Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |      
Autore: heyitsmitchie    01/05/2011    1 recensioni
Are you the only exception?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PREMESSA: Ciao a tutti, scusate il modo in cui è scritta, ma non so mettere scritture, colori o cose del genere perchè è la prima ff che pubblico :3 Spero vi piaccia. Le 22:30. Non era il massimo della vita essere in palestra di sabato, e poi a quell'orario. Beh, infondo ero io che lo volevo. Ero testarda, volevo riuscirci e fino a quando non ci sarei riuscita da li non mi sarei mossa. Dovevo riuscire a fare quella coreografia senza nemmeno un minimo errore, solo che dovevo bloccarmi per forza a quel maledetto minuto in cui quel bastardo di Kevin aveva la parte, con me. 'Ma tanto al signorino che gli frega ? E' in vacanza, impegnato, non può pensare alla coreografia che dobbiamo portare al saggio di fine anno. Eh no, relax totale per lui.' Incominciai a pensare sul serio di trovare un altro ragazzo per dargli la sua parte, infondo la coreografia era la mia coreografia di fine anno, lui non poteva certo rovinarmi tutto. Mah. D'un tratto incominciai a sentire dei rumori.. credevo venissero dalla sala che era accanto a quella in cui stavo provando io, ma ormai alle 22:45 chi poteva ancora essere li ? Beh io, vabè. Continuai a provare senza pensaci più. Mi squillò il cellulare. "Mitchie ma dove sei ?!" era mia mamma, sembrava anche abbastanza arrabbiata. "Ehm.. sono ancora in palestra mamma" gli dissi a voce bassa, un pò tremolante pensando a come avrebbe reagito dopo aver detto ciò. "In palestra ?? A quest'ora ? E cosa stai facendo, sei li da oggi pomeriggio. . ." e dopo ciò continuò a parlare anche se non l'ascoltai lamentarsi e alla fine.. " TORNA A CASA, E M U O V I T I" mi sembrava una minaccia oh, era incavolata. Non risposi nemmeno, agganciai. Mi misi la felpa viola per non prendere freddo, il cellulare lo avevo in mano e mi misi la borsa sulla spalla. Uscii dalla sala e per i corridoi sentivo rimbombare dei passi di qualcuno che non camminava, erano pesanti, stava ballando. Passai davanti ad una sala e vidi qualcosa muoversi nello specchio.. mi fermai, e feci un passo indietro per affacciarmi . C'era un ragazzo che ballava, cercai di non farmi notare mentre lo vedevo ballare, era davvero fantastico il suo modo di muoversi, mi incatava davvero, ma.. mi vide riflessa negli specchi. Si girò di scatto verso me e io di conseguenza mi nascosi dietro il muro, nel corridoio, ma ormai mi aveva vista. Sentivo i suoi passi avvicinarsi sempre più a me.. "Hey" mi disse con un tono che sembrava pormi una domanda. "Ehm... ciao" gli dissi leggermente imbarazzata con un sorrisino forzato. "Ciao, chi sei e che ci fai qui a quest'ora ?" mi disse freddo. "Hey calmati, e poi a te che frega ? Io dovrei porti la stessa domanda" "Beh visto che sono stato il primo, rispondi prima tu a me" "Amore mio bello non ti deve nè interessare, e nemmeno lo devi sapere, non rompere e torna a provare i tuoi 4 passi, cià" mi girai di scatto, e feci per andare, ma mi prese per il polso. "Ferma, scusa non volevo essere sgorbutico, ma vedere qualcuno qui alle undici di sera fa pensare strano" eccolo che si pente il belloccio. "E si, giustamente mi fai l'interrogatorio. Io mica ho fatto così brutto con te." "Nooo, per poco non mi ti mangiavi con la tua risposta" "Si scusa, è che ultimamente sono nervosa, poi ora sono stanca, anzi stanchissima.. ma