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Autore: aoimotion    06/05/2011    5 recensioni
# 03 - Uomo
Spesso Spanner si ritrovava a riflettere sul fatto che Shoichi fosse un uomo come lui, ma per qualche strana ragione trovava tale dettaglio insolitamente divertente.
[Una raccolta di frasi 4851 divisa in due parti, perché questi due se la meritano. ♥]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Shoichi Irie, Spanner
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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frasi
Attenzione: le frasi scritte con un colore diverso, escludendo il nero, e che sono più vicine fra di loro rispetto alla altre fanno tutte parte dello stesso "periodo", per così dire. E va anche detto che in verità i prompt sono 25, ma le frasi sono 24. Purtroppo ho dovuto unire due prompt in uno, quindi per una sola frase ne ho usati due. Non me ne vogliate, non so neanche se ho fatto bene a scrivere queste frasi, cioè, se potevo prendere in prestito i prompt di questa pagina così, senza chiedere: http://1frase.livejournal.com/1300.html ma spero con tutto il cuore di sì! Non le voglio cancellare *si dispera* , ma vabbè, al massimo me le tengo sul pc u_u questa è solo la prima parte, la seconda con 25 frasi (o 24, se mi decido a fare 24+24 che fa 48) arriverà... prima o poi. Buona lettura. <3






# 01 - Anima

Non c'era un solo giorno in cui Spanner non si domandasse di cosa fosse fatta l'anima di Shoichi, e non c'era un solo giorno in cui non rimpiagesse di non poterlo scoprire.



# 02 - Seconda volta
La prima volta che si incontrarono si strinsero la mano, ma solo la seconda volta, quando Shoichi gli sorrise per la prima volta, Spanner sentì di averlo conosciuto per davvero.



# 03 - Uomo
Spesso Spanner si ritrovava a riflettere sul fatto che Shoichi fosse un uomo come lui, ma per qualche strana ragione trovava tale dettaglio insolitamente divertente.



# 04 - Denaro
Le invenzioni, se costruite con una certa perizia meccanica, erano certamente in grado di garantire un futuro a chi le costruiva. Ma da che ne avessero memoria, nessuno dei due aveva mai lavorato insieme all'altro per qualcosa di così vile - eppure così necessario - come il denaro.



# 05 - Preghiera
Spanner non era mai stato un credente, e del resto la sua indole prettamente meccanicistica non gli consentiva di provare alcuna sorta di misticismo per entità sovrannaturali di qualunque sorta. Eppure, quando Shoichi lo fissava da dietro le lenti con quello sguardo che non era più il suo, forse persino lui rivolgeva una preghiera a qualcuno, perché il supplizio cessasse al più presto.

# 06 - Padrone
Ma se ne pentiva immediatamente, consapevole che il potere del suo padrone sarebbe arrivato persino a intercettare quella breve supplica, ritorcendogliela contro con più forza di prima.

# 13 - Noia
Perché, lui lo sapeva, la noia che animava Byakuran certi giorni era così acuta che avrebbe potuto uccidere Shoichi con un solo sguardo. E anche lui, se avesse voluto.



# 14 - Indifferenza
Quello che provava Spanner nei confronti del mondo sembrava davvero indifferenza, almeno per la maggior parte dei casi. Ma Shoichi aveva imparato a cogliere la luccicanza nei suoi occhi, quando qualcosa riusciva a risvegliare la sua curiosità.

# 19 - Cuore
Peccato soltanto che il suo cuore perdesse sempre un battito (e forse anche due) quando gli sembrava che quella misteriosa luccicanza fosse rivolta proprio verso la sua persona.



# 26 - Parole
C'erano momenti in cui Spanner si soffermava a guardare Shoichi, mentre si arruffava i capelli e imprecava a bassa voce contro numeri e calcoli che non volevano saperne di quadrare, ed era proprio in quei momenti che sentiva dentro il petto parole che premevano per uscire con tutte le loro forze.

# 08 - Migliore amico
Ma alla fine, che lui fosse il suo migliore amico, lui non era ancora riuscito a dirglielo.



# 12 - Vita
Le piccole sfide quotidiane erano il pane della loro vita, ciò che rendeva la routine una scoperta senza fine.

# 40 - Buco / # 24 - Nero
« Spanner, questo robot sembra uscito dal museo degli orrori! » gemeva Shoichi con le mani nei capelli « Ma che cosa avevi nella testa quando l'hai messo a punto? Un buco nero? »

# 43 - Facile
« E' facile per te parlare, allora perché non ci provi tu? »

# 18 - Limite
« Be', non credo che sia così difficile costruire un androide almeno al limite della decenza, non credi? »

# 17 - Minuto
« Tu dici? Bene, allora accomodati. Ti do un minuto per fare di meglio. »

# 46 - Risposta
« M- ma che razza di risposta sarebbe?! »

# 48 - Insieme
Ma alla fine - e lo sapevano entrambi - quel robot l'avrebbero ricostruito insieme. Come ogni santa volta.



# 31 - Barca
Spanner si era spesso ritrovato a pensare che se loro due avessero avuto una barca, lui avrebbe remato e Shoichi avrebbe fatto la vedetta. Perché era evidente che fra i due fosse proprio il secondo quello a saper guardare più lontano.



# 21 - Estate
Finché Shoichi non girava per il laboratorio con un foglio protocollo stretto fra le dita nel tentativo - quanto mai vano - di procurarsi un po' di frescura, in mutande e canottiera, con la lingua penzoloni fuori dalla bocca, Spanner non si accorgeva mai dell'arrivo dell'estate. E lo stesso valeva per tutte le altre stagioni.



# 16 - Stelle
Spanner aveva sempre considerato le stelle come niente più che corpi celesti fatti di plasma al cui interno si succedevano una moltitudine impressionante di reazioni nuclari. Non aveva mai fatto caso a quanto fossero belle finché Shoichi non gliele aveva indicate con un dito, sorridendo come un bambino felice, spogliandosi completamente della sua patina di scienziato.



# 25 - Medico
Spanner non era pienamente consapevole dei limiti impostigli dalla sua condizione di essere umano, e troppo spesso capitava che si ferisse senza neanche prestarci attenzione, quasi avesse un corpo fatto di latta. Ma Shoichi era un medico fin troppo bravo per uno come lui, e la delicatezza che ci metteva in ogni medicamento, quella sì che gli faceva male.



# 49 - Mente
Una mente sana deve stare in un corpo sano. Ma Shoichi sembrava completamente avulso da questo tipo di raccomandazione, e le occasioni per inciampare fra i cavi ad alta tensione o semplicemente urtando le molecole d'aria non mancavano mai.

# 35 - Braccia
Per questo le braccia di Spanner, per quanto potessero contorcersi nel tentativo di avvitare un bullone o cercare di trasportare in una sola volta quanti più attrezzi possibili, erano sempre lì, pronte ad afferrare il corpo dell'amico che sembrava destinato inesorabilmente a schiantarsi al suolo.






Note di Vetro:
vi dirò la verità, sono abbastanza fiera di queste mie frasi, il che è tutto dire considerando che solitamente disprezzo profondamente ciò che esce dalla mia tastiera. Questo è il mio paring preferito e non dedicargli delle frasi non era proprio possibile <3 del resto, tutte le migliori coppie ce l'hanno, e loro non sono da meno u_u
Voglio dedicare queste frasi a un pomodoro speciale che mi ha ispirato grazie anche all'ausilio di una dolce minaccia =v= lei sa di cosa sto parlando 8D grazie acciughina <3





   
 
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