What if I fell to
the floor
Couldn't take all this anymore
What would you do?
Lo so che sta arrivando, mi sembra di sentire il suo fiato caldo sul collo, mi guardo allo specchio sperando di non incrociare i suoi occhi ancora una volta, ma so che sta arrivando, so che verrà ancora da me.
Inutilmente ho cercato di sfuggire da lui, ho cambiato casa, città, stato; ho cercato pure di camuffarmi cambiando colore e taglio dei capelli, ma lui, lui non so come ma riusciva sempre a trovarmi in qualunque posto io ero.
Addirittura si è pure spacciato per me rilasciando interviste fasulle, firmando autografi e facendo foto con le fan; nessuno si è accorto che non ero io in verità, beh chi potrebbe capire che lui non è me, siamo letteralmente identici, se non per il semplice fatto che lui…lui sia l’esatto opposto di me.
Ora sono tornato qui, in questo hotel dove tutto è iniziato, dove io ho conosciuto lui e dove lui ha cominciato a rovinarmi ogni singolo istante della mia vita.
“Mi stavi aspettando vedo.” La sua voce gelida interrompe i miei pensieri.
Faccio un respiro profondo e mi volto verso di lui, ogni volta che incrocio il suo sguardo mi sento morire dentro.
“Speravo che non venissi.” La mia voce trema.
“Lo sai benissimo che non mancherei mai ad un appuntamento con te.” Fa passandosi la lingua sulle labbra, a lui piace giocare con me, torturarmi fino allo stremo delle forze, e niente lo riesce a fermare, nemmeno implorandolo.
Look in my eyes
You're
killing me, killing me.
“Cosa vuoi ancora da me?” chiedo terrorizzato.
“Oh piccolo, ingenuo Jared…tu sai cosa voglio da te…” dice mentre mi accarezza i capelli con la sua mano guantata, scendendo verso il viso, per poi passare per il collo ed infine fermandosi sulle spalle. Persino il suo tocco leggero riesce a dilaniarmi l’anima.
“No.” È un no di disperazione, d’implorazione, di frustrazione.
“Jared dai non fare il guastafeste, vedrai che ci divertiremo, come sempre.” Fa mentre mi guarda attentamente, cercando un nuovo punto del mio corpo da attaccare.
Ma questa volta no, non mi farò torturare da lui ancora, non mi farà del male.
“Ho detto NO.” Ora sono molto più convinto delle mie parole, non devo aver paura di lui, non più, visto che ormai non ho più niente da perdere.
La mia risposta lo spiazza totalmente, non se lo aspettava. Il suo sorriso beffardo si trasforma in un ghigno d’odio, comincia ad avvicinarsi sempre di più a me. Ma non riuscirà a prendermi questa volta. Oggi no.
Running
away to
save your life
Corro. Corro disperatamente per allonatarmi il più possible da lui; ho paura certo, ma so che questa sarà l’ultima volta che lo rivedrò e sarà o perchè morirò, o perché morirà lui.
I corridoi di questo hotel mi sembrano
infiniti, non mi volto indietro perché so che lui
è dietro di me aspettando una
mia piccola incertezza per attaccarmi, ma non cederò, non
questa volta.
In poco tempo mi ritrovo nella hall deserta,
possibile che non ci sia nessuno?
“No caro Jay, oggi
l’hotel è tutto a nostra
disposizione, siamo completamente soli…non sei
contento?” sento la sua voce che
squarcia il silenzio surreale della stanza, sento la sua voce ma non
riesco a
vedere lui.
Why
are you here?
Are you listening?
Can you hear what I am saying?
“Perchè sei qui?” urlo disperato sull’orlo delle lacrime. Sono anni che vivo nella costante paura di trovarmelo davanti, ho paura persino della mia ombra, non riesco a guardarmi allo specchio senza vedere i suoi occhi, che non sono altro che i miei.
