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Autore: Infinite Sky Driver    01/05/2011    12 recensioni
Un ascensore, due ragazzi, un gioco. Questi tre elementi, assieme, formano...JongKey
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon salve! xD come amante della JongKey, dovevo postare una fanfiction su di loro u.u ma è molto...."senza senso" ._. quindi se riuscite a leggerla tutta vi stimerò u.u visto che è un po' contorta, preciso tre piccole cose <.<
Tra i punti di sospensione, ci sono i dialoghi che stanno avvenendo al presente, mentre il resto, raccontato al passato, è il ricordo dell'evento. Quando ci sono degli stacchi tra una parte di testo e l'altra, vuol dire che c'è un cambio di punto di vista, da quello di Key, a quello di Jong, che credo si capisca leggendo <.< beh, ho detto tutto xD
Buona lettura! °3° chu!


Appena svegli, A Key e Jong gli piace ricordare le loro strane storie, ed è Kibum a raccontarle ad entrambi con aria solenne.
-Ti ricordi quando siamo rimasti chiusi in ascensore?-
-Quale delle tante volte?-
-La prima, quando mi hai detto che ti piacevo...-
-Ah, si....orribile-
-Come? A me è piaciuto...-
-Dalle urla che tiravi, non mi sembra-
-Sai che soffro di claustrofobia-
-Tutte scuse, e comunque non me la ricordo bene...-
-Ti rinfresco la memoria se vuoi...-
Jonghyun si gira di lato guardando Key in volto e gli sorride.
-Si, rinfrescami la memoria-

.................2 anni prima............

