Primo giorno di scuola uguale a trauma per tutti.
Se non era per il fatto che finalmente sarebbero tornati di nuovo tutti insieme, la voglia di ritornare in quella “galera” era pari a zero anche per i ragazzi del Glee Club.
Di sicuro Kurt era uno quello con meno entusiasmo. Aveva passato un estate fantastica assieme al suo amato, e sapendo che ora si potevano vedere sempre meno a causa del fatto che andavano in due scuole differenti lo faceva deprimere.
Entrò nella scuola controllando che tutto fosse a posto. Anche se ormai Karofsky aveva dichiarato di essere gay al cento per cento e aveva smesso di prendersela con lui, era comunque impaurito da quello che potevano fare gli altri ragazzi della squadra di football.
Si avvicino velocemente al suo armadietto, al quale era appoggiata pigramente una ragazza bassina e dai lunghissimi capelli scuri.
Il ragazzo di mise a posto i vestiti e poi abbassò i grossi occhiali che coprivano la faccia della giovane, scoprendo i suoi bellissimi occhi blu. Lei sospirò – Alla buon ora – si lamentò – Scusa ma Finn doveva passare a prendere Rachel e poi lei ha cominciato a riempirci di parole e sai com’è.. – cercò di giustificarsi Kurt.
La ragazza rise piano e scosse la testa – Non ti preoccupare – gli disse dolcemente.
Kurt sorrise di rimando e aprì il suo armadietto prendendo i libri, per poi girarsi verso di lei – Comunque mi sei mancata Nicole – disse chiudendo l’antina e tringendola a se – Anche tu Kurt – disse lei sorridendogli.
Quel sorriso riusciva a farlo stare bene, forse perché gli ricordava tanto qualcuno.
- Ora mi devi spiegare perché alla fine non hai raggiunso me e Blaine in vacanza quest’estate – disse lui serio.
Nicole sospirò profondamente – Così, volevo lasciarvi da soli – inventò immediatamente una scusa.
Kurt la fulminò con lo sguardo – Anderson che è successo? – le chiese alzando leggermente la voce – Uno non mi chiamare Anderson perché odio il mio cognome e non sono mio fratello. Due è tutto uno schifo, ma non ti preoccupare – disse guardando davanti a se, dove, qualche armadietto più in la, Quinn e Sam amoreggiavano liberamente.
In realtà non era quello che la faceva star male, ma preferiva non parlare con nessuno di quello che era successo veramente quell’estate.
L’amico si mise una mano sulla bocca sorpreso – Voi due vi siete... - - Lasciati – la ragazza finì la frase.
Il ragazzo gli mise una mano sulla spalla – Non ti preoccupare Kurt, è tutto a posto. Sapevamo tutti che sarebbe andata così, era solo questione di tempo. Neanche una settimana dopo l’inizio delle vacanze è finita e allora sono andata a Londra con Dave – gli spiegò mentre il soprano spalancava gli occhi e sembrava abbastanza disgustato.
Nicole scoppiò a ridere – Lo so che non ti piace per niente, soprattutto dopo quello che ti ha fatto, ma credimi è simpatico – disse con aria di una che la sapeva lunga.
Kurt alzò le spalle – Sarà – disse a bassa voce – Fidati. E comunque ci conviene andare se non vogliamo far tardi a spagnolo – disse poi lei prendendolo sotto braccio e tirandolo in classe.
 
Nello stesso momento due coppiette camminavano mano nella mano per i corridoi della scuola.
La prima era amata e invidiata da tutti.
La seconda era appane nata e nessuno sapeva della sua esistenza, non doveva saperlo.
 
Qualcuno appoggiò un paio di occhiali da solo color rosa shocking sul bancone della segreteria.
L’addetta ai nuovi alunni del McKinley alzò piano lo sguardo dai fogli con i quali stava trafficando e sorrise.
Il ragazzo che le stava davanti le sorrise come solo lui sapeva fare.
Ci volle un po’ prima che la donna si riprese – Posso esserti utile? – gli chiese poi tornando in se.
Lui annuì piano – Ehm si, il preside Figgins mi ha detto di recarmi qui per gli orari delle lezioni – disse con un filo di voce.
Sembrava imbarazzato, e la cosa non era da lui.
La donna lo scrutò per bene – Tu sei? – chiese – Anderson – disse tutto d’un fiato – Blaine Anderson – specificò poi.
La segretaria annuì ancora una volta e si alzò ritornando con un gran foglio pieno di numeri e nomi – Ecco a te – disse – Grazie mille – disse lui sorridendole.
Lei sorrise di rimando e Blaine controllò i suoi orari – Ti conviene muoverti se non vuoi perdere la prima ora – lo avvertì – Oh si, arrivederci – e senza neanche voltarsi per ringraziarla corse verso la sua aula.
 
