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Autore: DazedAndConfused    06/05/2011    5 recensioni
Varcò la porta e il suo sguardo, dopo essere vagato distrattamente sulla madre ai fornelli, si posò sul padre, che stava conversando con un uomo che non aveva mai visto.
Questi, non appena si accorse della sua presenza, interruppe la discussione e gli sorrise: -E così tu sei il giovanotto di casa, eh?-
Il bimbo annuì timidamente, mentre il padre gli scompigliava i capelli con il sorriso sulle labbra.
-Come ti chiami?-
-Dhani…-

[Aderente all'iniziativa 101 kisses]
[#043, blade of grass]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, George Harrison
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Learning how to love you

prompt: #043, blade of grass

 

-Mamma, sono tornato!-

-Oh, ciao Dhani! Sto finendo di preparare il pranzo! Vieni, ci sono delle persone che ti vogliono conoscere!-

Il piccolo Harrison lanciò lo zaino in corridoio e si diresse verso la cucina camminando veloce, divorato dalla curiosità.

Varcò la porta e il suo sguardo, dopo essere vagato distrattamente sulla madre ai fornelli, si posò sul padre, che stava conversando con un uomo che non aveva mai visto.

Questi, non appena si accorse della sua presenza, interruppe la discussione e gli sorrise: -E così tu sei il giovanotto di casa, eh?-

Il bimbo annuì timidamente, mentre il padre gli scompigliava i capelli con il sorriso sulle labbra.

-Come ti chiami?-

-Dhani…-

-Bellissimo nome, giovanotto: io sono Ravi.- gli tese la mano e il bimbo gliela strinse piano, per paura di fare qualche gesto affrettato.

-Bapi, vedessi che bello il giardino! È pieno di fiori e uccellini e laghetti e farf- oh.-

Dhani si voltò subito verso la direzione da cui era provenuta quella vocina, e vide una bimbetta all’ingresso, gli occhi grandi e scuri puntati su di lui e le lunghe trecce che le ricadevano sul vestito variopinto.

-Dhani, giovanotto, sono fiero di presentarti mia figlia Anoushka; Anoushka, saluta Dhani.-

La bimba guardò il padre e poi, le mani giunte, s’inchinò dinnanzi al piccolo Harrison che, non sapendo cosa fare, le tese imbarazzato la mano:

-Ciao! Ti va… Ti va di venire a giocare con me?-

Anoushka stette ad osservare quella mano tesa ma, dopo una manciata di secondi, gliela strinse sorridendo, per poi seguirlo nel giardino.

 

-Non sai fischiare?-

La bimba quasi arrossì, scuotendo con vigore la testa senza guardarlo in faccia.

-Ma è semplice… Guarda!-

Dhani strappò un filo d’erba e se lo poggiò sulle labbra, soffiando piano: il suono trillante e festoso che fuoriuscì fece sorridere Anoushka, che lo guardava estasiata.

-Ma sei bravissimo!-

Il bambino arrossì un po’, porgendole il fischietto improvvisato: -Non è niente di che… Tieni, ora prova tu.-

 

-Quanti anni hai detto che ha?-

George versò il tè a Ravi, mentre quest’ultimo si accomodava su una delle seggiole in veranda.

-Ad agosto ne compirà otto.-

Il più anziano ringraziò l’altro con un cenno del capo e prese la tazza fumante che questi gli stava porgendo, sempre senza staccare lo sguardo dalle figure vivaci poco distanti da loro.

-Mmm, Anoushka tra due mesetti invece ne farà cinque…-

-Ravi, ho già capito dove vuoi arrivare, e ci tengo davvero molto a ricordarti che i matrimoni combinati sono ormai fuori moda.- rise l’ex-Beatle.

-Non sto dicendo quello… Però, guardali… Non sono una bella coppia?-

George guardò i due bimbi e non poté non sorridere, quando vide Dhani sbuffare scocciato perché Anoushka gli stava posando sul capo una corona di fiori di campo.

Era evidente che quell’ornamento non gli piacesse affatto, ma altrettanto strano era il fatto che non facesse nulla per levarsela di dosso.

-Sì, stanno davvero bene, insieme.-

 

 

Il ragazzo scese al volo dall’autobus, percorrendo velocemente il viale che lo separava dall’amato divano.

Una volta arrivato all’agognato traguardo, si lasciò accogliere dalla stoffa a fiori, ma delle risate che provenivano dal salotto lo riscossero.

Si alzò e si diresse verso il soggiorno, dove trovò suo padre in compagnia di un uomo che conosceva bene.

-Giovanotto! Finalmente ci si rivede!-

Ravi spalancò le braccia e Dhani lo abbracciò affettuosamente: ogni tanto vedeva il musicista di sfuggita, ma dall’ultimo incontro erano passati ben tre anni, e molte cose erano cambiate.