-Jong forse è meglio se smetti...-
-C...cosa? Ma se siamo appena arrivati!-
Riusciva ancora a parlare? Key ne fu sorpreso. Erano a quella festa dalle nove. Ed erano le....due di notte.
-Non credi sia ora di andare a casa?- Gli propose sbadigliando.
-Kibum...tu sei troppo piccolo per queste cose- Gli diede un buffetto sulla guancia e cominciò a ridere convulsamente.
-Jong...n-non attirare l'attenzio-
-Non ti sento!- Urlò a squarciagola interrompendolo e mettendogli un braccio intorno al collo. -C'è troppo baccano honey! A-andiamo a parlare in un posto più appartato!-
Continuava ad avere quel tono tipico di un ubriaco, e facendo così, attirava l'attenzione di tutti gli invitati. Quanti bicchieri aveva bevuto? Dieci? Venti? Forse di più, Key l'aveva lasciato solo due o tre volte per attaccar bottone con nuovi artisti della SM e chissà cos'aveva ingurgitato quel dinosauro.
Mentre cercava di portare l'amico verso l'uscita, gli si avvicinò un ragazzo che non aveva mai visto, vestito elegante, quasi stonava con l'ambiente e il resto della gente.
-Per scendere, le scale non si possono prendere! Devi girare subito a sinistra, in fondo al corridoio c'è una porta, quella va all'ascensore...è più adatto alle tue condizioni...credo..- guardò Jong dalla testa ai piedi.
Che imbarazzo. In quel momento aveva solamente voglia di andarsene da li. Perchè era andato a quella festa? Come aveva fatto Jonghyun a convincerlo? Forse...perchè non riusciva a dire di no al ragazzo di cui era innamorato.
Uscì da quel chaos e si diresse verso l'ascensore trascinandosi dietro Jong, che appoggiava a stento i piedi a terra.
-Dai! Dai! Che la notte è lunga! Hihi...-
-Ma la pianti di urlare tu?-
Chiamò l'ascensore, che ci mise non poco tempo ad arrivare, e una volta aperto, entrò con il suo bell'ubriaco.
I numeri dei piani erano rovinati, quell'ascensore doveva essere piuttosto antico; ne schiacciò uno a caso tra quelli più bassi, visto che le scritte erano illeggibili, e l'ascensore partì.
Lo spazio disponibile non era molto, ci stavano al massimo cinque persone, e a Key mancò il fiato per un momento.
Un rumore acuto spezzò quel silenzio che si era formato, per poi crearne uno ancora più vuoto e inquietante; un tonfo, e l'ascensore si fermò, facendo illuminare una spia rossa vicino ai pulsanti.
-O mio dio...- Key si aggrappò alle pareti per non cadere, vista la forza con la quale si era fermato quel maledetto mezzo.
Jong sembrava divertito invece, inconsapevole di quello che stava succedendo, e cascò a terra beatamente.
-Waaa! Facciamolo di nuovo! Ahahahah!- alzò le braccia e le agitò in aria, come se fosse stato un bambino in cerca dei suoi giocattoli.
-Jong piantala! Siamo bloccati!- Il panico si fece sentire.
-Yobò...ma non vedi che siamo qui da soli...in ascensore...eh...eheh....perchè non approfittarne...- Un singhiozzo lo interruppe, mentre Key si allontanava da lui rosso in volto.
-J-jong che stai dicendo?-
-Su! Su! Non essere timido! Ormai ti ho detto che mi piaci... quindi!! N-non fare storie.. e vieni qui!- Quella frase, detta in quel modo ridicolo, aveva ben poco di credibile. Ma Key rimase paralizzato contro la parete dell'ascensore.
“Gli piaccio veramente..? No..non è possibile, è solo un effetto delle birre che ha bevuto...”
-Honeeeeey!!- Si alzò da terra e corse verso di lui.
-Jong! Santo cielo ma ti vuoi riprendere!?- Detto questo gli sfoderò uno schiaffo che gli fece girare la testa di 90 gradi. Jong alzò un dito per parlare, ma non riuscì nemmeno a formulare una frase che cadde a terra svenuto, o per l'alcool, o per lo schiaffo, non si sa.
-Oddio e adesso che faccio...?-
Panico, claustrofobia, terrore. In quel momento gli venivano in mente solo scene di film in cui gli ostaggi imprigionati nell'ascensore venivano uccisi, o l'ascensore esplodeva, o morivano perchè uccisi dai compagni che per sopravvivere erano diventati cannibali.
Guardò il corpo di Jong a terra con occhi sbarrati.
No, lui, un cannibale? Non era il tipo.
Prese dalla tasca interna della giacca il cellulare, un'impresa che gli costò otto camicie, visto che la mano gli tremava in un modo assurdo.
Compose il numero di Onew.
Attesa.
Attesa.
Ancora attesa, snervante, squilli a vuoto, odio per il suo leader.
-Onew rispondi maledizione!-
Quasi scaraventò quell'inutile aggeggio a terra quando partì quell'orrenda segreteria telefonica che aveva scelto il suo hyung, ma per fortuna si trattenne, prendendo un lungo respiro.
Intanto Jong era ancora a terra privo di sensi.
-Cavolo, cavolo, cavolo, cavolo, cavolo....- iniziò a percorrere quei pochi metri a disposizione avanti e indietro, in cerca di un'idea.
Niente, proprio niente.
-ashuasihgnnn.....- uno strano verso fuoriuscì dalla bocca di Jonghyun, che iniziava a sbavare a terra.
-Si, si...dormi, bravo! Lasciamo Kim Kibum da solo con la sua claustrofobia chiuso in ascensore con uno svitato che sviene per uno schiaffo!- urlò contro la parete.
Stava impazzendo, troppi pensieri, troppe paure, troppo tutto. Si prese la testa fra le mani e scivolò con la schiena contro il lato opposto di quello dove si trovava il suo amico.
Si ricordò di quel che gli aveva detto. Gli piaceva veramente? Il dubbio cominciava a crescere nella sua testa, cercando di aggrapparsi a quel piccolo barlume di speranza che intravedeva in fondo al suo cuore.
Ormai era diventata una routine per lui, ammirare Jonghyun, nascosto nella loro amicizia.
Perchè la verità era che lui lo amava, più di qualsiasi cosa, più della sua stessa vita. Quando la sera prima gli aveva chiesto di accompagnarlo ad una festa, aveva annuito con entusiasmo; forse l'aveva colpito il modo in cui gliel'aveva chiesto, forse si aspettava che finalmente avesse capito cosa provava, forse si aspettava un comportamento migliore da quel ragazzo così perfetto ai suoi occhi.
Si avvicinò a lui e appoggiò la testa sulla sua spalla, cercando di trovare invano la calma che gli permettesse di riflettere.
Mentre cercava una soluzione, gli occhi si chiudevano, imploravano il riposo, e senza accorgersene, Key si addormentò mentre cercava un modo per uscire di li.


