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Autore: Violet_chan    03/05/2011    6 recensioni
Una giornata come tante a Nerima, un fiore che sboccia ogni due anni. Se vi ho incuriositi, leggete la mia oneshot! Ringrazio a chiunque di voi commenti!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un’altra giornata come tutte le altre a Nerima.
Una leggera brezza divideva i piccoli ramoscelli degli alberi.
Un uccellino cantava intonato dentro il suo nido.
Era una bella giornata in fin dei conti.
In una casa nella stessa prefettura però c’era una ragazza che non la pensava così.
A: - Maledetto di un baka, si, io…io ti odio. -
Quella graziosa quanto forte ragazza si chiama Akane Tendo. Ha i capelli corti, di un bruno riflessato di blu, i grandi occhi nocciola e le mani un po callose ma ben curate, proprio come un’artista marziale.
Il perché di quell’espressione? Semplice.
Nella sua vita,proprio due anni esatti fa, un ragazzo di nome Ranma Saotome, è entrato nella sua vita, scaraventando in aria tutti i suoi buoni propositi di ragazza tutta d’un pezzo.
La ragazza era appoggiata con la testa sulla scrivania di legno chiaro di camera sua. I suoi occhi guardavano un punto non definito fuori dalla finestra mentre sbuffando, si metteva a posto la frangetta con due dita.
E pensava : sarebbe mai cambiata la loro situazione? Essere fidanzata con una persona decisamente timida e orgogliosa non era il massimo. Anche perché anche lei, non ammettendolo nemmeno ai Kami…era così.
Dopo il Monte Hooh sembrava che le cose si fossero sistemate, almeno un minimo. E quella dichiarazione dentro la grotta, come riuscire a dimenticarla?
Come dimenticare il giorno più bello della sua vita che, alla fine, si è rivelato il più brutto e catastrofico?
Lei e Ranma non si erano quasi più parlati da allora. Nessuna parola, nessun gesto, ma ancora più deprimente : nessun progresso.
Il signorino dagli occhi blu non aveva proferito parola a riguardo. Se ne era lavato le mani completamente.
A: - Tanto a lui che gliene importa? Ha quattro, ben quattro ochette come promesse spose… io per lui non sono niente.-
Le parole le uscirono come fiumi in piena, dopo attenti e acuti pensieri che le strinsero il cuore come se avesse una cinghia.
Mentre il sole tramontava, una giornata come tante altre.
Kasumi preparava allegra la cena, Soun e Genma giocavano spensierati a Shogi e Nabiki calcolava mesta i suoi introiti giornalieri.
E Ranma dov’era?
R: - Aaa non riesco proprio a capirla quella stupida, cos’ho fatto di male? Perché cavolo non mi parla più?
Il bel codinato, altezza statuaria e fisico possente, occhi blu come il mare di notte, correva pensieroso per le strade del piccolo quartiere.
Assorto da mille dubbi pensava solo a lei,la piccola di casa Tendo.
Inconsapevole che la ragazza stava facendo la stessa identica cosa.
Correva sempre più forte, come per ricacciare tutti quegl’atroci dubbi e sempre più grandi pensieri.
Ranma si fermò in un parchetto dietro casa, per rilassarsi un attimo e riflettere attentamente. Si sedette da solo su una panchina , dato che era già ora di vespero, avrebbe desinato a breve.
Quella sera era come tutte le altre, la solita corsa serale, le stesse pretendenti pazze e concorrenti da manicomio. Mancava una cosa però : gli insulti, le linguacce e le prese in giro da parte di Akane.
R: Mah, proprio non capisco perché faccia così… ma un momento, perché non c’è nessuno che si intromette fra me e i miei pensieri ma solo quando sto con Akane?-
Impossibile, Ranma Saotome aveva fatto un pensiero di senso compiuto.
Il ragazzo girò leggermente gli occhi verso sinistra, su una panchina c’era un ragazzo brunetto con una ragazza più o meno della loro età. La sua attenzione si prestò sul loro approccio – non che a lui interessasse, certo, roba da femminucce – ma lo colpì in particolar modo quel ragazzo.
Lei lo guardava con occhi sognanti ma nello stesso tempo tristi e colmi di rammarico,ma lo dava poco a vedere mentre lui la insultava dandole della vita larga…
R: - Vita larga….proprio quell’aggettivo.-
Poco dopo Ranma vide un’altra scena. Lui le prese la mano e gliela baciò dicendogli – sto scherzando-
E il codinato si fulminò : vide la stessa espressione di Akane negli occhi di lei. Occhi… occhi innamorati- Occhi di una ragazza gentile ma orgogliosa, occhi di chi darebbe la vita per l’altra persona. Proprio i suoi occhi.
A Ranma mancò un battito. E finalmente comprese. Comprese tutto.
R: - No…non può essere, Akane…mi voleva sposare…perché…èèèè… innamorata DI ME-
Il ragazzo si alzò di botto e cominciò a correre. Forte, verso casa sua, casa della sua Akane.
