POV DAMON.
Per colpa mia, Jenna sarebbe morta.
Per colpa di quel morso di Tyler io, sarei morto, ma questo veniva dopo.
Infatti, se Jenna fosse morta, Elena avrebbe aumentato ancora di più il suo odio nei miei confronti e Alaric mi avrebbe, beh, non so esattamente cosa mi avrebbe fatto, ma di certo
non sarei più stato il suo compagno di bevute.
Elena. Non avrei mai permesso che quel mostro la toccasse.
Dovevo avvertire Stefan, dovevo fare qualcosa.
Cercai il cellulare nella tasca, ma probabilmente era andato in frantumi a causa del colpo di Klaus.
Katherine mi stava fissando, sembrava ‘preoccupata’? No, lei non poteva provare quel genere di emozioni.
“In questa casa c’è un telefono, o qualsiasi cosa con cui possa chiamare?” dissi. Senza aprire bocca mi porse un telefono cordless.
Composi il numero di Stefan “Pronto?” mi sembrava tranquillo, TROPPO tranquillo.
“Muovi il culo, incontriamoci vicino all’entrata del bosco, hanno preso Jenna. E dobbiamo salvare la tua ragazza.” Stefan cercò di obiettare “Ma Bonnie ha detto che DEVE morire
per sconfiggere Klaus..”,non ressi trenta secondo di più e inveii contro di lui “Se tu vuoi startene con le mani in mano, mentre la vita della donna che ami è sul filo di un rasoio
fallo, io non posso permettermelo.”
Chiusi la telefonata, Katherine mi guardò e mi disse “Damon Salvatore e il suo amore eccessivo per una donna fanno ritorno.” La fulminai con lo sguardo “Se sai dov’è il luogo del sacrificio,
dimmelo, a meno che tu non desideri un paletto conficcato nel cuore.”
Sbuffò, anche in un momento del genere, non riusciva ad essere seria. “Fuoco. In mezzo alla foresta. Spiazzo erboso.”
Uscii. Non doveva essere difficile da trovare, dato che la foresta di Mystic Falls era molto piccola.
POV ELENA
Klaus voleva annientarmi ancora prima del sacrificio.
Mia zia era in transizione.
Jenna mi guardava con occhi imploranti, il viso sporco di fango e gli occhi gonfi dalle lacrime.
Almeno io, dovevo sembrare forte. Per lei.
Mi avvicinai, fregandomene della presenza della strega e le presi le mani sussurrandole
“Ricordi che ti ho spiegato cosa avviene durante il momento di transizione e come fare per completare la trasformazione?”
Annuì con il capo e singhiozzando disse “Non voglio. Voglio casa mia. E’ solo un incubo vero? Mi sveglierò, e ci sarete tu, Jeremy e Alaric che mi direte che va tutto bene.”
Svenne nuovamente tra le mie braccia.
Sentii dei passi dietro di me, e non era Greta.