Non gli aveva mai fatto così effetto l'alcool. Ma la cosa più assurda, era che diceva quello che pensava senza rendersene conto.
La testa cominciò a fargli male, le gambe sembravano due budini e gli occhi pesavano come macigni quando riprese conoscenza.
-Ma...d-dove sono...-
Si guardò attorno girando appena la testa. Era in un ascensore, al buio, con qualcuno che dormiva appoggiato a lui.
Cercò di fare mente locale, e si ricordò di Key, e a malapena di quello che aveva fatto la sera precedente.
Una frase, solo una piombò nella sua mente. Aveva dichiarato i suoi sentimenti a Key inconsapevolmente?
Gli aveva davvero detto che lo amava, che lo voleva per se, che per lui era stato amore a prima vista?
Lui credeva che le cose fossero andate così.
-K-key...- Cercò di scuoterlo per farlo svegliare, e soprattutto per spostarlo da quella posizione, che gli procurava numerosi brividi alla schiena.
-Key...svegliati-
-Jong....-Aveva la voce impastata dal sonno.
-Jong? È...è...ma...è buio! Perchè non c'è più la luce?-
Si tirò su di colpo e cominciò a gattonare per tutta l'area dell'ascensore, cercando qualcosa.
Da quello che Jong riusciva a vedere, Kibum afferrò qualcosa da un angolo, e la aprì.
Una luce fioca illuminò quel poco che bastava per potersi vedere in faccia, era il suo cellulare, per fortuna se l'era portato dietro.
-Ma....dove caspita siamo?- Chiese al compagno massaggiandosi la testa.
-Non ti ricordi niente? Ti sei ubriacato, ti portavo a casa, ma l'ascensore si è bloccato....ora sono le....- guardò l'orologio del cellulare.
-Quattro e un quarto-
-Del pomeriggio?-
-No, della mattina-
-Cosa!?-
-Già...-
-Ecco perchè mi fa male la testa...-
-Sei fortunato che sai reggere bene l'alcool, il peggio è subito, quando inizi a sclerare e dici cose senza senso...poi ti viene solamente mal di testa e nel giro di poche ore ti passa tutto-
-E- e tu come fai a saperlo? Ti sei messo a controllare cosa faccio tutte le volte che bevo?-
-Ah, no, io...sono solo preoccupato per te- Sembrò imbarazzato a quella domanda.
-E poi questa deve sparire-
Gli diede dei colpetti sulla pancia, ridendo.
-Ma se vado in palestra tutti i giorni! Vieni anche tu con me, mi vedi che mi alleno! Le vedi le magliette sudate...-
-Già.....- La sua espressione sembrava sognante mentre diceva quella parola., per poi scuotere la testa e continuare con quella che sembrava una scusa. -M-ma adesso non pensiamo a magliette....e sudore...e doccia...e cose varie, dobbiamo uscire da qui!-
E chi mai aveva accennato a docce e sudore? Jong preferì rimandare la discussione.
-Hai provato a chiamare gli altri?-
-Non rispondono...-
-Chi hai chiamato?-
-Onew-
-Se stai ad aspettare che esca dal mondo dei polli, facciamo giorno...-
-Ma se era con noi alla festa!-
-Ah si? C'erano tutti?
-Certo! Ci ha portati Minho, non ti ricordi?-
-Non proprio.....-
-Non ricordi niente di quel che è successo?-
Ripensò a quello che gli aveva detto in preda all'euforia della sbronza.
-N-no...niente...-
-Ah....-Key rispecchiava la delusione fatta a persona, ma non poteva certo ripetergli ora quelle cose...sarebbe stato imbarazzante.
Quello che non sapeva, era che se avesse detto davvero quello che pensava, Key sarebbe morto dall'emozione., perchè in realtà non gli aveva mai detto seriamente dei suoi sentimenti.
-Dammi il cellulare...-
Key gli porse il telefono, e iniziò a mangiucchiarsi un unghia mentre Jong componeva un numero sullo schermo.
Restò in attesa di una risposta per alcuni secondi, e finalmente qualcuno rispose.
-Si?-
-Onew!-
-Si! Jong? Ma dove sei?-
-Sono con Key, bloccato in ascensore...vieni a prenderci!-
-Ma...quale ascensore?-
-Quello....quello....Key dove siamo?-
-Siamo....non lo so! Minho ha guidato! E poi Onew era con noi alla festa! Come fa a non sapere dove siamo?-
-Onew, guarda che Key dice che c'eri anche tu, quindi siamo nel palazzo della festa!-
-Ma, quale festa scusa?-
Jong mise una mano sul cellulare e guardò Key disperato.
-Dice che non sa di che festa stai parlando!-
-C-cosa!?-
Tutta la tranquillità acquisita con fatica scomparì all'istante, per lasciare solo posto alla solita sensazione di paura.


