E’ sera ed inizia la tua giornata.
Il rumore dei tacchi si espande in quelle strade:
le conosci a memoria ma i tuoi occhi,
pesantemente truccati per celare la tua verità,
cercano particolari famigliari su volti sconosciuti.
Sulle labbra accese un sorriso di circostanza,
sulla pelle diafana un profumo inebriante,
sul cuore un peso immane.
Quante volte ancora il tuo esile corpo dovrà
riempire quella parte di vita di instancabili uomini?
Quante volte ancora il tuo fragile viso dovrà
arrossire sotto i doppi strati di fondotinta?
Quante volte ancora dovrai specchiarti,
nuda, e non riconoscerti nel tuo stesso riflesso?
Quante volte ancora dovrai asciugare
le lacrime che bruceranno sul tuo seno?
Quante volte ancora dovrai porti
le stesse domande nell’ombra di una stanza solitaria?
E mentre silenziosa ti rivesti,
prometti a te stessa come ogni volta
che te la riprenderai un giorno, la tua dignità di donna.