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Autore: Mari24    06/05/2011    12 recensioni
"Perché a volte si ha solo bisogno di piangere, di sfogarsi, di sentire le lacrime rigare il volto.
Lacrime di sofferenza, lacrime di gioia, lacrime per ciò che si ha perduto."
SPOILER SULLA 3X22
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Perché a volte si ha solo bisogno di piangere, di sfogarsi, di sentire le lacrime rigare il volto.

Lacrime di sofferenza, lacrime di gioia, lacrime per ciò che si ha perduto.

E non ti importa di niente e di nessuno, vuoi solo sfogare quel tormento e quell’angoscia repressa che nessuno sa che tu hai dentro.

Vuoi solo chiuderti nel tuo dolore, non pensare a nessuno. Avere la mente libera da ogni pensiero, da ogni turbamento, da ogni legame. Da ogni vincolo con la vita.

E non posso lasciare che nessuno penetri la dura corazza che mi sono creata nel corso degli anni, perché non posso permettermi di non essere forte.

Non posso lasciarmi andare di fronte alle persone.

E tu, l’unica persona a cui ho permesso di avvicinarsi, te ne sei andato, a braccetto con la tua ex moglie. E io sono stata da cani per tutta l’estate, pensando a te e a quanto ti saresti divertito senza di me, mentre io ero pronta ad aprirmi, a confidarmi e a fidarmi completamente di te, e tu… mi hai lasciata sola tutta l’estate.

Sei sparito, non una chiamata, non una mail, neanche uno stupido sms per chiedere come stavo, perché se solo l’avessi chiesto, avresti saputo che avevo iniziato la mia personale indagine su mia madre. Ed è stato doloroso per me, perché l’unica persona che mi aveva spinto a continuare, a cercare la verità, a non arrendermi, quella persona era andata via, e io ero di nuovo sola, ad affrontare tutto questo, a conviverci ogni giorno.

E ho pianto lacrime amare, aggrappandomi al mio cuscino, perché tu non eri con me.

Non eri lì a sostenermi, non eri lì a dirmi di non arrendermi.

Non potevo confidarmi con gli altri, perché loro non capiscono il mio desiderio di giustizia, non capiscono quanto sia importante per me trovare gli assassini di mia madre.

 

E poi sei tornato.

Proprio quando mi ero abituata alla tua assenza, quando avevo finalmente imparato a fare a meno di te, tu sei ritornato.

E solo con il tuo sguardo, con i tuoi modi giocosi e buffi, sei riuscito a farmi sorridere di nuovo.

Ma il meglio di te stesso lo dai con le tue assurde teorie sulla CIA, alieni e mafia. Forse un giorno di questi le tue teorie avranno successo!

Ma non ora. Non oggi, quando il Detective Raglan mi ha chiamato.

Ti ho voluto al mio fianco perché sei “uno di cui mi fido”, uno che pensa fuori dai soliti schemi, fuori dal quadrato.

Questa volta non sei andato via, sei rimasto al mio fianco, e hai rischiato la vita insieme a me, per salvare Ryan ed Esposito.

Sappiamo entrambi cos’è successo, quel bacio non era di copertura.

In quel bacio c’erano tutti i nostri sentimenti, quelli stessi che cerchiamo di nascondere da anni. Che io cerco di nascondere da anni.

Ultimamente sei cambiato, o forse solo ora noto certe cose a cui prima non avrei badato.

Sei sempre stato presente. C’eri per me durante la prima volta che è stato riaperto il caso di mia madre, ma ora dopo quel bacio qualcosa in me è cambiato.

Anche se non ne abbiamo mai parlato, so che anche per te è così.

 

Nella cella frigorifera, ad un passo dalla morte, volevo davvero dirti ciò che sento, volevo davvero parlarti di ciò che provo.

Ma le forze mi hanno abbandonata proprio in quel momento, e quando ho ripreso conoscenza ho realizzato che questo discorso avrei dovuto affrontarlo a prescindere, non solo in punto di morte, e se non avevo avuto il coraggio di affrontarlo finora, allora non ero ancora pronta, quindi mi sono rifugiata in Josh, in quell’isola che credevo sicura.

E poi c’è stata la bomba.

Se nel congelatore avevo avuto qualche speranza che Ryan ed Esposito ci salvassero, qui tutte le mie speranze erano completamente svanite quando Fallon non è riuscito a dirci come disinnescare la bomba.

Mi hai stretto la mano, vedevo la paura nei tuoi occhi, la paura di non rivedere mai più Alexis, di non poterti salvare e di non poter fare nulla per tutte quelle persone che sarebbero state contaminate dalla bomba, e sono sicura che anche nei miei occhi c’era riflesso il terrore allo stato puro. Terrore per non aver saputo cogliere le occasioni, terrore di morire e non averti detto tutto ciò che provo.

Abbiamo continuato a guardarci dritto negli occhi, mentre il timer continuava a scorrere, e in un attimo hai strappato via tutti i fili della bomba, pochi secondi prima che il timer arrivasse a zero.

