(or maybe not)
Non
riesce a capire davvero il motivo
di quei fastidiosi crampi allo stomaco: forse tutti i veleni assunti
in anni di onorata carriera ora iniziano a farsi sentire, forse i
bicchieri di whisky trangugiati per dimenticare- da solo, di sera-
gli stanno sfondando il fegato, forse, magari senza il forse,
è semplicemente un sentimento, comune a tutti gli esseri
viventi,
che si è fatto strada dentro di lui, ed ora gli attanaglia
il cuore.
Gelosia.
Perché le labbra di Chuck si posano su
quelle leggermente velate di rossetto di Sarah, perché la
mano di
lui scivola sul fianco di lei- arricciandole un po' il vestito
bianco.
Perché tutto questo non è giusto, eppure è la realtà.
“Se qualcuno è contrario all'unione di questi due giovani, parli ora, o taccia per sempre”
Chuck
lo cerca con lo sguardo tra la
folla: storce la bocca, a disagio, e nei suoi occhi Casey vede
passare un turbine di sensazione, e quegli stessi occhi- quante volte
li ha visti colmi di paura, di ammirazione, di amore?-
ora gli
stanno solamente parlando fa qualcosa, salvami ancora, tu
puoi.
Casey sostiene lo
sguardo, fa uno dei suoi soliti grugni- che vuol dire ti amo, ma non
posso, non possiamo- e esce dalla chiesa. Chuck immediatamente sente
freddo, un brivido lungo la schiena, un gelo nelle ossa, e si gira
per controllare se magari si sta alzando il vento, se c'è
qualche
corrente d'aria improvvisa: ma sono al chiuso, dentro una chiesa, a
celebrare il suo matrimonio, e non può fare freddo, e lui
dovrebbe
essere felice, ma gli sembra di avere fatto un altro passo verso la
prigione. Si volta a guardare la sposa: Sarah è bellissima,
un
vestito bianco le fascia dolcemente i fianchi, mettendole in risalto
le forme leggere. Ellie è felice, si commuove e stringe un
fazzoletto tra le mani, vicino a Capitan Fenomeno che tiene in
braccio una bellissima bambina. Morgan non riesce a stare un attimo
fermo nel posto da testimone, sposta il peso da una gamba all'altra,
lasciando la testa ciondolare lentamente.
Tutti sono felici, ma c'è qualcosa di sbagliato, tutto questo non è giusto, eppure è la realtà.
“Charles Irving Bartowsky, vuoi tu prendere in sposa la qui presente Sarah Walker, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà, finché morte non vi separi?”
Finché
morte non vi separi.
Il pensiero di Chuck vola subito ad un burbero colonnello che lo ha
salvato così tante volte, che lo ha strappato dalle mani dei
peggiori criminali, e finalmente capisce che ora deve agire, e deve
smetterla di “rimanere nel furgone”. Finché
morte non
vi separi.
“No.” riesce semplicemente a dire, e un secondo dopo sta già correndo giù per l'altare, veloce, sotto lo sguardo allibito dei presenti.
“Ehi amico è uno scherzo?” la voce di Morgan rimbomba nelle navate della chiesa, ma Chuck è già fuori, e appena il leggero venticello di maggio lo investe, lui ride, perché dentro una Crown Victoria un uomo, l'uomo che ama, si sta fumando tranquillamente un sigaro.
“Perché ci hai messo così tanto Bartowsky?”
Chuck apre la portiera con un gesto secco, continuando a sorridere:
“Volevo creare un po' di suspance: sono o no una spia?”
Casey mugugna, buttando fuori il fumo, e stavolta vuole solo dire qualcosa che assomiglia vagamente ad un è un idiota, e non cambierà mai. Chuck si sporge verso di lui, e gli lascia un leggero bacio sulle labbra.
“Vuoi mettere in moto e salvarmi da questo?” dice, indicando la giacca scura e il fiore all'occhiello.
Casey non se lo fa ripetere due volte, e la Crown Victoria è già un puntino lontano nell'orizzonte quando tutti gli invitati escono sul sagrato della chiesa, confabulando sorpresi.
C'è qualcosa di sbagliato- perché non doveva lasciare così Sarah, perché loro sono due uomini e non dovrebbero stare insieme- eppure è la realtà. Non c'è niente di giusto in quel bacio, né nei cento che si danno dopo, né in quelli che si daranno domani, dopodomani, o fra un mese. Ma d'altronde, si ritrova a pensare Chuck, la giustizia appartiene davvero a questo mondo? Ha combattuto organizzazioni spietate, si è ritrovato con un computer nel cervello, ha rischiato di morire molte volte per questo concetto irreale: giustizia. E ora, mentre i chilometri scorrono veloci, e loro sono in viaggio per trovare un posto nel mondo, insieme, sa che è solo una delle tante parole snocciolate, una divinità troppo lontana e utopistica da raggiungere. E allora è facile non pensare più al passato- Sarah e l'Intersect- o al futuro- cosa faranno, dove andranno- e baciare quel collo, farsi stringere in un abbraccio che è spigoloso- perché il suo gomito è nelle sue costole- ma che va bene, è una cosa naturale sfiorare delicatamente la sua mascella scolpita, i muscoli ben delineati. Chuck lo sa, Casey lo sa, ed è una cosa che entrambi sanno, da sempre: non c'è niente di giusto in questo, ma d'altronde quando mai l'amore lo è?
Spazio autrice:
Questi due mi ispirano troppo, è la mia seconda CaseyxChuck in una settimana. Il fatto è che questa storia è nata per caso, ma non potevo lasciarla scappare. Si ambienta in un ipotetico futuro: Chuck e Sarah si stanno sposando, ma lui decide si scappare con Casey *_* Il titolo significa: è una cosa sbagliata (o forse no)
Spero che non sia venuta troppo male: per me scrivere Chuck/Casey è sempre un parto TRIGEMELLARE, dato che amo Chuck/Sarah. Ma vabbeh: recensioni sempre molto gradite :D