Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
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Autore: socharlie    01/05/2011    6 recensioni
Che ironia pensare che una decina d'anni dopo lo avrebbero davvero chiamato così.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kevin Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quel giorno a scuola,la signora Bul aveva assegnato ai bambini un compito particolare:rappresentare come più preferivano,il lavoro che avrebbero voluto fare una volta divenuti adulti.
Per la maggior parte dei bambini era una cosa semplice:i maschietti avrebbero detto "calciatore",e le femminucce avrebbero sbattuto compulsivamente le palpebre sussurrando la parola "principessa",immaginandosi con un vestito bianco,mentre percorrono una lunga scalinata.
Sfortunatamente o no,dipende dai punti di vista,Kevin non era banale.A lui piaceva essere quello diverso,quello che attendeva con ansia l'arrivo del suo secondo fratellino,quello a cui piaceva andare a scuola e impararre cose nuove.
Lui viveva nella sua piccola bolla,in cui leggeva fumetti e aspettava con ansia quella serata.Sì,proprio quella serata,perchè i suoi genitori avevano in serbo una sorpresa per lui.

Il bambino tornò a casa trotterellando,pensando a come realizzare il progetto per la scuola.
Varcato il cancello di casa Jonas,gli si fiondò addosso un bambino con i capelli tagliati "a scodella",di circa cinque anni.
«Joe,dai,voglio vedere Nick.»Tentò di scansarlo il maggiore.Sì.I genitori avevano scelto quel nome per il loro terzo figlio.Ovviamente,Kevin non poteva ancora vederlo,ma molto spesso si perdeva nel fissare la mamma che girava per casa con quel pancione,ben presto diventato enorme.
Corse in cucina e dopo i vari saluti,compreso Nick,si sedette a tavola,sforzandosi di trovare un lavoro che potesse essere adatto a lui,che lo rispecchiasse.
«Mamma?»Chiese timido,come solo un bambino potrebbe essere.Lei lo guardò interrogativa.
«Sì?»
«Ecco,la maestra ci ha dato un compito  sul lavoro che vorremmo fare da grandi,ma io non so cosa diventerò!»Disse gesticolando,preoccupato.Lei sorrise comprensiva,dandogli un buffetto in testa.
«Tranquillo piccolo,lo capirai quando sarà il momento.»
«Io sarò un supereroe!»Urlò Joseph,saltando sulla sedia.

Dopo cena,il bambino era in fibrillazione per la sorpresa.
«Tieni Kevin,questa è per te.»Disse papà Paul,e gli porse un oggetto di medie dimensioni,coperto da una fodera.
«Ma è un ghiacciolo a forma di pera formato famiglia?»Chiese Joe.
La mamma lo prese in braccio,nonostante la pancia le rendesse difficile il compito.Incitò Kev ad aprire finalmente il suo regalo.
Senza farselo ripetere due volte,il bambino prese a smuovere con delicatezza la cernierina della custodia.Si ritrovò fra le piccole mani,la cosa più bella che avesse mai visto.Una piccola chitarra classica color cioccolato se ne stava al sicuro fra le sue braccia.
«Ti piace tesoro?»
Lui annuì semplicemente,da tanto era perso nel contemplare la bellezza dello strumento.

La settimana dopo,a scuola,eseguì una scala di DO maggiore,seduto su uno sgabello di fronte alla classe.Gli piaceva quel senso di attenzione,mentre pizzicava le sottili corde della chitarra.
«Io vorrei diventare un chitarrista rock.»Disse,dopo l'"esibizione."Le sue parole furono seguite da un forte applauso collettivo.
«L'eroe della chitarra.»Scherzò una bambina.
Che ironia,pensare che una decina d'anni dopo le persone l'avrebbero davvero chiamato così.

 



Gente,tutto bene?
Ecco cosa partorisce il mio cervello alle 11:12 di sera.
Beh,spero vi piaccia.
Un bacione.

   
 
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