Decise di non passar dalla porta di ingresso, questa volta no. Non si sarebbe fatto sentire. Avrebbe aspettato il momento opportuno.
Lontano da tutti, lontano da chi realmente non gli importava niente, ma che non voleva ferire. Per la prima volta fece l’egoista. E pensò solo al suo bene.
Passò per i tetti, sperando incosciamente di non incontrare Happosai.
Ma…
H: - Pesca grossa!!! Pesca grossa! -
R: Oh no!-
Con una botta di reni il codinato si piazzò dentro un balcone non facendosi vedere da Happosai, ma venne atterrato da una vecchietta che pensava fosse un ladro, con una maxi padellata a 130 decibel di suono e il vecchio maniaco se ne accorse ma fece finta di niente.
H : - Ranma Ranma, mi sa che questa volta…-
Non disse altro , per questa volta, con questa frase smorzata, fece un ghigno quasi sarcastico e malizioso, capendo forse le intenzioni del ragazzo. Sentendo la sua energia combattiva diversa dal solito. Meno irresoluta e più decisa. Quasi libera dall’insicurezza che lo circondava negli anni passati. Ranma rinvenne dopo alcuni minuti, accorgendosi che la sera stava sovrastando l’imbrunire.
Nello stesso momento in cui si diresse verso casa, vide dal tetto che stava sorpassando, Akane che si guardava intorno.
Doveva essere tardi, forse Akane era venuta a cercarlo perché era ora di cena, o forse si era preoccupata per lui?
R: - Questa volta lo scoprirò – e con passo felpato atterrò a pochi metri da Akane, di schiena, per poterla sorprendere.
Akane era proprio in cerca del ragazzo per entrambi i motivi : per cercarlo per la cena, anche se in fin dei conti,sapeva che era una scusa, la vera causa era la sua infinita preoccupazione.
Che lui potesse sparire da un momenti all’altro, chissà dove. Come successe al monte Hooh.
Ranma si avvicinò ancora di più a lei , silenziosamente e sentì proprio quello che voleva udire.
A : - Baka, se ti trovo, giuro che ti insulto per due ore, non mi puoi far sempre preoccupare. -
Ranma si avvicinò con un grande sorriso e le mise la mano sulle spalle.
Lei si spaventò e di istinto si girò di scatto e provò a colpire chiunque era dietro di lei.
Il ragazzo bloccò i polsi di Akane, con un gesto secco e preciso.
Quando lei capì che era Ranma, la prima cosa che fece e Ranma sentì benissimo, fu il suo cuore che dapprima si rilassò ma che poi si fece forte e pulsante incontrando gli occhi veri e sinceri di lui.
Ranma continò a tenere le mani strette di Akane : - Scusami vita larga se ti ho fatto preoccupare. -
A: - Vita larga a chi? -
In quel momento Ranma fece quel gesto che vide fare poco prima dal ragazzo. Con semplicità, baciò il palmo della mano di Akane e disse – Sto scherzando , grazie di preoccuparti per me.-
Poi sorrise.
Lei rimase di stucco, un gesto così da lui, orgoglioso e fiero com’è, non se lo sarebbe mai aspettato.
Lui, con fare gentile, le aveva baciato le mani.
Akane per qualche secondo non proferì parola e si perse nei suoi occhi blu mare.
Poi provò a pronunciare un discorso con senso, anche se in quel momento le parole venivano masticate da una gola asciutta e un cuore troppo emozionato che non ossigenava bene il suo pensare.
A: - Ma.. cosa ti prende? Ranma -
Lui continuò a sorridere e tenerle i polsi con dolcezza. E vide in lei, lo stesso sguardo della ragazza del parco, non si era sbagliato allora.
R: - Akane, io… io non sono bravo con le parole. Ma ho capito tanto stasera. Io…. Mi dispiace. -
Akane continuò a non capire: -Di cosa, di cosa ti dispiace? -
R: - Di tutto, di averti trattata male, di non averti capito, non sono bravo con le parole. -
Akane sentì le parole del ragazzo : erano vere e sincere. In quel momento capì.
Lui provava le stesse cose che lei provava per lui.
A: -Ranma… -
R : Akane -
Ranma con un gesto istintivo la serrò fra le sue braccia. Come per non lasciarla più andare.
Era una sera come tante altre. Nessuna parola detta di troppo, tutto pesato per chi ama davvero.
Gli occhi di Akane si riempirono di piccole stille salate. E ricambiò l’abbraccio.
R: - Akane io… -
A: - Non dirlo, ho capito. Anche io -
R: - Scusami, io l’ho capito solo stasera. -
A: - Meglio tardi che mai, ma tanto si sa che tu sei lento in tutto!-
R: Come ti permetti???? Potrei rimangiarmi tutto!-
A: - Fallo e ti uccido ora.-
R: - Mi uccideresti comunque con la tua cucina -
A : Sei proprio uno stupido! -
Litigavano, ancora abbracciati, per una via come tante di Nerima. Litigavano, ma erano consapevoli.