Non poteva crederci, Onew era li! L'aveva visto con i suoi occhi! E ora che scherzo gli stava facendo? Prese il cellulare dalle mani di Jong.
-Onew non fare scherzi! Ti ho visto alla festa!-
-Senti, ti passo Minh...- si sentivano delle voci, forse erano gli altri membri della band?
-Onew, passami qualcuno che c'era alla festa di questa notte!-
-O-ok.....-
Si sentì un vociferare. Persone che parlavano sottovoce, ma non si riusciva a capire chi fosse a parlare con chi.
-Key!-
-Minho! Ti prego, dimmi che tu c'eri alla festa...io ti ho visto, ma sembra che abbia le allucinazioni...-
-Si...si...c'ero...-
-Vieni a tirarci fuori di qui!-
-O-ok......shhh! Basta ragazzi! Ehm....arriverò tra un po', quel palazzo è lontano.....-
-L'importante è che vieni!-
-Ok, intanto voi divertitevi...cioè....trovate un modo di passare il tempo...arrivo-
Terminò la chiamata con qualche goccia di sudore freddo che gli scendeva dalla fronte fino al collo.
-Ok, arriverà fra poco...- si sedette affianco a Jong.

...........................................

-Di che parlate?-
-Tae, esci subito! Questa è la mia stanza!-
-E perchè c'è anche Jong? Daaai! Ti prego! Mi faccio piccolo piccolo!-
-Tae vai fuori!-
-Ahhh...ho capito....volevate fare i vostri giochetti più tardi eh? Allora me ne vado...-
-Piccolo fungo, esci o rischi di essere picchiato..-
-Tanto resto fuori dalla porta! Questa storia mi piace e voglio sentirla di nuovo, così rido un po'! Appena sento rumori strani me ne vado, lo giuro!-
-Taemin! Vattene!-
-Ok, ok...-

.............................................

