Capitolo 1.
April
entrò spingendo il purtone mentre lei stessa era portata
avanti
dall'orda di studenti dalle facce assonnata. Non le dicevano nulla.
Riconobbe
le felpe rosse e bianche dei giocatori di football, le gambe perfette
sotto le gonnelline a pieghe delle cheerleader, qualche bel ragazzo,
ma tirò dritta a testa bassa verso la segreteria.
«Hem
hem. Mi scusi..?» fece timidamente alla segretaria
apparentemente
ultrasessantenne, sommersa da carte di ogni dimensione. Questa
sobbalzò, quasi spaventata. «Oh! Ehi, ciao. Sei la
ragazza nuova,
vero? April. Stavo appunto cercando la tua scheda -continuò
immergendosi nei fogli- ma qui c'è una tale conf.. Momento,
momento.
Ho un'idea!»
Certo
che era proprio strana, pensò April. «Eccoti
l'orario delle
lezioni, qui di fianco c'è scritto il numero dell'aula e..
NOAH!
Noah, vieni qui!».
«Mi
hai chiamato, splendore?»
Colui
che doveva essere Noah spuntò dall'ufficio del preside, il
signor
Figgins (non che lei lo sapesse già, ma il fatto di averlo
letto
sulla targhetta costituiva un punto di riferimento in più),
con
un'aria spavalda, una maglia grigia arrotolata all'altezza dei gomiti
per mostrare i
muscoli e i capelli più strambi che April avesse mai visto,
rasati,
se non per una folta cresta, morbida e scura.
«Cara
-esordì la segretaria prendendolo sottobraccio- lui
è Noah
Puckermann. In condizioni normali ti direi di star lontana da un
soggetto del genere, ma per oggi credo lui sarà felice di
farti un
po' da guida, anche perché avete le stesse
lezioni.»
April
abbozzò un sorriso, sincero stavolta.
«Vieni
a fare un giro in giostra, baby?» disse Noah posando il
braccio
attorno alle mie spalle. «Questa te la prendo io.»
fece
impossessandosi della cartella con un occhiolino.
«Ehm,
grazie..» balbettò lei.
«Mmmh,
vediamo, Spagnolo! Perfetto, così conoscerai il Signor
Schuester e
quelli del Glee, potresti entrarci sai..»
«Cosa
ti fa pensare che io voglia entrare in un Glee club?»
«Sei
una ballerina.»
«Ma
come..?!» «Ssssh, ssssh. Devi sapere che io certi
fisici li
riconosco subito.. Gambe perfette, spalle aperte.. »
«Credevo
stessi per dire gambe aperte..» sussurrò April.
«Come?»
«No,
nulla. Comunque si, sono una ballerina -sorrise- Solo che, insomma,
sono nuova e.. Quelli dei Glee club di solito sono.. Come
dire..»
«Sfigati?»
«Esatto.»
rispose leggermente imbarazzata.
«Beh,
non siamo esattamente i più popolari, ma ci stiamo
lavorando. E poi,
con me accanto, non avrai da temere nulla, sai.. Sono un tipo un po'
rock 'n' roll.» concluse Puck tutto tronfio appoggiando il
gomito a
uno degli armadietti.
«Ehi,
Barbra Streisand!» gridò qualcuno, poi tutto
ciò che la povera
April vide fu il bel faccino di Noah irrimedialmente riempito di
granita alla fragola.
«Oh
Dio.» fu tutto quello che riuscì a dire.