R: - Akane, grazie . -
A: -Di cosa? -
R: Di essere così come sei… non cambiare mai. -
Akane sentì il cuore esploderle di felicità e vide Ranma avvicinare il suo viso come per scoccarle quell’agognato, primo bacio che aspettava da troppo tempo ormai.
Eccolo, sente il suo fiato caldo… manca poco, lei chiude gli occhi, sognante.
Sh: - LANMAAAAAAAAAAAAAA COSA FAI??? -
UK: -RANMA MI DEVI SPIEGAZIONI!-
RY:- IO TI UCCIDO RANMA SAOTOME -
KU: - SAOTOME COSA STAVI FACENDO ALLA DOLCE AKANE TENDO? -
R: Ukyo, Shampoo, Ryoga e pure tu Kuno???? Manca solo…-
KO: MIO ADORATO RANMA COSA TI HA FATTO AKANE TENDO?-
A: - Eccola… non manca più-
R: Sono dappertutto, un incubo!-Disse sottovoce il ragazzo.
A: - Se ti decidessi una volta tanto. -
Ranma guardò la ragazza che incominciava a mostrare segni di irritazione, dato il distacco repentino e il bacio mancato.
Ranma fece la cosa più drastica e improvvisata, prese in braccio la ragazza gridando un : siamo in ritardo per la cena, alla prossimaaa. –E cominciò a percorrere a velocità supersonica sui tetti in maniera aggrazziata e felina, proteggendo fra le sue braccia la piccola Akane.
A: - Ma cosa fai scemo! Mettimi giù-
R: -Volevi assistere al loro interrogatorio? -
A: E’ colpa tua! Se avessi messo le cose in chiaro da subito non avresti avuto tutti questi problemi.-
R: - Non è così facile! Non hai visto, sono tutti dei pazzi furiosi! Poi se vuoi morire per mano di Shampoo o Kodachi accomodati pure! Scusa sai se mi preoccupo per la tua incolumità signorina -
A: - Ma quando finirà tutto questo? -
Erano arrivati sulla soglia di casa. Ranma fece scendere Akane con riguardo e premura dalle sue braccia. Lei sbatte i pantaloni e la casacca di jeans poi fissò il ragazzo in faccia con serietà.
A: - Allora rispondimi, quando finirà tutto questo? -
R: - Quando sarò abbastanza forte da proteggerti da qualsiasi pericolo. Non ti prometto che cambierò, ma ti posso promettere che non ti lascerò mai sola… ne per… un’altra-
Si era dichiarato apertamente. Ce l’aveva fatta, con fatica ma ci era riuscito.
A: - Ranma ma tu sei forte. Sono due anni che mi proteggi…-
R: - Non come vorrei io, è difficile parlarne Akane. -
Akane di istintò abbracciò il ragazzo : - E comunque nemmeno io ti cambierei con nessuno, baka… -
Fu un abbraccio diverso dal precedente, molto più sentito.
Ad un tratto lo stomaco di Ranma si fece sentire…
R: - Scusami mi sa che ho fame-
La ragazza si staccò da lui e gli regalò un meraviglioso sorriso : - E’ tardissimo… andiamo a cena scemo!!!!
R: - Scemo a chi?? Non sei mai carina con me! -
A: - Non è vero! -
R: - Invece si! -
A: - Invece no! -
R: - Invece siiii! -
Varcarono la porta di casa continuando “beatamente” a litigare.
K: - Ragazzi la cena è pronta già da diverso tempo! Su andate a lavarvi le mani! -
A&R: - Arriviamo Kasumi! Scusa il ritardo!-
S: -Quei due sempre a bisticciare! -
G: Mi chiedo se succederà che un giorno capiranno di amarsi. -
K: - Sarebbe fantastico! -
Ha: - E si beata gioventù! -
I due salirono le scale, tenendosi per mano,senza farsi vedere altrimenti “ nooo ci farebbero sposare subito”
Nessuno dei loro parenti sospettò qualcosa.
Era una serata come tante altre a Nerima, forse più intensa, forse solo un piccolo frammento di un amore che sboccia come” la bella di notte “: ogni due anni, ma è rigogliosa, bianca pura come l’amore di due giovani che scoprono di amarsi, ed emana l’odore della gioia e della passione.

FINE



Non è un granchè, ma questa volta non ho voluto fare una ONESHOT banale. Preferivo vederli abbracciati piuttosto che scene “apocalittiche” con baci rubati e ti amo al di sopra di tutto. Penso sia piu realistico.
A breve finirò la mia fanfict “ LA MIA STORIA CON TE”. Ci sono altri 3 capitoli. Non mancate!
GRAZIE IN ANTICIPO A CHI COMMENTA!
  
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