Titolo: I can't believe anymore
Fandom: Vampire Knight
Personaggi Primari: Zero Kiryuu
Rating: Verde
Genere: Introspettivo; Malinconico
Altro: Missing Moments; One-shot
Note: Ho scritto questa fiction per mia cugina, che non solo è un'appassionata di Vampire Knight, ma è per di più un'accanita fangirl di Zero. Personalmente lo trovo interessante, ma per via delle sue pare passerei le mie giornate solo a rimproverarlo.


Silenzio.
Freddo, immane, disperato silenzio.
Non ricordo momenti della mia vita in cui non ho desirato di immergermi completamente nel silenzio che, come un'ombra, a pari passo con le mie colpe e con i miei rimpianti, mi segue ovunque vada.
C'è sempre così tanto, forse troppo da dover affrontare giorno dopo giorno. Alle volte mi viene così tanta voglia di annegare nel nulla tutto quanto il resto e tutti quelli che mi circondano che, alla fine, mi sento male per aver anche solo pensato di potermi arrendere così.
La verità è che mi sento colpevole.
Colpevole perchè vorrei morire, scomparire, lasciandomi le cose che mi affliggono alle spalle. Eppure, allo stesso tempo, voglio vivere e combattere sino all'ultimo respiro per ciò che credo essere giusto, per ciò che considero importante.
Se io smetto di andare avanti, se per qualche ragione decidessi di arrendermi all'evidenza della cattiva stella che continua ad illuminare il mio cammino, allora chi oltre me potrà fermare tutto quello che sta accadendo? Chi, se non io, può convincerla degli errori che sta commettendo?
Lo so, probabilmente mi comporto come un perfetto imbecille e, se solo potessi guardarmi da fuori con la mia solita ironia e con quel cipiglio sarcastico che da sempre mi contraddistingue, probabilmente non farei altro che prendermi in giro per la facilità con cui mi faccio trascinare dagli eventi che lei causa.
Mi fa male amarla, me lo ha sempre fatto, ma non ho altra scelta che continuare a pensare a quanto la desidero e a quanto preferirei vederla morta che al fianco di...di quella cosa.
Rabbia?
Frustrazione?
Sì, questi sono sentimenti che conosco fin troppo bene assieme all'odio e alla totale e più nera disperazione.
Mi chiedo da quando ho cominciato a vedere tutto a questo modo.
Forse è dal principio che non vedo altro che disgrazie di fronte a me.
Forse. Non ne sono certo. Come, d'altro canto, non sono più certo di molte cose da un pò di tempo a questa parte.
Per riuscire nella mia impresa dovrei smetterla di provare qualsiasi sentimento, mettere da parte una volta per tutte la mia anima umana e fin troppo debole per cominciare finalmente una vita piena di sicurezza e di forza sopratutto, però non ci riesco. Non sono capace di dire addio al me stesso incerto, infantile...al me stesso innamorato perso della persona sbagliata.
L'ho sempre vista come una stella, luminosa e splendida, come l'unica luce disposta ad illuminare il buio dell'esistenza che sono costretto a vivere, ma ora mi rendo conto che non ha assolutamente niente a che fare con questo. Il mio affetto nei suoi confronti non ha niente a che vedere con quel sentimento pure e semplice che ho sempre associato ad un coinvolgimento al suo stadio più innocente.
No, quello che provo, nelle parti più recondite di me, non è amore bensì ossessione.
Qualcosa di oscuro, qualcosa di innaturale. Un misto di disappunto e desiderio che non vuole saperne di venire lavato via assieme a tutto il resto.
Per quanto ci provi, nonostante tutto quello che faccio, è sempre lì, a tenermi sulle spine, a spingermi a fare cose che altrimenti neanche mi sognerei.
È forse questo l'amore?
Lo è davvero?
...beh, allora avrei preferito non sapere mai di che cosa si trattasse.
Mai.
Tanto, che senso ha sentire cose simili se non ti portano ad altro che alla tristezza?
...
Mi sento...solo qui.
Dove sono, il luogo in cui mi trovo adesso, per quanto sia solo una mera ed orribile creazione del mio subconscio, non mi piace per niente. È così buio. Così freddo.
Persino il silenzio che io tanto amo sembra solamente accrescere ciò che di peggio c'è in me. Forse non è mai stato veramente mio amico.
Dovrei lasciarla andare...?
Dovrei...davvero?


Spazio dell'Autore: E la risposta, almeno per me, fu... SI DANNAZIONE, LASCIALA PERDERE!