- Hola chicos – urlò il professor Schuester  entrando in classe.
I ragazzi alzarono leggermente la testa dal banco – Buenos días profesor – dissero in coro.
Lui sorrise a tutti e si sedette sulla cattedra scrutandoli – Como estais chicos? – domandò poi.
Nessuno o quasi rispose. Solo qualcuno farfugliò un “Bien gracias”.
Il professore scosse la testa esasperato – Yo también, gracias – disse poi sarcastico.
Tutti pensarono che non poteva pretendere che parlassero spagnolo già il primo giorno di scuola.
Al contrario lui rise e aprì il registro pronto per fare l’appello.
Però non fece in tempo a leggere il primo cognome che qualcuno bussò alla porta – Adelante – disse alzando leggermente la voce.
La porta si aprì e ne entro un ragazzo non tanto alto, vestito di tutto punto e con i capelli scuri e perfetti – Buenos días – disse timidamente.
Poi andò in contro al professor Schuester porgendogli quello che doveva essere il suo fascicolo e si voltò verso la classe.
Alcuni lo guardavano male, i ragazzi del Glee Club che si trovavano nell’aula rimasero a bocca aperta, Nicole se la rideva mentre Kurt aveva le lacrime agli occhi per la felicità.
Il professore gli sorrise – Benvenuto al McKinley Blaine – disse e l’ormai ex warbler annuì ringraziandolo.
Poi il professor Schue si rivolse alla classe – Ragazzi lui è il vostro nuovo compagno, Blaine Anderson. Mi raccomando trattatelo bene – questo era rivolto ai ragazzi della squadra di football – Comunque Blaine vai pure a sederti nel posto vuoto accanto a Finn – disse poi rivolgendosi a lui.
Blaine annuì e si diresse al posto assegnatogli. Nello stesso istante la sorella si alzava dal suo posto per fargli spazio accanto al suo ragazzo.
Il professore se ne accorse – No Nicole, vicino a Finn è meglio – disse ridendo e lei annuì fulminandolo con lo sguardo.
Il riccio le passò accanto e si sorrisero, poi lui prese posto dietro lei e Kurt.
Il soprano si girò e lo guardò male – Poi me la paghi Anderson – bisbigliò facendo scoppiare a ridere lui, Nicole e Finn.
 
Un’ora dopo si trovavano tutti nel corridoio e stavano salutando il nuovo arrivato.
Sembrava tanto un giorno di festa ma come sempre qualcuno, o in questo caso qualcosa, stava per rovinarlo.
Ad un tratto un urlo ruppe l’euforia che si era creata nel gruppo.
Pochi secondi dopo si trovavano tutti davanti alla bacheca della attività.
Finn fu il primo a parlare – Che succede? – chiese ad una Rachel spaventata e allo stesso tempo impazzita.
La ragazza non riuscì a spiaccicare parole e si limitò ad indicare il foglio del Glee Club affisso in mezzo alla bacheca.
Tutti i ragazzi si avvicinarono per leggere meglio.
Quello che c’era scritto fu un colpo per tutti, nessuno escluso.


Nota dell’autrice:
Ho deciso di aggiungere un nuovo personaggio, Nicole, perché ho sempre pensato che ci sarebbe dovuta essere una sorella di Blaine che lo aiutava in campo amoroso (cosa che vedrete più tardi).
Ovviamente ci saranno riferimenti alle prossime puntate, anche se questa in teoria sarebbe la prossima stagione.
Comunque ho intenzione di focalizzarmi soprattutto sulle mie coppie preferite, ovvero: Blaine-Kurt, Finn-Rachel e Brittany-Santana. Inoltre ho intenzione di far “accoppiare” Nicole con qualcuno, anche se non so ancora con chi.
Comunque spero che vi sia piaciuta e, anche se non è così, fatemi sapero.
Cercherò di postare il prossimo il più presto possibile.
 
-Georgia