07/05/2011
2 recensioniMa
gli androidi sognano pecore elettriche?
"E' abbastanza responsabile". Disse la signora Evans. "E' abbastanza grande".
"E se lo rompe? Potrebbe diventare violento. Ricordi la settimana scorsa con il piano?" obiettò il signor Evans.
"Era vecchio, antico! Era destinato a rompersi prima o poi. Non ho idea del perchè volesse giocare con quel vecchio scarto da spazzatura, invece che con quello nuovo che ha ricevuto per il suo compleanno". Disse lei, posando la sua tazza di tè -una prelibatezza per quell'epoca- su un tavolino di vetro. Il tavolo antico, fatto di legno, era stato buttato anni fa per quello, era decisamente più alla moda nel ventiduesimo secolo.
"Non lo romperà" disse l'androide personale della donna, dopo qualche calcolo nella sua testa. Era programmata per aiutare a prendere le decisioni importanti, era molto utile alla signora Evans, incaricata di tenere conto delle finanze in famiglia.
"Nygus è d'accordo con me. Abbiamo bisogo di acquistare un androide a Soul".
Il signor Evans sospirò come il suo androide, Sid, annuì. Sfortunatamente Sid aveva la tendenza ad acconsentire a tutto ciò che diceva Nygus. Forse era un difetto di fabbricazione, o forse aveva preso un po' della personalità del suo proprietario. Gli androidi personali avevano tendenza a farlo. Alcuni lo consideravano un difetto, ma altri pensavano che questo aspetto lì rendeva più simili agli umani. Erano infatti progettati per essere proprio come gli umani, però programmabili. Sid, per esempio, era programmato come guardia del corpo, probabilmente perchè il signor Evans era parecchio paranoico.
"Nygus, potresti andare a prendere Soul per me?" chiese la signora Evans.
Il robot annuì, e Sid andò a portare fuori l'auto.
"Stai diventando gentile con il tuo androide" commentò ghignando il signor Evans. "Ricordati che sono dei robot, anche se hanno un cuore e un cervello, sono artificiali".
"Loro sembrano e agiscono come esseri umani. Non vedo il problema nel trattare Nygus come una di noi" disse aggiustandosi la gonna.
cyber s p a c e ;
(cyberspace! cyberspazio! Capite èwè? *palle di fieno e grilli di sottofondo")
Per fare l'albero ci vuole il fegato! Per fare il fegato... ci vuole l'auto! Per fare l'auto ci vuole un seme! Per fare un seme... ci vuole l'uke! Per fare un uuuu~ke ci vuole un seeeeeeeeee~eeeeeeee~meeeeeeeee! Per fare il seme... ci vuole l'uke! Per fare l'uke... ci vuole un seme!
Prego, ora potete anche uccidermi D:
Ok, lasciamo perdere gli scleri.
Vi è piaciuto questo primo capitolo? Nella fanfiction originale sarebbe in realtà sono una parte del primo capitolo D: LOL, ma perdonatemi, mi sento figa a dire di tradurre una fanfiction da 989766235752360931289204574269029032794327239,3294890 capitoli ù3ù)9
Comunque, se non si fosse capito, AMO la fantascienza e in particolar modo androidi, robot e cyborg *^*
La frase "ma gli androidi sognano pecore elettriche", suonerà familiare agli appassionati del genere cyberpunk e del libro il cacciatore di androidi, conosciuto anche come blade runner.
Spero di avere il tempo per tradurre al più presto gli altri capitoli ùù)/
La storia originale non è ancora completa, quindi non assicuro che abbia una fine D: *pessimista*
Speriamo vada tutto per il meglio comunque >_>'
Come al solito le mie note sono più lunghe della fic stessa D': non fateci caso, ok? èwè
Le recensioni sono come al solito ben gradite ùwù)9
Bacioni; Kimmu*