non te lo devo dire a te, che ti frega e chi ti conosce" "Niente dai, dimentichiamo" mi porse la mano. Gli feci l'occhiolino, mi girai di scatto di spalle così che la borsa gli sfiorò il braccio e andai via. Ci rimase di merda, godevo ahah. Appena uscii fuori dalla porta, incominciai a cercare di fretta le chiavi dell'auto in borsa, si gelava. Dopo poco le presi in mano, ma appena mi avvicinai all'auto.. notai un particolare. Avevo due ruote a terra. "MERDA!" urlai. Sentii avvcinare dei passi dietro di me, stavo morendo di paura, sola alle 23 passate in un parcheggio. Qualcuno mi sfiorò con la mano la spalla, mi girai di botto e tirai un calcio. Casualmente presi quel qualcuno giusto nelle sue parti.. un pochino delicatuccie, i suoi cari gioielli. Sparò un urlo incredibile, lo vidi accasciarsi a terra dondolandosi con le mani strette sopra la sua tuta. Lo guardai meglio.. era lui, il ragazzo della sala di 5 minuti prima. "Oddio ahahahah... scusahahahahah, cioè ahhahahah davvero scusa" non la smettevo di ridere e lui più si innervosiva. Dopo qualche minuto dalla mia risata, si alzò piano piano, mi guardò dritto neglio occhi.. "Sei impazzita per caso ? Avevo notato che non sono il massimo della simpatia ma diamine, non ho fatto niente di male per ricevere questo" mi disse. Continuai a ridere e poi riuscendomi a trattenere dissi "Ehm.. scusa davvero, ma alle undici di sera, in un parcheggio... eh.. ero spaventata" scoppiò a ridere . Lo guardavo in una maniera strana, cosa c'era da ridere ? Mah. "ehm.. scusa ? Caro, potrei sapere il motivo di tanto divertimento ?" "Andiamo, ma chi te se piglia ?" mi disse sghignazzando. Lo guardai alzando un sopracciglio, mi girai e incomincia a camminare. "Dove vai?" mi disse. "Non sono affari tuoi!" "Ah si, giusto, ma se hai 2 ruote a terra, dove ti avvii a piedi, di notte, da sola.." "Vado a chiamare mia mamma" presi l'iPhone in mano, mentre componevo il numero.. 'cià cià' si spense il telefono. "MERDA OH" urlai sbattendo i piedi a terra. "Che c'è tesoro" mi disse lui, col tono soddisfatto. "E' che.. ma che ti importa, vai, me la vedo da sola" dissi. "Dai cretina, sei a piedi, il telefono è partito, ti dò un passaggio, vieni" mi disse sorridendo lui. "No" dissi. "Invece si" lui rispose. "No" "Si" "No" "Si" "BASTA!" urlai. "Ecco basta, sei a piede, vuoi dormire qua ? In palestra ? Su vieni" "Aaah buona idea dormire qua" dissi sarcasticamente. "Smettila, vieni su" "Ti ho detto di no oh" Mi impuntai. Incominciò a camminare verso me, mi arrivò difronte "E io invece dico di si" ammiccò un sorriso e mi prese a pesce, mi appese sulla sua spalla. Ma come si era permesso questo oh, non sapevo nemmeno come si chiamava, che bastardo. Incominciai ad urlare picchiando sulla sua schiena e sul fondoschiena. Non mi lasciava e arrivammo alla sua auto, aprì la portiera con una mano mentre con l'altra mi teneva e mi mise giù sul sedile, chiuse la portiera. Salì anche lui. "Dove abiti ?" mi disse guardandomi. Non gli risposi. "Dai non fare la bambina, rispondi" bambina io ? "Ma che vuoi ? uffa" "Ah fai pure la sgorbutica, bene" Partì con l'auto "Dove vai ora ?" gli chiesi prendendolo per un braccio. "Non mi hai voluto dire dove abiti, ora zitta" ma che faceva ? Mi spaventava leggermente, ma infondo doveva essere un bravo ragazzo, stetti zitta mentre incominciai a viaggiare con la mente, dove mi avrebbe portato ?..
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: heyitsmitchie