-Allora.....che si fa intanto che aspettiamo?-
Quella domanda lasciò Kibum perplesso, aveva molte idee in mente, ma allo stesso tempo non ne aveva nessuna plausibile.
-Mmm, non....non so...-
-Facciamo un gioco?- Jong era balzato in piedi euforico della sua trovata, cosa aveva in mente?
-Va bene-
-Gioco della verità, sono il tuo migliore amico, quindi non puoi mentire, come non posso farlo io. Se menti, paghi penitenza-
-Che penitenza?- Chiese Kibum sospettoso.
-Non so....inventa sul momento-
Key rimase un po' a pensare, su quello che sarebbe potuto succedere, ma alla fine accettò la proposta dell'amico.
-Prima domanda....quando sei nato?-
Key lo guardò male.
-Ma che razza di domanda è?-
-Tu rispondi....è per prendere un po' confidenza col gioco, no?- Lo stuzzicò Jong.
-Il 23 Settembre 1991; tu quando sei nato?-
-8 Aprile 1990...- fece un piccolo sorrisetto.
-Chi è il tuo migliore amico?- Rise di gusto.
Key lo guardò storto.
-Perchè fai tutto ciò? Kim Jonghyun comunque...-
Jong lo guardò sorridendo, e quel sorriso fece venire una caldana al povero bummie.
Non pensò a quello che stava dicendo, lo disse e basta.
-S-sei innamorato?-
Jonghyun restò fermo, quasi impaurito da quella domanda.
-Si-
-Di chi?- Quella domanda gli uscì violentemente dalle labbra, come se avesse aspettato solo un “via” da parte di Jong.
-Tocca a me fare le domande. Tu, sei innamorato?-
A quella domanda, Key capì, che l'altro aveva capito tutto. Ma se non fosse stato così? Se avesse risposto “di te”, e lui invece non aveva capito nulla? Preferì rimanere sul vago.
-Si-
-Di chi?-
-Tocca a me, faccio io la domanda a te. Di chi?-
-Non posso dirtelo-
-Deng Deng Deng!! Paghi pegno!- Key cominciò e dargli piccole pacche sulle braccia.
-Non posso dirtelo perchè il gioco finirebbe ok?- Jonghyun si spostò dalla luce per non far notare all'altro il suo lieve rossore.
-Eh? Ma che dici? Basta che mi dici di chi e poi la prossima me la fai tu-
-Se te lo dicessi, la nostra amicizia finirebbe-
Key rimase di sasso. Perchè ora gli diceva questo?
-Come?....Co-cosa stai dicendo Jong..? E poi neanche io potrei dirtelo per lo stesso motivo!-
Jong rimise il volto sulla luce, creando uno spazio molto ridotto tra i due.
-Vuoi che te lo dica?-
Key poteva sentire il respiro caldo di Jonghyun arrivare sulla sua pelle, sulle sue labbra. Al buio, poteva vedere solo il suo viso; quegli occhi scuri che amava tanto, quelle labbra che bramava ogni giorno.
Senza volerlo, e senza accorgersi, si avvicinò ancora di più a Jong.
-Dimmelo-
Lui però non parlò, restò a fissarlo, immobile, mentre cercava forse di parlargli con gli occhi, creando una frequenza in sintonia con la sua.
Faceva abbastanza freddo, ma Key stava cominciando a sudare, stava percettendo i sentimenti di Jonghyun, gli sembrava che anche lui lo amasse, ma aveva troppa paura di sbagliare, per dirgli che anche lui lo amava.
Fu il suo migliore amico a prendere una decisione comune, piano piano, lentamente, il suo viso si avvicinò, sempre di più, per poi ruotare lievemente per non far scontrare i loro nasi e fermarsi ad un soffio dalle sue labbra.
Ad un tratto, buio. La luce del cellulare si spense. Il timer era scattato ed era partito il risparmio energetico.
Key sentiva perfettamente il suo respiro irregolare dovuto alla vicinanza del suo hyung, il battito del suo cuore, troppo veloce, che lo mandava nel panico, ma anche il soffio tiepido del respiro di Jong arrivargli sul collo.
-Di te...-Jong disse quelle parole sussurrate con una dolcezza che fece sciogliere il piccolo.
Dopodiché cercò il suo viso, essendo al buio, con un po' di difficoltà; lo trovò e vi poggiò la mano lievemente, per poi passarla sul collo.
La distanza tra di loro si annullò del tutto con un piccolo movimento del più grande. Le sue labbra aderirono perfettamente a quelle di Kibum, come se fossero state create per unirsi e completarsi. Kibum appoggiò la schiena alla parete che aveva dietro di lui, portandosi dietro l'altro, che si mise seduto davanti a lui mentre continuava a baciarlo.