-Allora, cosa mi racconti? Emozionato per il college?-

-Ravi, è da sei anni che me lo chiedi ed è da sei anni che, puntualmente, ti ricordo che lo sto già frequentando! Devi fare qualcosa per la tua memoria!- il ragazzo rise, assieme al padre, mentre l’uomo più anziano aggrottò le sopracciglia:

-Aaaah, è per vedere se stai attento mentre ti parlo! Chi mi dice che tu non finga di ascoltare un vecchio babbione come me?-

Tutti e tre risero ancor più forte, ma le risate del giovane gli morirono in gola, non appena vide sbucare una figura dalla porta-finestra.

-Bapi, non urlare! Non è educat-

La sagoma si bloccò sull’uscio, incapace di finire la frase.

Dhani avrebbe tanto voluto chiamarla, per accertarsi che fosse lei, ma la lingua se ne stava immobile.

Fu la figura ad interrompere il silenzio, chiamandolo per nome, la voce percorsa da un’inflessione carica d’incertezza e meraviglia.

-…Dhani?-

Nel sentire il suo nome pronunciato in quel modo, il ragazzo sobbalzò: -Anoushka…-

Nel giro di un paio di secondi si ritrovò a stringerla, il viso immerso nei suoi capelli, neri nastri di carbone.

-Dhani… Sei veramente tu?-

-A quanto pare.- rise leggero lui, staccandosi.

Anoushka si unì alle risa, e i denti perfetti scintillarono come perle al Sole.

Dhani le sorrise di rimando e, dopo aver notato l’assenza dei due musicisti, le tese la mano, come otto anni prima.

E, come otto anni prima, le labbra di Anoushka s’incresparono dolcemente, quasi ad accompagnare il movimento del suo corpo.

 

-Sai, prima stentavo a riconoscerti!- Dhani si tirò su per guardarla meglio, appoggiando il proprio peso sul gomito.

La ragazza soffiò leggera sul fiore, lasciando quella miriade di semini bianchi libera di volare.

-Ah sì? Beh, io ti ho riconosciuto subito: certi occhi sono difficili da scordare.-

Dhani cercò il suo sguardo ma lei, imbarazzata, si ritrasse e fissò uno dei laghetti che circondavano Friar Park.

Improvvisamente si voltò e gli sorrise radiosa: -Uh, sai che ho imparato a fischiare?-

Il ragazzo sbarrò gli occhi, colpito da quella frase inaspettata: -Davvero? E cosa stai aspettando a farmi sentire?-

Prontamente, Anoushka strappò un filo d’erba e se lo poggiò sulle labbra, zufolando leggera come il vento.

Dhani se ne stava ad ascoltarla incantato, ormai perso nella curva sinuosa del suo profilo.

Percorse la fronte, gli zigomi alti e il naso lungo e diritto in silenzio, non interrompendo quel piccolo concerto.

Il suo sguardo si posò infine sulle labbra carnose, petali scarlatti poggiati lì da chissà quale divinità.

In quel preciso istante Anoushka finì di suonare ma, poco prima di potergli chiedere -Come sono andata?-, la bocca di Dhani stava già lambendo la sua.

Tremante, ricambiò con gli occhi chiusi, un filo d’erba ormai scivolato tra le dita.

 

-…Cos’era fuori moda, scusa?-

-Bah, siamo in una fase revival, Ravi. Non cantar vittoria. Almeno, non così presto.-

 

 

 

Credits titolo: Learning How To Love You - George Harrison.

 

No Time or Space.

Oddio. Ce l’ho fatta. Ommioddio.

Ok, l’ho appena completata e non so che dire, davvero.

Non so come commentarla, come spiegarvi…

Niente. Ci rinuncio.

Vi dico solo che il prompt l’ho preso da una splendida community, e credo che tenterò di cimentarmi in questa nuova sfida.

http://101-kisses.livejournal.com/profile

Anyway, volevo precisare che trovo che Dhani e Anoushka siano una coppia meravigliosa.

Dico sul serio: li ho visti al Concert For George e mi sono letteralmente innamorata di loro come Coppia.

Sappiate che questa non sarà l’unica cosa che scriverò su di loro, perché ne ho già un’altra in fase di lavorazione ;)

Altra piccola precisazione: all’inizio, nel flashback, la vicenda è ambientata nel 1986. Dhani deve compiere otto anni e Anoushka cinque, mentre dopo siamo già nel 1994.

Ho scelto quest’anno perché Anoushka di 13 e Baby Harrison di 16 anni m’ispiravano assai.

Bene, ora vi lascio: spero di non avervi sconvolto troppo ^^”

Bacioni, Peace&Love

 

Dazed;

   
 
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