Ci siamo abbracciati e io ho lanciato un grido di gioia, di felicità, per non essere morta, per essere riusciti a salvarci.

So che volevi dirmi qualcosa al distretto, ne sono certa, ma hai visto Josh, e mentre lui mi abbracciava io ti guardavo andare via.

Non è normale abbracciare il tuo ragazzo e guardare un altro uomo, l’uomo a cui tieni di più a questo mondo.

 

So che sei geloso.

Me l’hai dimostrato quando è venuto qui Alex Conrad, il tuo protetto. Non credo che tu fossi geloso solo perché lui aveva interesse a passare tempo con la tua musa, in quanto poliziotto. Se la tua musa fosse stato un poliziotto calvo e con la pancia non ti avrebbe disturbato più di tanto. E neppure se fosse stato Ryan o Esposito.

L’hai detto tu stesso, eri geloso, ma avverto la stessa gelosia quando mi vedi o mi chiedi di Josh.

E ora con la morte di Royce, ho disubbidito agli ordini e sono volata a Los Angeles, e tu mi hai seguito con la scusa delle riprese di Nikki Heat.

Mi hai convinto ad alloggiare al tuo hotel. Ho pensato che non ci fosse nulla di male, in fondo avremmo dormito in stanze separate.

Ma poi a cena abbiamo parlato, di quanto fosse stato importate per me Royce, di come pendevo letteralmente dalle sue labbra, e di come poi ho capito che mi prendeva in giro. E ora non posso credere che non lo rivedrò mai più.

Lui per me è stato la mia isola sicura. Stavo affogando, letteralmente, e solo lui capiva la mia ossessione, capiva perché avessi sete di giustizia. E lui era il mio porto sicuro, la mia ancora che mi ha impedito di affogare.

Mi hai confidato che la prima volta che mi hai visto hai pensato che fossi un mistero che non saresti riuscito a risolvere, ma anche ora dopo tutto questo tempo, sei ancora affascinato dalla grandezza del mio cuore e dalla mia bellezza.

Siamo rimasti lì, con gli sguardi incatenati. Mi stavo perdendo in quel mare blu e sapevo che se fossi rimasta non sarei riuscita a controllarmi.

Non potevo stare ancora lì, non riuscivo a respirare.

Ti ho dato la buona notte e tu mi hai chiamata con il mio nome, Kate, non Beckett, quasi fosse un lamento.

Ho chiuso la porta dietro di me, e una battaglia furiosa si è combattuta dentro me, e alla fine ho ceduto. Ho aperto la porta ma era troppo tardi. Tu eri già in camera tua.

Neanche Clark Kent e Flash Man avrebbero potuto essere più veloci.

Io ho agito troppo tardi e tu non hai aspettato, esattamente come la scorsa estate.

Mi sembra un déjà-vu: io che mi decido troppo tardi e tu che scappi via. Almeno stavolta non ti vedo andare via con un’altra oca bionda.

 

Siamo in aereo.

Ti sei addormentato mentre io rileggo la lettera di Royce.

Ha capito che fra me e te c’è qualcosa di reale, qualcosa che io sto combattendo. Come faccio a non combattere questo sentimento? Io non so come si fa.

Vorrei davvero lasciarmi andare con te, ma c’è qualcosa che mi trattiene.

Ti guardo, e tu dormi ancora beatamente, mentre io non ci riesco. La mia mente è satura di pensieri ed è in confusione totale. Cosa devo fare?

 

Sono finalmente distesa nel mio letto.

Mi sembra di essere ritornata all’estate scorsa, quando tu sei andato via.

Rileggo l’ultima parte della lettera di Royce: “The last thing you want is to look back in your life and wonder  “If Only”…”.

Le mie lacrime rigano le mie guance, cadendo pesantemente nel mio foglio.

Royce in quelle poche righe ha cercato di farmi aprire gli occhi.

Ha ragione, non voglio guardami indietro e chiedermi “se solo”... se solo fosse andata diversamente, se solo avessi avuto il coraggio di parlare prima, se solo Castle mi avesse aspettato.

Ma ora ho solo bisogno di piangere, di stare da sola nel mio dolore, perché a volte si ha solo bisogno di piangere.



ANGOLO MIO: Ciao a tuttiii!!! vi starete chiedendo: cos'è questo vaneggio?! mah onestamente non lo so neppure io... diciamo che dopo aver sentito una certa persona ho avuto una mezza tristezza perchè, sparisce alla velocità della luce... anyway, sto divagando...


ho pensato di fare una sorta di excursus della 3 stagione e delle scene che per me sono state più significative... sono partita  dalla fine della scorsa stagione... il perchè beh, credo sia chiaro a tutti!

detto ciò, lascio la parola a voi e ringrazio anticipatamente per chi leggerà e chi lascerà un commentino! :)

ringrazio in particolar modo la mia beta ivi87, Paola, Cate, Angol e Spuffy93 che hanno letto in anteprima questo vaneggio!

a presto!

sbaciottiiiiii

kateRina24   ;>    (uuuuh  finalmente ho cambiato nick!! ahahahah XD )

   
 
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