Tra i capelli folti del moro si insinuarono le mani delicate dell'altro, che con un movimento lo fece avvicinare ancora di più, mentre gustava quel dolce sapore solamente immaginato nei suoi sogni più intimi, la delicatezza di quelle labbra che aveva paura di sciupare col suo tocco.
Lo stava davvero baciando? Si stava davvero avvinghiando a quel corpo, che il suo Kibummie rendeva davvero invitante per lui?
Sentì la sua lingua tracciargli il contorno delle labbra, e non resistette dal provare quel movimento anche lui.
Le mani forti di Jong cominciarono a percorrere il corpo di Key, arrivarono alla cintura, che in poco tempo si levò dai pantaloni; andarono sotto la maglia, accarezzando i lineamenti del suo corpo.
Key da parte sua stava cominciando ad eccitarsi. Sotto il tocco di Jong, sembrava prendere nuova vita; abbassò il capo per arrivare a baciargli il collo e si avvicinò facendo aderire completamente il suo corpo a quello dell'altro.
Un rumore metallico però li fece sussultare. Le luci si accesero di colpo e l'ascensore partì verso il piano terra.
Si guardarono un paio di volte, entrambi sudati e son il fiatone. I vestiti stropicciati e Key quasi senza maglia.
-Minho è arrivato- Jong si alzò velocemente e si passò le mani sui pantaloni per pulirli dalla polvere. Porse una mano a Kibum e fece alzare anche lui, che stava mettendo le braccia dentro le maniche della maglia.
Finirono di sistemarsi in tempo per l'apertura dello sportello dell'ascensore, e cercarono di assumere un'espressione alquanto annoiata.
Si trovarono tutti gli altri ragazzi davanti a loro.
-Ah, salve!- dissero all'unisono.
-Key! Jong! Meno male che vi abbiamo trovati....saremmo arrivati mezz'ora prima se Onew non si fosse perso!- Taemin diede una gomitata a Onew.
-Oh...certo certo....mi sono perso e abbiamo fatto tardi-
-Che avete fatto di bello?- Minho se ne uscì con questa frase così tranquillamente che a Jong andò di traverso la saliva che stava deglutendo.
-N-niente di speciale-
-Già...proprio niente!- Key se ne andò subito verso l'uscita.
-S-su! Andiamo! Su!-
-Ecco! Andiamo! Forza!!- Jong lo seguì subito.
Tutti si avviarono dietro di loro, tranne Taemin che fermò il leader e gli chiese di seguirlo. Entrarono dentro all'ascensore e il più piccolo salì sulle spalle di Onew, arrivando a staccare una piccola telecamera posta in un angolo in alto, mimetizzata.
-Eheheh, qui abbiamo anche la testimonianza-
-Taemin, non ti è bastato seguire la diretta? Vuoi anche le prove?- Onew si massaggiò le spalle dopo che il maknae scese a terra.
-Certo! Con questo posso ricattarli tutte le volte che voglio!- Annuì soddisfatto, dopodichè corse verso il gruppo riunito in macchina. Onew lo seguì sorridendo sotto i baffi, pensando a quanto fosse malefico quel piano attuato il giorno prima.

......................................................

-Taemin che stai facendo qui?-
-Shhh! Stanno raccontando di quando erano nell'ascensore...-
-E perchè tu sei attaccato alla porta ad ascoltare?-
-Eddai Onew hyung, non dirmi che non è stato divertente chiuderli in quell'ascensore...-
-E va bene, è stata una bella idea la mia-
-Non vantarti troppo però eh...-
-...........................-
-Perchè hai quella faccia adesso?-
-Hem, è meglio se me ne vado, si sentono rumori strani-
-Eeee tu sei ancora minorenne quindi tappati le orecchie e fai meglio ad andartene!-

.......................................................

Key e Jonghyun ancora non sanno della registrazione fatta da Taemin, o dell'idea che è stata di Onew, ma a loro non importa; per loro, quella è stata solamente l'occasione di dichiararsi l'uno all'altro.
Avrebbero stima per Minho, che sapendo di quel piano, ha voluto restarne fuori.
A Jinki, pensandoci bene, sarebbero anche grati.
A Taemin, forse.... un po' meno.

  
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