e chinando il capo verso il basso guardando il riflesso della terra nella fontana del giardino.

 

“ devo dire che è molto bella, ma da quassù sembra un incanto” affermò una voce maschile alle spalle di Serenity.

 

Serenity si voltò di scatto sorpresa, per vedere di chi era quella voce così seducente.

Si ritrovò davanti  un giovane ragazzo, molto alto e snello, dai capelli scuri come la notte più buia, e gli occhi di un blu profondo, come il blu di quella sfera tanto ammirata.

 

“ scusami se ti ho spaventata… non volevo” si scusò subito  il moro con modi gentili

 

“ non ti preoccupare” rispose in un sussurro Serenity, ancora presa dalla contemplazione di quel ragazzo mai visto a corte. Doveva ammettere che quel ragazzo l’aveva piacevolmente colpita.

 

“ mi sembra di aver capito che t’interessa quel pianeta” chiese curioso il giovane, affacciandosi di più, e poggiando i gomiti nella balconata guardando anch’egli la Terra.

 

“ ho sempre sognato di poter andare un giorno a visitare quel pianeta” esclamò con eccitazione Serenity rispondendo al giovane.

“ ma purtroppo non posso lasciare il mio regno” concluse con voce triste, raggiunse il ragazzo e si appoggiò al balcone

“ma tu chi sei?” chiese al ragazzo ritrovando la sua allegria.

 

“ ah… scusami” disse il giovane cercando di non fissare più quella esile figura

“ mi presento… io sono il principe Endimion, l’erede al trono del regno della Terra” affermò con voce alta ed inchinando lievemente il capo come da protocollo.

 

Serenity rimase qualche minuto interdetta. Il ragazzo che aveva davanti, era un terrestre, un principe terrestre.

 

“ ti ho scioccato” disse scherzosamente Endimion rifacendo tornare Serenity alla realtà

 “ credevi che i terrestri fossero diversi”disse mettendosi a ridere.

 

Serenity dopo un attimo di smarrimento, riprese il controllo di se. Questo ragazzo era il primo terrestre che lei conoscesse di persona, e sicuramente quella sera non se lo sarebbe fatta scappare.

Aveva tante domande, che nessuno mai gli aveva dato risposta, e poi c’era qualcosa in quel ragazzo che l’attirava, qualcosa che le ripeteva che era diverso dagli altri.

Serenity aveva deciso. Quella sera il suo cavaliere sarebbe stato Endimion.

 

Per tutto il ballo, Serenity danzò con Endimion. I due ragazzi così iniziarono a conoscersi meglio, e attratti l’uno dall’altra iniziò così il loro amore.

 

 

Usagi aveva letto quelle prime pagine tutte in un fiato. Finalmente aveva capito che tipo di testo era, ma la cosa più strana, visto la sua passione per i racconti romantici, era che non conosceva quel libro, non lo aveva mai sentito nominare.

Usagi presa ormai dalla passione del racconto decise di proseguire la sua lettura, era curiosa di sapere come sarebbe andata a finire l’amore di questi due giovani.

Girò una nuova pagina e riprese la sua lettura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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