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Autore: liyen    07/05/2011    1 recensioni
E' una favola questa , una storia d' amore :
Passavano i giorni , Guglielmo era ospite alla villa, trascorreva le ore del giorno con Dorotea , parlando d' amore , di fiori , e di semplici cose.
Parlando di loro , di ciò che erano e sarebbero diventati .
Ma la .... leggete :)
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L' addio
E' una favola questa,
una storia d'amore :




Nella grande villa del conte , era la sera della festa, a cui sua figlia  più piccola Dorotea , dai lunghi capelli castani, avrebbe partecipato per la prima volta .
 Aveva sempre sentito , da sua sorella maggiore , quanti begli uomini venivano a queste feste , amici e figli di amici di suo padre , dagli alti titoli nobiliari.
Mentre , avvolta nel vaporoso abito celeste camminava per la sala , adorna di decori , Dorotea noto un giovane, un ragazzo dai lunghi e ricci capelli neri e occhi come il riflesso delle sue vesti.  
Lei li passo davanti , decisa a rivolgerli la parola e a salutarlo " Cosa ne pensate, signore , della festa che il mio nobile padre ha dato in mio onore ?" chiese la giovinetta  "E' a dir poco bella, ma non come il vostro candido viso" le rispose lui fissandola intensamente e facendo arrossire la giovane , "vorreste ballare con me  questa danza ?" le chiese lui indicando con un gesto l' orchestra in un lato della sala e senza darle il tempo di rispondere la condusse nelle danze, un lento, che di già aiutava i loro sentimenti , "Come vi chiamate ?" chiese lei dopo un po che ballavano "Mi chiamo Guglielmo , signorina Dorotea" le disse lui sorridendo gagliardo "Come conoscete il mio nome ? non ve lo neanche detto !!" esclamo lei stupita "E come ? scusate , non conoscere il nome di cotanta bellezza ?" e finito il ballo , la porto in giardino a passeggiare sul sentiero illuminato dalla luna e circondato da siepi di rose in fiore. "Mi domandavo , graziosa damigella , se vostro padre concederebbe la vostra mano a me , un semplice cavaliere " disse lui attirandola a se in un morbido abbraccio "Credo che la risposta , potrebbe essere si , un giorno , vi ricordo che l' attenzione di mio padre bisogna guadagnarsela " rispose lei alzandosi sulle punte dei piedi "Allora cercherò l' attenzione del vostro  onorevole padre , se ciò mi permetterà d' amarti " e detto ciò , le labbra del giovane si unirono  a quelle di Dorotea , in un unico e dolce bacio.
Passavano i giorni , Guglielmo era ospite alla villa, trascorreva le ore del giorno con Dorotea , parlando d' amore , di fiori ,  e di semplici cose. Parlando di loro , di ciò che erano e sarebbero diventati .
Ma arrivo il giorno in cui la guerra richiama all' esercito i giovani , e Guglielmo da cavaliere qual' era , preparo i bagagli.
Già stava partendo senza dire nulla alla fanciulla, di nascosto , in segreto , per evitare di farla soffrire.
E mentre scendeva la scalinata della villa , diretto alla carrozza che lo avrebbe portato fino all' accampamento delle truppe , fu pero visto dagli occhi smeraldini della giovane , che si gettò in una corsa , inseguendolo ed appena lo raggiunse nella strada , le sue grida disperate per il proprio amore che se ne andava , fecero arrivare il padre e la sorella preoccupati "Tu non puoi andartene, non lasciarmi così , non ricordi delle nostre promesse , dei nostri baci?" le urlo dietro addolorata ,
"Ricordo" disse lui "Ricordo" ripeté con gli occhi tristi fissandola e avvicinandosi a lei "Ma la guerra, porta via molte vite, e se portiera via anche la mia poi , vi farei soffrire e un sorriso tanto dolce non merita d' esser bagnato di lacrime per un uomo!!" disse lui mentre già la stringeva forte tra le sue braccia.
"Se saranno per chi ama , allora saranno lacrime meritate " rispose lei e si abbraccio a lui sempre di più , quasi dovesse volare via . "Vi prego , conte di Door , di darmi in sposa vostra figlia , appena ritornerò dalla guerra " disse supplicando il conte "Se non la farete soffrire , vi darò volentieri la sua mano" disse l' uomo girandosi e salendo le scale ritornando nella villa "Volentieri" continuo , fino a scomparire all' interno dell' edificio.
I giovani innamorati  si scambiarono allora quello che per adesso sarebbe stato  il loro bacio d' addio , dolce più del miele e dell' ambrosia divina , più bello di ogni cosa , perché era un bacio vero , un bacio d' amore .
Poi lui si allontano salendo sulla carrozza e prima di richiudere dietro di se la portiera disse "Vi amo, mi bella sposa, vi amo " e poi partì mentre la ragazza si lascio cadere per terra , felice e afflitta , senza lacrime , consolata dalla sorella .




FINE

E
cco la mia nuova storia , che ne pensate ? lasciate un commentino ,  spero vivamente che vi sia piaciuta
  
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