“Hey Jay… - il bisbiglio dentro il mio orecchio mi fa rabbrividire- perché non ti giri?” la mia mente dice di scappare il più lontano possibile, ma il mio corpo sembra non aver intenzione di reagire. Infine decido di voltarmi…
Appena lo faccio lui mi prende per la maglia e mi sbatte violentemente contro il muro.
“Speravi di riuscire a sfuggire da me vero? Ma non l’hai ancora capito Jared?” fa avvicinando il suo viso al mio, come per scrutare ogni singola reazione alla sue parole nei miei occhi.
“N-non toccarmi…ti prego.” Mugolo cercando di distogliere lo sguardo, ma mi sento catturato dai suoi occhi…dai miei occhi.
“Oh Jared non fare il bambino…adesso dobbiamo parlare un po’...” il suo fiato caldo sul mio collo mi fanno tremare.
“E di cosa vorresti parlare sentiamo?”
“Jay potresti essere più educato non credi? Comunque…chi credi che io sia veramente?” mentre mi fa questa domanda il suo sguardo si fa indagatorio, come se cercasse la risposta nella reazione del mio corpo.
“N-non lo so…” è la verità, più volte me lo sono chiesto, ma non sono mai arrivato a darmi una risposta.
“Jared io sono nella tua testa…sono ciò che vedi attraverso i tuoi occhi…sono la tua fantasia…”
In your mind,
through your eyes, do you
see
It's
the fantasy
“Cosa?”
chiedo
stupito.
“Jared io non
esisto…sono solo frutto della
tua mente.” fa sorridendomi beffardo.
“Non è
possibile…tu esisti, tu sei qui di
fronte a me in carne ed ossa, posso toccarti…”
“Lo puoi fare veramente
Jay?” mi interrompe
lui.
“Certo! Ecco guarda…-
Dico dandogli un pugno
sulla spalla – Ahh che male!”
Ho dato un pugno a lui, ma ho sentito il
dolore io…forse…
“Vedi Jared? Io non
esisto…”
“No, non è
possibile…e chi era se non tu a
fare quelle interviste, quelle foto con le fan…”
“Eri sempre te
Jared…”
“No non è
possibile!” non posso crederci, è
solo una bugia, l’ennesima balla che mi racconta.
“Jay prova a
ragionare…chi altro mi ha visto
oltre a te?Nessuno…perché credi che tutti si
siano allontanati da te in
quest’ultimo periodo?”
It’s
driving me insane…
“Tu vorresti dire che io sono
pazzo?” di nuvo
mi sorride dopo aver sentito le mie parole.
“Vedo che inizi a
capire…”
“Quindi tutto quello che mi facevi
me lo stavo
facendo io stesso?” non ci posso credere.
“Esatto…”
annuisce lui/me…
“No non è possibile, non
può essere, tu sei il mio incubo
peggiore, e tu esisti, io lo so che tu esisti…”
I
am not
here, I'm not listening
I'm in my head and I'm
spinning
“Jared è tutto nella
tua testa capiscilo!” mi
sento strattonare forte da lui, ma non riesco a capire, a comprendere
come
questo sia possibile.
“NOOOOO!”
“Jared!Jared svegliati! Svegliati
Jared era
solo un brutto sogno!”sento in lontananza la voce di mio
fratello; appena apro
gli occhi vedo il suo viso sopra il mio, buffa come situzione.
“Eh? Cosa ci fai nella mia
stanza?”
“Jared stavi urlando nel sogno, mi
hai fatto
preoccupare…che accidenti ti prende in questi
giorni?” vedo mio fratello
visibilmente preoccupato.
“No non è niente, era
solo un incubo come hai
detto te, ora se non ti dispiace vorrei dormire ancora un
po’.”
“Certo, basta che non ricominci ad
urlare – fa
lui avvicinandosi alla porta – notte Jared.”
“Notte Shann.”
Prima di spegnere la luce mi guardo intorno
alla stanza, tutto sembra normale, come se niente fosse mai successo.
Evidentemente era solo un brutto sogno.
Poi lo vedo.
Un guanto bianco sulla sedia vicino al letto.
Il SUO guanto.